4 Moschettieri al Rally Legend

Donetto, Miotto, Conti e Tortone: Quattro moschettieri a RallyLegend

Si era capito fin dalla prima edizione che la kermesse del Titano era e sarebbe stata per sempre una gara cult per tutti gli appassionati di rally. Ora, per partecipare, bisogna mettersi in coda. E così hanno fatto numerosi piloti e navigatori del Nord Ovest. Quattro di loro ci raccontano come è andata la loro missione attorno alla rocca della libertà nel fine settimana dal 10 al 13 ottobre. Di Tommaso M. Valinotti; foto di Elio Magnano

SAN MARINO (RSM) – È stata la cosa più facile del mondo. Un incontro in trattoria e subito tutti d’accordo per partecipare a RallyLegend. Se per Marcello Miotto e Gianfranco Conti l’appuntamento attorno a San Marino è un classico da alcuni anni, per Oscar Donetto era la seconda occasione, mentre per Enrico Tortone era l’esordio da pilota, dopo aver assistito due anni anni fa alle evoluzioni dello zio Maurizio. E mentre il carmagnolese Miotto ed il saluzzese Conti si godevano una gara fantastica, per il pilota di Casalgrasso (CN) Donetto e il chierese Tortone era una dura lotta. Che lasciava in tutti una gran voglia di tornare, visto che la parola d’ordine, per i quattro moschettieri è: “Il prossimo anno ci saremo

Oscar Donetto: “Se rovesciate la classifica ho vinto io

Donetto_Verna_DSC_0711_01L’aveva detto prima della gara, che sarebbe arrivato ultimo, facendo però tanta pretattica. In realtà Oscar Donetto è 17° assoluto nella gara riservata alle WRC, dimostrando però una tenacia veramente encomiabile. Due volte bloccato da guasti in prova speciale, il pilota di Casalgrasso (CN), affiancato dal navigatore di Dronero Federico Verna, è ripartito il giorno dopo con il SuperRally. “L’ho fatto per i meccanici di Fabrizio Colombi che per due notti hanno viaggiato per l’Italia e lavorato per permettermi di ripartire. Davanti una simile abnegazione era doveroso ripartire tutte le volte” Se il buon giorno si vede dal mattino, il portacolori della NordWest ha subito capito che a RallyLegend 2013 la situazione sarebbe stata difficile. “Giovedì abbiamo fatto un giro sulla prova disturbati da un fastidioso rumore alla trasmissione. Siamo tornati in parco assistenza, i meccanici hanno risolto l’inconveniente, ma quando ci siamo ripresentati al via della prova test il tempo era scaduto”. Superato senza problemi il disguido dello Shake Down, Donetto-Verna si presentano fiduciosi al semaforo verde delle quattro prove del venerdì. Le cose vanno abbastanza bene per le prime due speciali, poi nella terza, il secondo passaggio della “Laghi” si rompe il cambio alla Ford Focus WRC, costringendo il presidente della scuderia carmagnolese a chiudere a rilento ed a rinunciare alla successiva speciale di Domagnano. “Con i meccanici neanche a discuterne. Appena rientrato in parco assistenza si sono messi all’opera ed hanno smontato il cambio iniziando l’opera di sostituzione. Lavoro facile a dirsi, ma in realtà hanno impiegato gran parte della notte”. Con sul groppone una pesante penalizzazione Oscar Donetto non si arrende e riparte per le prove  del sabato e prosegue di buon passo per cinque delle sei speciali, staccando addirittura un sesto tempo assoluto su “La Casa” penultimo impegno della giornata. Ma è il canto del cigno. A rompersi, questa volta, è la trasmissione ed ancora una volta Donetto-Verna rientrano a passo d’uomo in parco assistenza. “Per me era finita lì, ma ancora una volta i meccanici non erano dello stesso parere”. Questa volta la situazione è ancora peggiore. Infatti manca il ricambio che viene reperito a Manfredonia, in provincia di Foggia, a quasi 500 chilometri di distanza.

Donetto_Verna_DSC_9618_01Un furgone parte dal Gargano con l’albero di trasmissione a bordo e risale l’Adriatico fino ad Ancona dove incontra la squadra dei meccanici che prende in consegna il particolare, volta il furgone e riparte alla volta di San Marino. “Siamo ripartiti ancora una volta e con una gran voglia di fare bene almeno l’ultima tappa” ed i risultati si sono immediatamente visti. In tre delle quattro prove dell’ultimo giorno Oscar Donetto e Federico Verna staccano il sesto tempo assoluto, a dimostrazione di una competitività che le rotture non hanno permesso di dimostrare in classifica. “Senza le penalità pagate avrei potuto lottare per una buona posizione in classifica generale in una gara che ha visto il successo del campione del mondo Didier Auriol. Quest’anno è già andata meglio della volta scorsa, quando avevo fatto due sole prove speciali. Ma non è certo finita qui. Il prossimo anno ammetteranno nella categoria WRC le vetture costruite nel 2004. ed allora tornerò con la mia Škoda Fabia WRC e sarà tutta un’altra storia”.

Marcello Miotto: “Secondo dietro un giovane promettente

Miotto_Verna_DSC_1591_01Marcello Miotto è ormai un habitué di RallyLegend. Ha scalato la Rocca del Titano la prima volta nel 2005 per affrontare la kermesse sammarinese con una Lancia Delta S4, per presentarsi l’anno successivo al volante della sua Lancia Delta HF nei colori Martini per poi mai mancare un’edizione. “Sono molto soddisfatto per come sono andate le cose” commenta il pilota carmagnolese, affiancato quest’anno dal navigatore di Dronero Alessandro Verna. “Abbiamo chiuso quinti assoluti nella categoria MITH (quella che raggruppa le regine dei rally dell’epoca d’oro) e secondi di classe dietro un equipaggio di giovanissimi che farà sicuramente strada” afferma Miotto riferendosi ai vincitori, i sudamericani Gustavo Trelles-Jorge del Buono, che possono vantare nel loro palmares, fra l’altro, quattro titoli mondiali Gruppo N. “In realtà il risultato è ciò che interessa meno in una manifestazione simile. Chi partecipa al Legend puntando al risultato non ha capito nulla.

Miotto_Verna_DSC_0659_01Questa è kermesse, è spettacolo allo stato puro” sostiene il portacolori della scuderia NordWest, “e se così non fosse non si capirebbe il successo di RallyLegend che da 11 anni registra una crescita continua di numeri e spettacolo”. Tre giorni di gara, da venerdì 11 a domenica 13 ottobre saziano la voglia di “traversodei partecipanti e mandano alle stelle l’adrenalina del pubblico. “Chi non ha mai partecipato al Legend, da pilota o da spettatore non importa, non può capire il fascino di questa manifestazione. Sei a stretto contatto con i piloti che hanno fatto la storia dei rally, è pressoché impossibile contare quanti titoli si schierano al via, ma sopratutto si corre fra due ali di folla; è un ritorno al passato, alle immagini del Rally del Portogallo anni Ottanta quando le macchine dividevano al loro passaggio la folla degli spettatori come le acque del Mar Rosso. In quel caso devi mettere tu, pilota, un po’ di saggezza e se hai lo spazio tiri la spazzolata al limite e fai magari due tondi. Così facendo hai perso 20”, ma della classifica importa poco”.

Miotto_Verna_DSC_1136_01L’universo RallyLegend si vive anche in parco assistenza e negli intensi momenti che dovrebbero essere di riposo. “C’è gente da tutto il mondo. Non ho la più pallida idea di quante persone ci fossero sul tracciato. Decine di migliaia sicuramente, forse centinaia. Non lo so. Comunque era folla. E ci si ritrova tutti insieme al parco assistenza. Sono venuti a trovarci dei ragazzi del Lancia Delta Club New Zealand che ci hanno regalato le magliette ufficiali del club con tanto di Kiwi (l’uccello simbolo dell’isola australe) stampigliato. Abbiamo stretto mille mani, posato in milioni di foto. É stata vera festa” sottolinea ancora il pilota della Delta.  Un Legend che ha mille lati positivi, ma sicuramente avrà qualche rovescio di medaglia. “Il primo è stato che abbia stretto una joint venture con Harri Toivonen, il fratello del mitico Henri, che ci ha nominati testimonial ufficiali della sua bevanda energetica, la IONI. A quel punto, per problemi di immagine, non potevamo certo farci beccare in giro con fiaschi di Lambrusco come negli anni scorsi. Molto più seriamente il vero problema di RallyLegend è la progressiva asfaltificazione delle strade che attorniano San Marino. Una volta il Legend era tutto su terra ed era goduria pura. Oggi rimangono solo due prove speciali sterrate e Vito Piarulli, l’organizzatore, vive nel terrore che gli asfaltino pure quelle. Ma non importa: poter volare sui dossi di Domagnano e Piandavello, con un pubblico da stadio che ti incita non ha pari”. Tornato dal Legend Marcello Miotto si è dedicato nelle settimane scorse a due manifestazioni-spettacolo sui piazzali. “Adesso abbiamo alcuni mesi di riposo. A gennaio andremo a Serre Chevalier per una gara su ghiaccio. Sarà spettacolo puro. Naturalmente prima di lasciare San Marino mi sono già iscritto a RallyLegend 2014. Così potrò sistemare la giovane promessa Gustavo Trelles”. Una promessa o una minaccia?

Gianfranco Conti: “Lo spettacolo è il pubblico

Conti-PerinoGianfranco Conti ha chiuso la sua quinta partecipazione a RallyLegend sesto assoluto e terzo di classe nella categoria MITH, subito dietro al compagno di squadra Marcello Miotto. Tutto ciò nonostante una fastidiosa ed ancor più dolorosa slogatura al polso destro subita dal saluzzese durante l’ultima prova speciale del sabato sera. “Se vogliamo è stata la mia fortuna. Con il posto destro bloccato non ho potuto dedicarmi alla mia figura preferita: il controsterzo con il freno a mano. E così guidando decisamente più pulito le mie performance sono molto migliorate nelle quattro prove di domenica risultando più veloce dei miei standard precedenti”. Affiancato dal navigatore di Germagnano, nella Valle di Lanzo, Samuele Perino, Gianfranco Conti torna dalla sua quinta esperienza a RallyLegend con la soddisfazione che illumina gli occhi e la mente.

Conti-Perino_DSC_0613_01Tutto è andato alla perfezione, la mia Delta Repsol ha funzionato alla perfezione anche nelle difficili prove di RallyLegend, nelle quali non si risparmia nulla. Ed io non sono certo uno che risparmia la vettura, con la mia mania del freno a mano ad ogni curva, anche la meno impegnativa. Ma RallyLegend è assolutamente questo. Lo spettacolo allo stato puro, dove il risultato è decisamente meno importante che in altre gare. Qui il pubblico non viene per festeggiare chi vince. Viene per vedere i grandi piloti di tutti i tempi dare spettacolo e ti inneggiano se arrivi in curva è ‘butti’ la tua vettura come oggi si vede raramente nei rally con le macchine moderne”. Gianfranco Conti in quello è un maestro e nella kermesse della Repubblica del Titano si trova perfettamente a suo agio. “RallyLegend è una grande manifestazione, con delle prove speciali di grande bellezza ed emozione sia per il pubblico che per chi guida. Personalmente la prova che preferisco di più è quella di Serravalle, ma è veramente difficile stilare una classifica dei tratti più affascinanti” sottolinea Gianfranco Conti che, oltre ad essere un pilota spettacolare, è anche co-organizzatore ed ideatore del Saluzzo Master Show, una delle manifestazioni-spettacolo più riuscite e seguite non solo del Piemonte, ma anche a livello nazionale. “Però RallyLegend è diventato un grande business, costringendo gli spettatori a pagare per vedere le prove speciali, per entrare in parco assistenza, per ogni cosa che fa o cui vuole assistere. Il tutto mi sembra francamente eccessivo, ma hanno ragione gli organizzatori,visto il successo che la manifestazione ottiene, sia a livello di partecipanti, che fanno la fila per esserci e si precipitano ad iscriversi appena aprono le adesioni, sia a livello di pubblico, che per tre giorni affolla le prove speciali formando un vero e proprio muro a bordo strada che riporta la memoria ai grandi rally dell’epoca d’oro. Quella degli anni Ottanta. Ed è per questo spettacolo che la gente continuerà ad esserci anche nelle prossime edizioni, ed io sarò sempre lì cercando di dare spettacolo con la mia Delta, tirando sempre più il freno a mano, sia con il polso sano, sia con il polso slogato” asserisce ancora Conti, che tanto per non smentirsi quindici giorni dopo il RallyLegend, si è presentato nei piazzali del Torino Motor Show, risultando ancora una volta fra i piloti più spettacolari ed applauditi dal pubblico. Tanto per non smentirsi, tanto per non sentire il polso slogato.

Enrico Tortone: “Il divertimento è rimandato al prossimo anno

Tortone_Giovo_DSC_9804_01Mi sono divertito solo sulla prova ‘Laghi’, la prima del primo giorno, poi non se ne è fatto più nulla”. L’esordio di Enrico Tortone a RallyLegend non è stato dei più fortunati. Affiancato dall’esperto navigatore astigiano Cristiano Giovo, Tortone è partito subito molto forte nella speciale Laghi, segnando il settimo tempo assoluto, poi ha dovuto subire gli inconvenienti tecnici della sua Mitsubishi Lancer EVO VI che ha cominciato a manifestare problemi ai freni, per poi accusare problemi alla centralina, per finire di rompere la cinghia di distribuzione nella seconda prova della domenica, chiudendo anzi tempo e in modo mesto il sogno del pilota chierese. “Io non ho molto tempo da dedicare alle corse e per questo motivo debbo selezionare le gare più interessanti ed avvincenti. E RallyLegend è sicuramente una di queste” afferma il 34enne imprenditore alimentare. “La mia avventura  è nata nell’estate scorsa, quando parlando con Oscar Donetto abbiamo deciso di disputare la gara della Repubblica di San Marino. Il progetto era interessante e divertente. Abbiamo messo insieme un pacchetto di amici, comprendente due veterani del Legend con Marcello Miotto e Gianfranco Conti, e la baldoria era assicurata. In effetti siamo stati bene fuori dall’ambito di gara, ma in prova speciale per me è stata una gran delusione” dice sconsolato Enrico Tortone.

Tortone_Giovo_DSC_9822_01Era il mio esordio in questa manifestazione, ed era una grande emozione correre a fianco di grandi campioni quali Didier Auriol, che ha vinto la mia categoria, Miki Biasion, Markku Alen e Carlos Sainz, e sentire il tifo della folla che sta a bordo strada e che spinge più del turbo. Una passione che era esplosa due anni fa quando avevo seguito RallyLegend da spettatore particolarmente interessato seguendo l’avventura di mio zio Maurizio che aveva chiuso secondo assoluto nella categoria WRC con la stessa Mitsubishi Lancer che ho usato io”. Enrico Tortone cancella immediatamente la delusione e guarda al futuro. “I rally sono così. Vanno e vengono come vogliono loro, anche se li prepari attentamente come ho fatto io in questa occasione” conclude cancellando la delusione e già pregustando il doppio appuntamento all’autodromo di Monza che il pilota chierese affronterà il 9-10 novembre (Ronde di Monza) e 23-24 dello stesso mese (Monza Rally Show).

Sergio Maiga

Sergio Maiga ed il Rallye Sanremo: Fra prove speciali e rincorsa budget una storia lunga quarant’anni.

L’ex navigatore, ora al timone dell’organizzazione della gara, fa il punto della situazione, fra difficoltà di trovare un budget importante e sogni iridati mai sopiti, oltre a raccontare come si mette in cantiere una delle prove speciali più lunghe ed impegnative, non solo per gli equipaggi, dell’intero panorama rallistico europeo. Foto Max Bianchi ed archivio Maiga

maiga2SANREMO (IM) – Parte da lontano la storia fra Sergio Maiga e il Rallye Sanremo. Il primo incontro avviene nel 1973, l’anno in cui il futuro architetto cresciuto in una famiglia di navigatori (il fratello Silvio all’epoca è uno degli astri emergenti, destinato a salire sul sedile di destra della Stratos di Sandro Munari con cui nel 1977 vincerà il Montecarlo) detta le note a Orlando Dall’Ava sulla Fulvia HF; l’anno successivo ripete l’esperienza, sempre con Dall’Ava, sull’Alfa Sud Gruppo 2 che difendeva i colori ufficiali dell’Alfa Romeo. Ma la grande soddisfazione arriva due anni dopo, alla terza partecipazione, quando, al fianco di Amilcare Ballestrieri, Sergio Maiga si classifica sesto assoluto: davanti a loro solo cinque equipaggi su altrettante Lancia Stratos, le vere mattatrici dei rally dell’epoca.

A quel tempo pensavo che fosse molto più difficile navigare in prova speciale e trasferimento che organizzare un rally”, commenta Sergio Maiga, oggi a capo dell’organizzazione del Sanremo. “Non è così anche se debbo ammettere che la macchina su cui “viaggia” il Rallye Sanremo è talmente ben oliata e rodata che quasi va avanti da sola”. Maiga ci pensa un attimo e poi precisa. “Quasi, perché al giorno d’oggi è difficile riuscire a reperire il budget necessario per effettuare la gara al livello che il blasone e la storia di questo richiedono. E l’edizione del 2013 è stata ancora più difficile di quelle passate, al punto che in alcuni momenti abbiamo tenuto di non riuscire a coprire tutti i costi rischiando addirittura di non effettuare la gara”.

maiga3Sceso dal sedile di navigatore, per Sergio Maiga fu quasi d’obbligo entrare nella macchina organizzativa della gara della sua città, fatto che avvenne nel 1978. “Dal 1996 sono presidente di ACI Sanremo, l’ente che è titolare dell’organizzazione dell’evento e quindi sono stato sempre più coinvolto. Ma il vero impegno in prima persona cominciò nel 2004, il primo anno in cui il Sanremo non ebbe la titolazione mondiale”. L’uscita dal circus iridato sembrava dover tarpare le ali alla gara della Città dei Fiori che invece è riuscita a mantenere elevatissimo il suo livello qualitativo, restando la gara italiana più importante a livello internazionale dopo la prova del mondiale rally. “Verrebbe da dire “perché Sanremo è Sanremo” e tutto questo rende facili le cose. In realtà bisogna lavorare duro per mantenere simili livelli. Il Sanremo è uscito dal giro mondiale né per incapacità organizzativa né per mancanza di idee. Semplicemente, come dimostrato da più parti, un Automobil Club di provincia, pur con il supporto di una città che però non è una metropoli, non è più in grado di organizzare un evento di questa portata e di questo impegno economico. Ma il Sanremo piace: per le sue spettacolari prove speciali, per l’ospitalità della gente, per il fatto che il parco assistenza è collocato su piazzali ariosi in riva al mare, dove piloti, meccanici, team manager ed anche spettatori possono muoversi con facilità e piacevolmente”.

maiga4Organizzare il Sanremo significa al giorno d’oggi, innanzi tutto, affrontare le enormi difficoltà di reperire il budget per mettere in scena la gara, ovvero trovare la considerevole cifra di 400.000 €. “Abbiamo sperato fino all’ultimo di esserci e ora possiamo dire che ci siamo. Nonostante tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare e superare. Confesso che tutto ciò dà uno stress che ogni anno diventa più difficile affrontare. Abbiamo avuto problemi di budget fino a pochi giorni fa, quando le iscrizioni erano già aperte e cominciavano ad arrivare le prime richieste di partecipazione. Ma la copertura di spesa non era completata e la direttrice di ACI Sanremo, la dottoressa Brunella Giacomoli, non poteva dare il disco verde alla gara” commenta ancora Sergio Maiga, finalmente rilassato. “Siamo riusciti a mettere insieme la cifra necessaria grazie al contributo della Federazione, arrivato proprio all’ultimo momento, e grazie anche ad Eurosport Event, che ha ridotto drasticamente il suo cachet, ben comprendendo che il Campionato Europeo Rally avrebbe perso molto del suo prestigio senza la gara italiana”. Fare un flashback sul passato è anche un modo per guardare al futuro. “Quando abbiamo perso il mondiale ci siamo ritrovati ad avere a disposizione un budget addirittura superiore alle nostre necessità. Il Comune di Sanremo contribuiva con 250.000 € ed eravamo nel 2004; oggi siamo riusciti, dopo infinite riunioni ad ottenerne 145.000, ma è stata una lotta faticosa. Inoltre sponsor tradizionali, come il Casinò di Sanremo non sono più assolutamente in grado di sostenerci, perché sono loro stessi in grosso difficoltà”. Eppure il Rallye Sanremo porta un deciso contributo all’economia locale. “Nei giorni della gara gli addetti ai lavori effettuano circa 4500 pernottamenti che significano circa 700.000 € di giro d’affari per bar, ristoranti ed alberghi. Oltre naturalmente le spese che queste persone effettuano nei negozi di Sanremo e nelle località limitrofe. Non voglio considerare poi gli spettatori. Secondo alcuni rilevamenti vi sono almeno 15.000 persone sulle prove speciali del venerdì e altrettante su quelle del sabato. Non tutte scendono a Sanremo, ma molti soggiornano in alberghi e pranzano in ristoranti della zona”. Il momento difficile dell’economia colpisce indubbiamente anche Sanremo, ma Sergio Maiga è molto attento al significato che il rally ha per Sanremo ed il Ponente Ligure. “Dalla Regione Liguria non riceviamo più nulla; oggi ottenere soldi per manifestazioni fuori Genova è pura utopia. Il comune ci aiuta ancora, ma a livelli decisamente inferiori rispetto a dieci anni fa. Eppure il Rallye Sanremo è la seconda manifestazione per importanza e redditività per la Città dei Fiori dopo il festival. La Milano-Sanremo ha indubbiamente più risonanza, ma quanti soldi porta? I corridori arrivano al pomeriggio e la maggior parte prima di sera è già salita sul pullman per andarsene. Spettatori, addetti ai lavori e giornalisti arrivano il giorno precedente la corsa, nella migliore delle ipotesi, ma se ne vanno molto in fretta. Ci sono altre manifestazioni importanti, come ad esempio ‘Carri Fioriti‘, che dicono porti 35.000 spettatori. Ma anche loro arrivano con i pullman al mattino, e finita la manifestazione sono sulla strada del ritorno” afferma con convinzione Sergio Maiga leggermente contrariato. “E così ad essere redditizi per le attività commerciali restano solo il Festival della Canzone ed il Rallye Sanremo. Ma se il prossimo anno dovrò affrontare un simile stress per il reperimento del budget, il rally lo organizzerà qualcun altro. Oppure non sarà organizzato affatto”. E se lo dice l’uomo che pur nella difficoltà vede sempre il bicchiere mezzo pieno, c’è da preoccuparsi per il futuro.

maiga5Una delle caratteristiche del Rallye Sanremo, dal 2006 a questa parte, è quella di proporre la “Ronde”, la prova che unisce le prime tre in linea del venerdì pomeriggio e che, per la sua lunghezza, si pone ai vertici delle speciali europee. “Anche quest’anno avremo la ronde notturna e, a differenza delle scorse edizioni, sarà una prova quasi ad anello che partirà da Coldirodi ed arriverà fino a Badalucco. Questo per poter effettuare senza soluzione di continuità i 55 chilometri che ci eravamo prefissi”, spiega ancora Sergio Maiga. L’idea dei 55 chilometri è venuta ai vertici di Eurosport Event e noi abbiamo immediatamente preso la palla al balzo ed abbiamo trovato quella dozzina di chilometri in più per dare alla ronde la lunghezza che strizzasse l’occhiolino al numero di edizioni della gara”. Una prova così lunga e impegnativa, per di più corsa di notte, richiede una preparazione non indifferente “Per la speciale ronde avremo oltre 400 persone sul percorso, fra commissari, medici e infermieri supportati da autoambulanze di rianimazione, mezzi di soccorso posizionati nei punti strategici, sette vetture di pronto intervento e carri attrezzi. Quasi tutti i commissari di percorso saranno collegati con la direzione gara mediante radio trasmittenti in modo da sapere in tempo reale cosa sta accadendo in ogni tratto della prova”. Maiga ci pensa un attimo e con una battuta chiarisce bene quanto avverrà quella notte. “Le vetture in gara saranno praticamente a vista di un commissario con la radio su tutto il percorso. Se non fosse che le voci di quaranta commissari che parlano contemporaneamente si accavallerebbero, potremmo fare la radiocronaca in tempo reale di tutti i passaggi di tutte le vetture”. Una delle difficoltà di gestione di una prova così lunga è il rischio di interruzione a causa di incidenti o uscite di strada. “A questo proposito abbiamo previsto più apripista in modo di avere sempre allo start e lungo il percorso una vettura pronta che, sgombrato il percorso, possa riaprire la strada. Un altro problema che abbiamo dovuto affrontare è stato quello di pensare alla tenuta degli pneumatici per una speciale così impegnativa. Nel 2008 abbiamo avuto problemi. Fortunatamente in questi cinque anni le gomme hanno fatto notevoli progressi, non solo a livello di performance, ma anche a livello di affidabilità, ed oggi sono in grado di coprire senza problemi tutti i 55 chilometri della nostra prova speciale”.

maiga1Quando ormai mancano meno di dieci giorni settimane alla bandiera tricolore sulla pedana di partenza, Sergio Maiga guarda con il sorriso compiaciuto dell’artigiano che mette in vetrina la sua creatura. “È inutile nascondercelo: il sogno recondito di tutti quelli che amano Sanremo ed il Sanremo è quello di vederlo tornare nel giro mondiale. E non ci sarebbero problemi tecnici. Le strade dell’entroterra potrebbero accogliere le prove su asfalto e tornare in Toscana per le prove su terra non è affatto impossibile. Come il Montecarlo insegna, si possono ottenere deroghe alle regole ed impostare una gara di altissimo livello ed altissima spettacolarità”. Ed allora qual è il problema? Sergio Maiga strofina semplicemente in modo ritmico e ripetitivo fra loro il pollice e l’indice della mano destra: “Il budget. O in termini ancor più semplici: i soldi”.

 

Rally del Tartufo 2013

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Rally del Tartufo: Luca Cantamessa non sbaglia la prova del nove

Foto Elio Magnano, Stefano Romeo ed Emanuele Grandi

Tartufo_2013_000ASTI – Luca Cantamessa e Lisa Bollito nuovamente sul grandino più alto del Rally del Tartufo. È la nona volta per il pilota di Maretto e la quinta per la navigatrice di Moncalvo che si dimostrano implacabili sulle strade di casa. Un successo che nei numeri sembrerebbe facile ed in assoluta tranquillità (sette delle otto prove disputate vinte, un vantaggio di 20”6 sul secondo classifica, che significa circa 3/10 al chilometro), ma è lo stesso pilota astigiano a sottolineare che gli avversari c’erano ed erano di alto livello e che le strade del Tartufo, per il secondo anno consecutivo in formato “Vesime” sono tutt’altro che semplici. Assecondato da una vettura, la Peugeot 207 S2000 di Balbosca che in questi ultimi anni ha dato loro solo soddisfazioni, Cantamessa-Bollito hanno compiuto una gara perfetta celebrando insieme agli altri due componenti del podio, al sindaco di Asti Fabrizio Brignolo ed all’assessore allo sport Marta Parodi (ed anche con Massimo Marasso, che pur in tuta ha svolto nel migliore dei modi il ruolo di vice presidente del Consorzio Asti D.O.C.G) una vittoria contro avversari agguerriti il primo dei quali è stato il caldo tropicale.

Tartufo_2013_008In seconda posizione Elwis Chentre-Fulvio Florean con la Grande Punto Abarth by D’Ambra che hanno spremuto fino all’osso lavorando sulle regolazioni per cogliere quel decimo in più che li avrebbe potuti portare più vicino a Cantamessa, pagando pesantemente il fatto che la Punto, è inutile negarlo, accusa qualche anno in più e minori evoluzioni della 207 S2000. Gara da incorniciare per Marco Strata, affiancato dalla affascinante Ylenia Garbero (19 anni secondo rally in carriera), che ha pagato la rottura di un semiasse nelle prove mattutine, ma ha saputo far volare la Mitsubishi Lancer EVO X in configurazione N4, curata dalla EVO Motor Sport, sicuramente in debito prestazionale rispetto alle S2000, ma che nelle mani del pilota genovese risulta una vettura da assoluto. Fuori dal podio, questa volta, Massimo Marasso e Marco Canuto che per una volta non hanno saputo inserirsi nella lotta per la vittoria assoluta a causa delle strade difficilissime e sopratutto per il gran caldo, che ha fatto balenare nella mente dell’enologo di Neive la prospettiva di ritiro a metà gara per ko fisico. Quinta piazza per Tiziano Borsa-Carla Berra al volante dell’astronave Ford Fiesta RRC che proprio come tutte le astronavi comporta procedure di partenza e gestione che se non utilizzate perfettamente (forse in futuro gli equipaggi si porteranno un ingegnere a bordo?) compromettono le buone prestazioni, come è accaduto all’equipaggio del Biella Motor Team nelle fasi di start della gara.

Tartufo_2013_046Sesta posizione per l’equipaggio emiliano formato da Ivan Ferrarotti e Gabriele Romei che ha lottato contro uno scatenato Alessandro Bosca con Roberto Aresca al suo fianco, fino a quando il pilota di Santo Stefano Belbo ha commesso un errore nel secondo passaggio della Vesime che lo ha costretto al ritiro. Ferrarotti-Romei sono anche i primi della Classe R3C ed i primi delle Due Ruote Motrici. A seguire Luca Arione-Elena Cestari, che hanno vinto la Classe S1600, dopo un bel duello durato tutta la gara con Patrik Gagliasso affiancato per la prima volta dal toscano Stefano Bacci, in gara test per comprendere a fondo la loro bianca Clio S1600. Completano la top ten gli spettacolari Giacomo Rossi-Matteo Barbero, assoluti dominatori della Classe FA7, che hanno fatto faville nei primi due passaggi sulle prove iniziali della gara, per poi alzare intelligentemente il piede nel finale quando il risultato era assolutamente acquisito, ed ancora Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero, Clio R3, che hanno saputo gestire una gara senza farsi prendere dalla smania di andare ad inseguire Bosca e Ferrarotti che viaggiavano con un passo incredibile.

Ottime le prestazioni di Marco Petracca-Fabrizio Soncin che mancano la top ten di una sola posizione con la loro Citroën Saxo VTS a causa dei tempi imposti (e sono privati del rinnovato duello con Gianmaria Melifiori dai problemi del giovane saluzzese), l’ottimo Gil Calleri, con Flavio Bevione, 14° assoluto che ha saputo mettere in riga i ragazzini terribili della Classe R2B, Paolo Iraldi-Marco Amerio, 20esimi, che hanno vinto l’ennesimo duello al fulmicotone con Cristian Boniscontro-Cristiano Giovo, e Cristian Damiano-Simone Bottega, che hanno saputo resistere al ritorno di un marpione come Fabrizio Cillis, conquistando con la loro Seicento la Classe A0.

Fra le storiche successo di Edoardo Paganelli-Marco Maria Calegari, nonostante una toccata che ha aperto il parafango posteriore della loro Porsche 911, che hanno ereditato il primato da Sergio Mano-Marco Dalmasso, fermi a due prove dalla fine per la rottura di un semiasse della loro Fiat 131 Abarth.

Dei 119 equipaggi che hanno preso il via (111 moderne e 8 storiche) hanno tagliato il traguardo in 73 (69 moderne e quattro storiche). Oltre al ritiro di Bosca-Aresca sulla PS7 da segnalare il capottamento della Opel Astra di Timoneri-Lana che ha costretto il direttore di gara a sospendere il secondo passaggio su Madonna della Neve. Da segnalare anche la sospensione della prima prova, la Moasca di sabato sera, quando Castagna-Bossuto sono usciti di strada. Nell’incidente sono rimasti feriti due spettatori (padre e figlio) che erano ovviamente in posizione pericolosa.

Classifica finale ufficiale: 1. Cantamessa-Bollito, Peugeot 207 S2000, in 45’45”7; 2. Chentre-Florean, Abarth Grande Punto, a 20”6; 3. Strata-Garbero, Mitsubishi Lancer EVO IX, a 39”7; 4. Marasso-Canuto,  Peugeot 207 S2000, a 1’13”6; 5.Borsa-Berra, Ford Fiesta RRC, a 1’52”5; 6. Ferrarotti-Romei, Renault Clio R3C, a 2’05”0; 7. Arione-Cestari, Renault Clio S1600, a 2’49”3; 8. Gagliasso-Bacci, Renault Clio S1600, a 3’00”1; 9. Rossi-Barbero, Renault Clio Williams, a 3’00”4; 10. Tavelli-Cottellero, Renault Clio R3C, a 3’05”6.

Tartufo Storico Mano-Dalmasso, azzoppati dal giunto danno via libera a Paganelli-Calegari

L’equipaggio della 131 Abarth domina fino a due prove dal termine quando è costretto al ritiro per noie meccaniche. Successo della Porsche 911, nonostante una dura toccata nell’ultima speciale. Grande battaglia per la piazza d’onore fra Parodi-Giacomini e Cheney-Vittaz. Spettacolare uscita di strada di Icardi-Gallese

Tartufo_2013_050ASTI – Non sono bastate a Sergio Mano e Marco Dalmasso sei vittorie in otto prove speciali regolarmente disputate dalle storiche per iscrivere il loro nome nell’albo d’oro del Tartufo Storico. Proprio quando il successo sembra a portata di mano per l’equipaggio cuneese della 131 Abarth, sulla penultima speciale il giunto sinistro lato differenziale si è spezzato lasciando costernato il pilota albese: “Prima o poi riuscirò a vedere la pedana di arrivo” ha commentato nel post gara lo sconsolato Sergio Mano. “A questo punto vorrà dire che mi iscriverò al Valli Cuneesi e vedremo come andrà a finire”. Il successo è così andato a Edoardo Paganelli-Marco Maria Calegari, indiscutibile seconda forza in campo fino a quando Mano-Dalmasso sono rimasti in gara, rischiando però di compromettere tutto nell’ultima prova quando sono usciti di strada con la loro Porsche 911 toccando duramente al punto da strappare la ruota posteriore sinistra e aprire il parafango come una scatola di sardine. Il podio è stato completato dalle due A112 Abarth di Paolo Parodi-Gabriele Giacomini e Thierry Cheney-Alessio Vittaz, con il pilota di Palestrino che ha prevalso sul funambolico valdostano per soli 10”7 dopo un continuo scambio di posizioni.

Tartufo_2013_051Grazie alla scelta dell’organizzatore di far partire sulla speciale pomeridiana di Moasca in ordine numerico inverso gli storici sono i primi e gli unici a completare la corta speciale davanti ad una folla assiepata lungo i 3,960 chilometri cronometrati. A Gianpaolo Icardi, affiancato da Camilla Gallese, spetta l’onore di essere il primo ritirato della gara, finendo fuoristrada con la sua 124 Spider alla spettacolare compressione della prova. Il pilota astigiano potrebbe essere riammesso al via con il SuperRally, ma preferisci desistere. La speciale è vinta da Sergio Mano che infligge 9”7 a Paganelli e 29”1 a Parodi che fa meglio per 7”0 sull’altro equipaggio della A112 Abarth formato da Giovanni Venditti-Stefano Sacchetto. Con questi distacchi i giochi per il successo sembrano chiusi. In difficoltà Thierry Cheney che non avendo potuto provare la speciale si affida unicamente alla vista del suo navigatore ed alle sue intenzioni per completare la speciale. Segna il peggior tempo fra le storiche pagano 16”1 a Parodi che è il suo principale avversario in gara.

Il sole del mattino cambia di poco le carte in tavola. Sergio Mano detta legge vincendo tutte e tre le speciali mattutine, inseguito a giusta distanza da Edoardo Paganelli. La classifica si anima per il terzo posto assoluto, con Thierry Cheney che recupera in un sol botto 15”1 a Parodi, complice il malfunzionamento della pompa benzina dell’A112 di quest’ultimo, a Madonna della Neve, prova che costa il ritiro alla esteticamente perfetta Renault 12 Gordini di Cesare Bianco-Stefano Casazza per rottura del semiasse. Dopo la prima prova di domenica mattina Mano è in fuga con 26”7 su Paganelli che oltre 1’06” su Parodi, che deve difendersi dall’assalto di Cheney, ormai staccato di soli 6/10. Ed il valdostano passa al terzo posto n ella successiva speciale di Loazzolo, dove stacca il terzo tempo dietro a Mano e Paganelli, infliggendo altri 6”2 a Parodi. La situazione si fa molto tesa sulla difficile speciale di Vesime. Mano continua a guardare gli avversari dall’olimpo del primo posto, seguito dal “fedele scudieroPaganelli. Ma fra le A112 è guerra aperta con Parodi che fa meglio di Cheney per appena 2/10. Al riordino di mezzogiorno Sergio Mano si presenta neppure troppo accaldato. “La gara è molto divertente, anche se le prove sono decisamente scassa-macchine. Ma lo sapevamo già prima della partenza”. Soddisfatto anche Edoardo Paganelli, che un paga un ritardo di 1’00”5 da Mano, inseguito da Thierry Cheney esaltato dal duello con Parodi. “Ieri sera non avevamo le note ed abbiamo cercato di contenere i danni, oggi però siamo partiti all’attacco e siamo passati al comando fra le A112 Abarth”. Più rabbuiato Paolo Parodi, che insegue Cheney a 5”4. “Abbiamo cambiato la pompa benzina dopo la seconda prova di stamani e questo inconveniente ci ha fatto perdere parecchio tempo. Ma il ritardo è minimo e la gara ancora lunga” profetizza il pilota di Palestrino. Quinta posizione, terza fra le A112 per Giovanni Venditti, affiancato da Stefano Sacchetto, che sta soffrendo in modo particolare il caldo sahariano decidendo saggiamente di fermarsi in parco assistenza, che precede Piero Santero-Mirko Garbero che ritornano in gara con la loro Fulvia HF dopo oltre un anno e mezzo di assenza dalle prove speciali.

Il secondo passaggio sulle speciali comincia con il trasferimento su Madonna della Neve causa il capottamento di una vettura moderna. Le posizioni in classifica sono ben delineate. Mano continua la sua fuga vincendo entrambe le prove davanti a Paganelli. È lotta per la terza piazza. Cheney pare allungare a Loazzolo infliggendo a Parodi 5”7, che però risponde per le rime a Vesime risultando più veloce di 7”2, con Santero tranquillamente quinto con la sua Fulvia. A due prove dalla fine Mano è serenamente al comando. Si asciuga il sudore con un asciugamano da spiaggia e commenta ironicamente: “Nella tassa di iscrizione era compresa anche la sauna che facciamo ad ogni prova in macchina, ma nessuno ce lo aveva detto”. Paganelli insegue a 1’34”9. “Va tutto bene secondo le previsioni, anche se tocchiamo continuamente sotto per il fondo decisamente sporco”. Thierry Cheney e Paolo Parodi si preparano al duello sulle ultime due prove finali divisi da appena 3”9, con Piero Santero che si gode il passaggio sulle prove speciali che han no fatto la storia del rallismo piemontese.

Il finale è ricco di colpi di scena. Mano rompe un giunto della sua 131 Abarth a Madonna della Neve ed abbandona sconsolato. La prova la vince Paganelli, nonostante abbia alzato il piede peggiorando di 17”4 il suo passaggio mattutino. Parodi è scatenato ed incontenibile e stacca il secondo tempo a soli 10”5 dalla Porsche di Paganelli, migliorandosi di 20” netti (anche se il tempo del mattino era stato condizionato dai problemi di pompa benzina) e fa meglio di Cheney per 8”1, tempo che gli vale la leadership fra le A112 e la seconda piazza in classifica assoluta. L’ultima prova di Vesime fa sudare freddo Paganelli-Calegari che toccano ruota e parafango posteriore sinistro della loro Porsche concludendo la speciale con la ruota storta e la lamiera divelta. Nonostante la botta peggiorano il loro tempo di meno di 10” rispetto al passaggio mattutino e sono ancora i migliori sulla speciale che vede Parodi secondo miglior tempo infliggere altri 6”5 a Cheney chiudendo sul gradino del podio. Il trasferimento finale di oltre 40 chilometri è una sofferenza per Paganelli-Calegari che temono di perdere definitivamente la ruota sinistra storpiata dalla botta, ma riescono comunque a raggiungere con successo il palco finale festeggiando una vittoria decisamente sudata. La seconda piazza, con un distacco di 3’28”4 va a Parodi-Giacomini che sul traguardo fanno meglio per 10”7 di Cheney-Vittaz con Santero-Garbero che chiudono soddisfatti la loro fatica al 25° Rally del Tartufo Storico.

Classifica finale ufficiale Tartufo Storico: 1. Paganelli-Calegari, Porsche 911, in 48”38”0; 2. Parodi-Giacomini, A112 Abarth, a 3’28”4; 3. Cheney-Vittaz, A112 Abarth, a 3’39”1; 4. Santero-Garbero, Lancia Fulvia HF, a 9’36”9.

25° Rally del Tartufo Storico
Iscritti, 8; verificati, 8; classificati, 4; ritirati 4.

Vincitori Prove Speciali
6 Sergio Mano (PS 1, 2, 3, 4, 6, 7); 2 Edoardo Paganelli (PS 8, 9).

La PS5 è stata percorsa in trasferimento.

Leader di Gara
Sergio Mano (da PS 1 a PS 7): Edoardo Paganelli (da PS 8 a PS 9)

Schegge roventi di kaleidosweb al Rally del Tartufo

Tartufo_2013_049ASTI – Il prossimo Tartufo dovranno disputarlo sulle sabbia del Sahara. Solo così è possibile trovare situazioni più bollenti. Ma ciò non ha scoraggiato gli obiettivi di Elio Magnano e Stefano Romeo che si sono distesi sulle classiche prove attorno a Vesime e di Emanuele Grandi che ha colpito sul palco di partenza ed arrivi. In una simile situazione non poteva mancare anche il direttore di kaleidosweb Tommaso M. Valinotti (nella foto con il sindaco di Asti) che non solo ha martellato i concorrenti con le interviste nel parco assistenza di Bubbio e riordino di Vesime, ma è pure salito sul palco partenze ed arrivo (trattenendo il fiato per ridurre la pancetta) per salutare tutti gli equipaggi che hanno avuto l’onore di godersi la doppia passerella nella splendida Piazza San Secondo di Asti.

La Cronaca

Tartufo_2013_001PS1 Moasca (Km 3,96; ore 21,39) – La prova di apertura del 25° Rally del Tartufo è un gradevole antipasto serale della gara, con passaggio sulla prova in ordine inverso. Purtroppo solo 19 concorrenti possono effettuare la prova, prima che venga sospesa per l’uscita di strada di Andrea Castagna-Stefano Bossuto, che scompongono la loro Peugeot 106 Rallye su una compressione ed arrivano dritti in un tornante dove un gruppo di spettatori è appostato in posizione pericolosa. Risultato due feriti lievi (padre e figlio), un fotografo contuso nel saltare lontano dal pericolo e bandiera rossa per gli altri equipaggi della gara. Il miglior tempo lo staccano Cristian Boniscontro-Cristiano Giovo, Peugeot 106 Rallye, che iniziano così la battaglia di classe con Iraldi-Amerio. Il pilota di La Loggia però scatta troppo presto ed incorre in una penalità di dieci secondi che porta al comando la Peugeot 106 Rallye Racing Start di Daniele Comini-Alessandra Avanzi, che fanno meglio per appena 6/10 di Giovanni Di Carlo-Daniela Marocco che diventano così i leader di FN2, con 1”4 sui compagni di classe Stefano Lavarini-Matteo Ceriami. Agli altri concorrenti viene assegnato il tempo di Domenico Fogliati-Marco Blua, che è di 19”1 più alto di quello di Boniscontro. Non prende il via dopo aver regolarmente verificato Antonio Avesani affiancato da Matteo Viviani su Peugeot 106 Rallye

PS 2 Madonna della Neve ( km 7,46; ore 9,59) – La seconda prova immette nel rally vero e proprio Ed è subito Cantamessa, affiancato da Lisa Bollito a far sentire le sue ragioni staccando il miglior tempo davanti ad Elwis Chentre-Fulvio Florean, che spremono tutto il possibile dalla loro Abarth Grande Punto by D’Ambra, ma pagano 3”6 a Cantamessa. Stupisce, ma solo chi non conosce le doti velocistiche del pilota genovese, il terzo posto di Marco Strata, affiancato dalla quasi esordiente Ylenia Garbero (alla sua seconda gara e già sulla Mitsubishi Lancer Evo IX della EVO Motorsport) che stacca il terzo tempo assoluto a soli 4”3 da Cantamessa, seguito Massimo Marasso-Marco Canuto, quindi l’enfant prodige di Santo Stefano Belbo, Alessandro Bosca, come sempre affiancato da Roberto Aresca, che piazza la Clio R3C di famiglia al quinto posto assoluto più veloce delle 2RM, quindi il più veloce degli Under 23, il piacentino Gioel Maria Bertuzzi, affiancato da Fabio Grimaldi che prosegue nel suo apprendistato con la 207 S2000 della Roger Tuning. A seguire Tiziano Borsa-Carla Berra, che pasticciano allo start con la procedura di partenza della Ford Fiesta RRC della A-Style e lasciano 13”5 a Cantamessa,, quindi il consistente reggiano Ivan Ferrarotti, con Gabriele Romei che torna al suo fianco dopo una lunga pausa, che porta la Clio R3C della Gima all’ottavo posto assoluto, davanti al non più sorprendente (visto quello che ha dimostrato al recente Moscato) Under 23 Gianmaria Melifiori, navigato da Enrico Ghietti, che porta al nono posto al sua Citroën Saxo VTS dando così l’avvio alle ormai tradizionali sfide con Marco Petracca-Fabrizio Soncin che lasciano al ragazzino di Lagnasco 7” netti. Chiude la top ten Patrik Gagliasso, che ha al suo fianco il “tecnico” della Ulivieri Stefano Bacci, con la Clio S1600.

Tartufo_2013_006La prova costa 5’50” di ritardo a Marco Di Tria-Andrea Pollini, Peugeot 106 Rallye che escono di strada, imitati da Andrea Pollarolo-Silvia Pellissier, Peugeot 106 Rallye, che ne perdono addirittura 11’33”. Non entrano in prova Livio Omodè-Giuseppina Monticone per rottura meccanica della loro Uno Turbo, imitati da Stefano-Pennazio-Elena Camusso, Fiat Panda, e Marco Soliani-Clio Pittino. Madonna della Neve costa il ritiro a Massimo Brega-Claudio Biglieri, Mitsubishi Lancer EVO IX,  che arrivano lunghi in un’inversione e non riescono a tornare in strada, all’Under della Lanterna Corse Mattia Casazza-Marco Gallizia, vittime di un fuori giri con la loro Clio RS, ed al siciliano di Messina Sergio Denaro, affiancato dal cuneese di Bagnolo Franco Stefano Bruno, che appoggiano su un fianco la loro Swift Racing Start.

PS 3 Loazzolo (km 7,48; ore 10,25) – La terza porova della gara proprone ancora Cantamessa al vertice, con Strata secondo a 2”9 e Chentre a 3”7 che sente la Punto troppo scivolosa. Borsa scatta correttamente ed è quarto a 4”9, quindi Marasso quinto, poi Bosca, sesto, che ha ragione di Ferrarotti per 3”7, il solito Murialdi, quindi Giacomo Rossi-Matteo Barbero che mette per la prima volta nella top ten la sua Renault Clio Williams della MG Sport, ed il neo papà-bis, Luca Arione, affiancato da Elena Cestari, che vince il duello di S1600 per 7/10 su Patrik Gagliasso. .

Si conmclude la sfida Petracca-Melifiori con quest’ultimo che tocca un gradino con l’anteriore sinistra e stallona e perde 13’27” da Petracca (13° tempo assoluto) dovendosi da quel momento accontentare di una paltonica sfida su chi è più veloce in prova speciale. Non entrano in speciale Massimiliano Di Martino-Diego Carena, Renault Clio Williams, Giorgio Carosso-Gianluca Laiolo e Daniele Comini-Alessandra Avanzi entrambi su Peugeot 106 Rallye, mentre la speciale costa il ritiro a Gioel Mattia Bertuzzi che esce di strada sul fine prova, Marco Scaglione-Daniela Demaria, che toccano il rail dopo il paese di Loazzolo, Massimo Crestani-Francesca Canovas che fermasno la loro corsa in testa-coda contro un albero.

Tartufo_2013_011PS 4 Vesime (km 7,50; ore 10,57) – La prova di Vesime conferma Cantamessa sopra tutti con 2”6 su Chentre, 6”9 sull’accoppiata Borsa-Marasso che siglano lo stesso tempo, quindi Strata a 13” netti che soffre per un problema al semiasse posteriore sinistro, quindi Bosca e Ferrarotti, in piena lotta divisi da appena 3” netti, Arione che acquista sempre più confidenza con la Clio S1600, Rossi e Melifiori che sfoga la sua rabbia siglando il miglior tempo di classe cercando di lasciare l’ultimo posto nella classifica assoluta, mentre Petracca perde lo smalto del duello elettrizzante con il giovane cuneese e sigla un pur sempre ragguardevole 16° assluto. Non prende il via sulla prova di casa Massimo Murialdi, vittima di una toccata a fine prova precedente c he non ha compromesso il tempo in speciale, ma ha danneggiato l’assetto della sua Peugeot 207 S2000. Non entrasno in speciale nemmeno Moreno Voltan-Gabriele Celesia, che romòpono la frizione della loro Citroen C2, Igor Mora-Gloria Andreis, fermi per la rottura della pinmza dei freni della loro Clio Williams, Andrea Lo Monaco-Roberto Maggiore, Citroen Saxo VTS, che hanno colpito un ceppo nella prova precedente. Si ritirano in prova Gianluca Tanzi-Fabio Servi per rottura del pedale dell’acceleratore della loro Renault Clio Williams. Il veterano Ermanno Savoiardo, affiancato da Marco Curcio usciva di strada con la sua Peugeot 205 Gti, il funambolico Gianluca Perosino, affiancato da Ilaria Camoirano si metteva la sua BMW 318 Is per cappello. Usciata di strada anche per Andrea Vineis-Flavio Garella, impegnati nella b attaglia del Trofeo Suzuki Swift, ritiro anche per Domenico Fogliati-Marco Blua con la loro Peugeot 106 Rallye.

Tartufo_2013_005Dopo quattro prove, tre regolarmente disputate, Luca Cantamessa-Lisa Bollito conducono agevolmente la gara con 9”9 di vantaggio su Elwis Chentre-Fulvio Florean. Cantamessa è tranquillo grazie al triplice successo ottenuto nelle tre prove del mattino, anche se il vantaggio su Chentre è tale da non garantirgli sonni sereni. Chentre nel frattempo si è trovato a guidare una Punto più instabile di quanto avesse immaginato: “Le prove sono più scivolose ed impegnative di quanto io avessi previsto. Ora in assistenza dovremo lavorare sul set-up per ottenere una maggior trazione”. Massimo Marasso-Marco Canuto sono terzi a 17”7 da Cantamessa, ma a differenza di quanto era successo al Moscato di fine giugno non si fanno fantasie di assalto al primato di Cantamessa. “Oggi va bene così, i primi due sono velocissimi ed io guardo a Borsa. Il terzo posto va benissimo”. La quarta piazza è del funambolico Marco Strata, affiancato da Yelenia Garbero, che non fa alcuna pretattica dicendo chiaramente di puntare al podio: “abbiamo avuto un problema al semiasse sulla Vesime, ma adesso i meccanici della EVO Motorsport lo risolveranno tranquillamente. Ho fatto un bel tempo a Loazzolo ed ora ripartirò all’attacco” commenta il genovese che ha solo 2”5 di ritardo da Marasso. Tiziano Borsa-Carla Berra sono quinti assoluti, con un ritardo di 25”3 da Cantamessa e recriminano il problema patito allo start della Madonna della Neve del Mattino. Sesta piazza per Alessandro Bosca-Roberto Aresca, Renault Clio R3C che è ovviamente soddisfatto del suo sesto posto assluto. “Non posso lottare con le vetture quattro ruote motrici che mi precedono. Ci sono troppe ripartenze per poter puntare ad un risultato migliore; comunque è già divertente lottare con Ivan Ferrarotti per il predominio fra le Due Ruote Motrici”. Il pilota emiliano insegue Bosca a 13”3: “Ho fasticato parecchio a Loazzolo, per il resto sta andando alla meraviglia. Ho già disputato il Tartufo una decina di anni, fa ma non ricordo assolutamente nulla delle prove di allora. È bello lottare con Bosca, ma io non voglio esagerare prendendo rischi, su queste strade strette e veloci. Dopo un anno mi sono ritrovato con Gabriele Romei, trovando subito il feeling”. Dopo un avvio attento è salito in ottava posizione assoluta Giacomo Rossi con Matteo Barbero al quaderno delle note, primo anche di Classe FA7 con la Clio Williams. “la macchina è assettata come voglio e dopo la vittoria del Moscato del mese scorso posso spingere a fondo senza problemi”. Luca Arione-Elena Cestari han no preso confidenza con la Clio S1600, scavalcando Gafgliasso ed avvicinandosi ad un solo secondo a Rossi-Barbero. Decima piazza per Patrik Gagliasso che ha voltuo al suo fianco Stefano Bacci, che insegue Arione a 4”3. “Non ho ancora trovato il giusto ritmo in prova. Sopratutto ho difficoltà di inserimento della Clio e non sono fluido come vorrrei”. Marco Petracca-Fabrizio Soncin sono 13esimi assoluti, e  leader della Classe A6 con buon margine, dopo aver perduto il loro principale antagonista, Gianmaria Melifiori, con Enrico Ghietti, che viaggia in ultima posizione in classifica, ma ha quasi agganmciato il concorrente che lo precede (gli mancano solo più 13”3); Nella top venti ci sono anche Simone Rebella-Chiara Lavagno, 15 esimi assoluti) che stanno viaggiano fortissimo nonostante raggiungano in speciale il concorrente che gli parte daqvanti. Bene anche Gil Calleri-Flavio Bevione, leader della Classe R2B composta in gran parte dai ragazzin i scatenati del Trofeo Twiingo, e Carlo Fontanone-Chiara Bruno che sono i più veloci di R3T, mentre Claudio Nebiolo-Katia Cavallotto guidano la truppa della Classe N3. Cristian Boniscontro-Cristiano Giovo, 25esimi assoluti, continuano a guidare la Classe FN2, ma debbono guardarsi dall’assalto di Paolo Iraldi-Marco Amerio, che dopo essere stati penalizzati di 9”2 dal tempo imposto del sabato sera, stanno rimontando furiosamente avendo ridotto il loro ritardo a soli 3”9. Dopo le prime tre prove della domenica mattina sono ancora in gara 88 dei 111 equipaggi regolarmente verificati.

Tartufo_2013_009PS 5 Madonna della Neve ( km 7,46; ore 13,08) – Si prende sotto un sole tropicale che arrostisce i cervelli e fa sciogliere l’asfalto delle prove speciali.La situazione non cambia al vertice della classifica assoluta con Cantamessa che continua a siglare il miglior tempo assoluto, anche se peggiora di 1”7 causa il fondo stradale più sporco. Grande attacco di Marco Strata, che nonostante il fondo in condizioni peggiori si migliora di 1”1 e sigla il secondo tempo a 1”5 da Cantamessa e precede Chentre di 6/10, più soddisfatto del suo assetto. Il fondo sporco eslta Alessandro Bosca che sigla il quarto tempo davanti a Tiziano Borsa, Massimo Marasso, Ivan Ferrarotti e Gianmaria Melifiori, ottavo grazie al tempo imposto, davanti a Luca Arione e Giacomo Rossi che chiudono la top ten.

Dal parco assistenza non escono Marco Orlando e Arianna Ravano che non hanno risolto il problema al cambio ed all’alternatore4 della loro Clio Williams, Emanuele-Andrea Rosso, che perdono acqua dal motore della loro Saxo VTS, Marco Di Tria-Andrea Pollini che non riescono a rimettere in sesto la loro Peugeot 106 Rallye dopo l’uscita di strada nel precedente passaggio a Madonna della Neve. Capottano Fabrizio Timoneri-Andrea Lana. La la loro Opel Astra GSI resta ferma in mezzo alla strada e costringe il direttore di gara a sospendere le partnze e fare effettuare in trasferimento la speciale ai concorrenti a partire dal numero 48 Manuel Lugano.

Tartufo_2013_010PS 6 Loazzolo (km 7,48; ore 13,34) – Cantamessa, Strata e Chentre mantengono la leadership della prova, davanti a Tiziano Borsa, che fa meglio di Massimo Marasso per 1”4. Ivan Ferrarotti trova il ritmo giusto ed è per la prima volta più veloce di Alessandro Bosca, recuperando al pilota di Santo Stefano Belbo 3”7. A seguire GiacomoRossi di 3/10 più veloci di Patrik Gagliasso e Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero, che enttano per la prima volta nell’olimpo della top ten con la loro Clio R3C. Il duello sullo sprint in Classe A6 è vinto per 8/10 da Melifiori su Petracca, mentre non partono per la prova Loris Combe-Pamela Albera, Renault Clio Williams, Roberto Crovella-Gian Piero Gamba, Puegeot 205 Rallye. In prova si fermano Andrea Pollarolo-Silvia Pellissier, Peugeot 306 Rallye.

Tartufo_2013_020PS 7 Vesime (km 7,50; ore 14,06) –  Il secondo passaggio sulla Vesime conclude la fase calda della gara con Cantamessa che chiude davanti a Chentre e Strata che ribadiscono di essere i più veloci della gara monopolizzando l’intero podio. La top ten non presenta grandi sconvolgimenti con Borsa davanti a Marasso, quindi Tavelli più veloce di R3C, Arione, Bosca, Rossi e Ferrarotti. Anche se sembra andare tutto secondo il prestabilito è Alessandro Bosca.a smuovere la situazione. Il portacolori della Meteco Corse, infatti, proprio sul finire della speciale, tocca aprendo una ruota posteriore, riuscendo comunque a passare davanti alla fotocellula, seppur con 1”9 di ritardo da Tavelli, ma pur sempre davanti a Ferrarotti di 1”4. Bosca-Aresca non riescono però a raggiungere il successivo parco assistenza e debbono ritirarsi. Anche questa prova fa il suo bravo numero di vittime. Non entrano in speciale Pierino Lavino Zona-Alessandro Forto, per problemi all’alternatore della loro Clio Williams, e Stefano Blessent-Andrea Bossuto, che fermano la loro Citroen Saxo VTS, proprio in vista del semaforo verde. Elio Seghesio-Luca santi compiono un dritto uscendo di strada sul finire prova con la loro Clio RS, Gianmaria Melifiori termina la sua gara rompendo il motore allo start della PS, come deve fermarsi Marco Pozzi, affiancato dalla figlia Giuliana, che continua la sua serie negativa con la sua Peugeot 106 Rallye.

Tartufo_2013_007Quando mancano due prove alla fine i sopravvissuti arrivano in parco assistenza a Bubbio stravolti dal caldo. Cantamessa-Bollito continuano a guidare la classifica viaggiando all’incirca sulk passo del passaggio precedente nonostante il fondo stradale si sia notevolmente sporcato. Il ritardo di Elwis Chentre è salito a 18”2 e la soddisfazione di aver trovato la quadra al suo assetto: “Manteniamo il passo del giro precedente, mentre gli altri hanno quasi tutto peggiorato. Va bene così”. Marco Strata non ha faticato a recuperare la terza posizione ed è ora a 8”6 da Chentre e guida con autorevolezza la Classe N4 in cui non ha praticamente avversari. Massimo Marasso è quarto, a 25”2, ma medita il ritiro a causa del gran caldo che lo ha praticamente disidratato ede è stato decisamente avvic inato da Tiziano Borsa che ha portato il suo ritardo dell’enologo di Neive a soli 4/10. Bosca è teoricamente in sesta posizione, ma ha ormai alzato bandiera bianca lasciando la posizione a Ivan Ferrarotti, che precede Giacomo Rossi, Luca Arione seguito da Patrik Gagliasso a 9”8 e Gianluca Tavelli, che approfitta del ritoro di Bosca per entrare fra i primi dieci assoluti. Marco Petracca, Gil Calleri, Simone Rebella e Carlo Fontanone tengono il comando delle rispettive categorie, mentre paolo Iraldi ha scavalcato un distrutto Cristian Boniscontro al vertice della Classe FN2 fin dalla precedente prova di Madonna della Neve, approdando al 23° posto assoluto.. Sono 76 i concorrenti che hanno concluso le prime sette prove.

Tartufo_2013_033PS 8 Madonna della Neve ( km 7,46; ore 16,17) – Luca Cantamessa inizia a gestire la situazione, mentre Elwis Chentre è scatenato e sigla il suo miglior tempo sulla Madonna della Neve, precedendo di 2”5 Marco Strata e 3”0 Cantamessa. Massimo Martasso riprende fiato staccasndo il quarto tempo a 13”1 davanti a Ivan Ferrarotti che prende decisamente il timone di Classe R3C, poi Gagliasso, Tavelli, Arione, Rossi e Gil Calleri-Flavio Bevione che si prendono la soddisfazione di entrare fra i primi dieci della classifica assoluta con la piccola Twingo. Brivido per Tiziano Borsa che esce di strada in un prato, colpisce un palo con la sua Fiesta RRC, riusc endo poi a tornare in strada perdendo 47”1 da Chentre e dan do così addio alla possibilità di lottare per la quarta piazza.

Nonostante si sia quasi al termine della gara i ritiri sono parecchi. Carlo Fontanone-Chiara Bruno, Peugeot 207 R3T si fermano in assistenza, come Silvio Poratto-Stefano Bosco, Clio RS, e Renzo Bertola-Maurizio Grimaldi. La prova è fatale a Carlo Camere-Stefano Demartini, Clio RS ed Alessandro Ferro-Mauro Carlevero, Peugeot 106 XSI. Ad una prova dal termine la classifica è stabilizzata, con distacchi importanti fra i sette classificati. C’è lotta ancora per settima piazza, con Luca Arione, primo di S1600, che ha scavalcato per 8/10 Giacomo Rossi, che è primo di FA7, e vanta 5” netti su Patrik Gagliasso.

PS 9 Vesime (km 7,50; ore 16,53) – Cantamessa fa sua senza sforzo anche l’ultima prova speciale, nella quale Elwis Chentre fa passare un  attimo di brivido al suo navigatore Fulvio Florean. Affrontando un insidioso destra non riesc e a ten ere la corda con la Grande Punto Abarth e scivola nel digradante pendio coperto dalla vigna, riuscendo però a ritorvare la strada e proseguire senza perdere troppo tempo. “C’era una scommessa in atto e miom si sono giocato il tutto per tutto per staccare il miglior tempo”. Nonostante la divagazione il valdostano stacca il seconmdo tempo a 5”4 da Cantamessa, davanti all’attento Marasso che fa meglio del soddisfatto Strata, quindi Ferrarotti, Borsa, che non ha più nulla da rischiare, Arione, Gagliasso, Rossi che non vuole sciupare proprio nel finale la sua bella prestazione e Tav elli che chiude la top ten. La classificfa della top ten ricopia praticamente la situazione alla prova precedente. Solo Gagliasso riesce a scavalcare Rossi, ma il pilota della Clio Williams è soddisfatto così. In questa prova si registra unj solo rtitiro: quello di Matteo Cerutti-Luca Bassignana, in gara con la Rover MG 105 ZR. Sul palco cdi arrivo di piazza San Secondo di Asti passano 69 dei 111 equipaggi che hanno preso il via il pomeriggio precedente.

DIAMO I NUMERI

25° Rally del Tartufo
Iscritti, 115; verificati, 111; classificati, 69; ritirati 42, .

Vincitori Prove Speciali
7 Luca Cantamessa (PS 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9); 1 Elwis Chentre (PS 8) e Daniele Comini (PS 1)

La PS1 è stata fermata dopo il passaggio, in ordine di numero inverso, di 19 concorrenti.

Leader del Rally
Daniele Comini (PS 1); Luca Cantamessa (da PS 2 a PS 9)

S2000 Nessuno contrasta Luca Cantamessa

Tartufo_2013_002Vittoria assoluta e di Classe per Luca Cantamessa e Lisa Bollito che si impongono in stette delle otto prove speciali regolarmente disputate lasciando la prova della bandiera, Madonna della Neve-3, ad Elwis Chentre-Fulvio Florean, che hanno messo cuore ed anima per contrastare la leadership del pilota di Maretto, cercando di compensare così l’inferiorità della loro Grande Punto Abarth nei confronti della Peugeot 207 S2000 dei vincitori. Terza piazza per Massimo Marasso-Marco Canuto che, a differenza del Moscato di fine giugno, complice il gran caldo, non sono riusciti ad essere vicini a Chentre-Florean.

Il rally parte con la prova di Moasca in trasferimento per l’uscita di strada di un concorrente delle categorie inferiori con il conseguente ferimento di due persone del pubblico ed un fotografo assiepato in posizione pericolosa. Cantamessa sale sulla pedana del sabato sera piuttosto rabbuiato e stigmatizza, giustamente al microfono, quella parte di pubblico poco collaborativa nei confronti di piloti ed organizzatori adndando a piazzarsi in posizione pericolosa.

Tartufo_2013_006Domenica mattina splende il sole delle vacanze ed Cantamessa è subito in grado di staccare una tripletta sul trittico Madonna della Neve-Loazzolo-Vesime siglando il miglior tempo in tutte e tre le prove chiudendo così la mattinata al comando assoluto e di classe con 9”9 su Elwis Chentre che lamenta qualche problema di assetto per un set-up non adatto alle prove così sporche. “Sapevano che le speciali erano difficili” commenta il furetto di Roisan, “ma non pensavamo fossero così sporche. Abbiamo un set-up poco adatto che adesso camb ieremo cercando di avvicinarci a Cantamessa”. Teraza piazza assoluta e di Classe S2000 per Massimo Marasso soddisfatto di essere terzo assoluto e sopratutto di riuscire a contenre Tiziano Borsa, che ha staccato decisamente su Madonna della Neve, che ha contenuto a Loazzolo lasciandogli appena 4/10 staccando lo stesso tempo a Vesime. Meno contento Tiaziano Borsa, affiancato come sempre da Carla Berra, che ha pasticciato con la non facile procedura di partenza nella prima prova del mattino a Madonna della Neve, lascinado 13”5 a Cantamessa e, soprattutto, 8” netti a Marasso che si presenta come suo più pericoloso avversario. Nel frattempo sono già due i concorrenti che hanno alzato bandiera bianca. L’Under 23 piacentino Gioel Maria Bertuzzi, affiancato dallaltrettanto fgiovane Fabio Grimaldi esce di strada nel tratto finale della discesa di Loazzolo finendo fuoristrada e staccando una ruota anteriore della sua Peugeot 207 S2000. Un peccato perché nella prova precedente Beruzzi era statao 2/10 più ve4loce di Borsa. Resa anche per Miki Murialdi-Ro0berto Valpreda che sul finire della stessa prova si trovano una gomma bucata e perdono il controllo della loro Peugeot 207 S2000 finendo controllo il rail subito dopo il fine PS. Riescono ad uscire dalla speciale, ma non sono più in grado di rientrare nella speciale successiva.

Cantamessa si impone nel successivo passaggio sulle prove con un tempo complessivo sovrapponibile al passaggio mattutino (peggiora leggermente a Madonna della Neve e Vesime, migliora a Loazzolo) nonostante il fondo stradale sia desiamente peggiorato. Chentre ricalca i tempi de4l mayttino quasi al decimo di secondo ed è soddisfatto delle regolazioni effettuate, anche se ciò non gli permette di avvicinare Cantamessa, che ha ormai acquisito un vantaggio di 18”2. Massimo Marasso ha lasciato poco spazio a Borsa nelle speciali di Madonna della Neve (+1”9) e Loazzolo (+1”4) mentre paga pesantemente la stanchezza nella Vesime in cui concede al portacolori del Biella Motor Team ben 4”9. “ono distrutto dal caldo e dalla stanchezza” commenta al riortdino di Vesime l’enolgo di Neive cercando una bava di brezza per rinfrescarsi. “Lotto con gente molto più esperta di me e fatico moltissimo. In certi momenti penso addirittutras di ritirarmi tanto sono disidratato”. Tiziano Borsa ha ormai completato la sua rimonta nei confronti di Massimo Marasso essendosi portato a soli 4/10 dal langarolo e lo rendono ottimista su un prossimo soprpasso. “bbiamo finalmente trovato l’assetto adatto a queste prove speciali, ed anche allo start della prova riusciamo ad interpretare correttamente le complesse procedute che la Fiesta RRC richiede òper scattare al meglio”.

Tartufo_2013_004Le ultime due prove vedono Cantamessa gestire al meglio la situazione alzando di un filo il piede dall’acceleratore senza correre il rischio di farsi raggiungere dagli avversari. Così è secondo dietro a Chentre per 3” netti sull’ultimo passaggio a Madonna della Neve-3, ma è ancora il migliore nella Vesime finale, complice un “drive through” in una di vigna di Chentre che tenta il tutto per tutto per vincere la speciale (complice anche la scommessa di una cena in ballo). Nonsotante la divzagazione Chentre è secondo in prova davanti a Marasso, cui la sosta a Vesime per il riordino e Bubbio per l’assistenza ha ridato energia segnando il terzxo tempo nellle due prove davanti a Tiziano Boorsa che si gioca il tutto per tutto in un deciso attacco a Madonna della Neve, uscendo però di strada, colnpendo un palo e riuscendo miracolosamente a tornare sulla retta del tracciato, evitando però poi di attaccare nella Vesime finale.

La gara si conclude con il vincitore Luca Cantamessa che feswteggia per la nona volta il successo a Tartufo, quinta per la sua navigatrice Lisa Bollito, salutato dal neo sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo e dall’assessore allo sport Marta Parodi, un successo che condivide con Elwis Chentre e Fulvio Florean, staccati alla fine di 20”6. Massimo Marasso-Marco Canuto rinunciano al terzo posto assoluto, mas lo sono di S2000 ed il risultagto è pien amente soddisfacente per l’equipaggio della Peugeot S2000 che chiude con un vantaggio di 38”9 su Tiziano Borsa-Carla Berra, che hanno dovuto rinunciare ad un podio di Classe S2000 con la loro Ford Fiesta RRC con lo avevano quasi raggiunto.

Iscritti, 6; verificati, 6; classificati, 4; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
7 Luca Cantamessa (PS 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9); 1 Elwis Chentre (PS 8)

La PS1 è stata fermata dopo il passaggio, in ordine di numero inverso, di 19 concorrenti.

Leader di Classe
Luca Cantamessa (da PS 2 a PS 9)

S1600 Luca Arione prende confidenza e va a vincere

Tartufo_2013_009Successo di categoria per il neo papà bis Luca Arione, affiancato da Elena Cestari, che dopo aver preso le misure alla Clio S1600 che guida per la prima volta en tra nella top e chiude al comando la Classe superando Patrik Gagliasso, affiancato dal versiliese Stefano Bacci, in gara test con la sua Clio S1600 di cui vuole riprendere le misure.

Gagliasso parte bene domenica mattina e stacca il decimo tempo assoluto, nonostante fartichi a prendere confidenza con la vettura di Ulivieri, mentre Arione è tre posizioni più indietro anche se diviso dal pilota della New Driver’s team di soli 1”7. Il pilota di santo Stefano Belbo risponde a Loazzolo per 7/10 e fa sua la Vesime per 5”3 entrando nella top ten e prendendo il comando della Classe S1600. “Nelle prime due ho faticato a prendere in mano la Clio S1600 che guido per la prima volta. Inoltre sono fermo da Canelli di inizio anno, perché in questo periodo mi è nato il secondo genito e volevo fare il papà” commenta Arione che è nono assoluto. Gagliasso insegue a 4”3 ed è poco soddisfatto. “Praticamente è una gara test per prendere confidenza con la Clio di Ulivieri che conosco poco. Per questo motivo ho al mio fianco Stefano Bacci, che segue molto da vicino lo sviluppo delle vetture di Ulivieri. Purtroppo non mi trovo e non riesco ad inserire correttamente la Clio nelle curve”.

Tartufo_2013_010La ripartenza del primo pomeriggio vede ancora Arione siglare il miglior tempo a Madonna della Neve per 1”6 con Gagliiasso che replica a Loazzolo per 1”2, quindi Arione allungare a Vesime, prova che decisamente gli piace visto che stacca la settima prestazione assoluta, con 5”1 di vantaggio su Gagliasso. Arione è nono assoluto ed oltre che per la Classe S1600 è anche in duello con la Clio Wiilliams di Giacomo Rossi per l’ottava piazza assoluta. “Ho più confuidenzaq con la Clio, però le prove si sono decisamente sporcate, per questyo motivo ho alzato i tempi”. Dopo sette prove il portacolori del Provincia Granda ha portato a 9”8 il suo vantaggio su Patrik Gagliasso. “Le modifiche che abbiamo effettuato sembrano0 funzionare. Solo che le prove si sono decisamente sporcate ed io ho alzato il ritmo per non prendere troppi rischi”. Le ultime due prove vengono equamente suddivise fra Gagliasso, che vince l’ultimo passaggio su Mado0nna della Neve con 4” netti e Arione che chiude in gloria a Vesime con 5” netti sul Gagliasso e va a terminare la sua gara come primo di Classe S1600 e settimo assoluto dopo aver scavalcaato Rossi e grazie al ritiro di Bosca, chiudendo con 10”8 di margine su Gagliasso.

Iscritti, 4; verificati, 2; classificati, 2; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
5 Luca Arione (PS 3, 4, 5, 7, 9); 3 Patrik Gagliasso (2, 6, 8)

Leader di Classe
Gagliasso (da PS 2 a PS 3); Arione (da PS 4 a PS 9)

N4 Marco Strata in fuga per la vittoria

Tartufo_2013_012Successo senza con dizioni di Marco Strata, affiancato dalla giovanissima Ylenia Garbero, alla sua seconda gara in assoluto, con la Mitsubishi Lancer EVO IX della Evo Motorsport, che supera indenne anche un problema ad un semiasse che lo condiziona su una delle prove mattutine. Più interessato all’attacco a Luca Cantamessa ed Elwis Chentre, il pilota genovese si trova il successo di categoria quasi senza colpo ferire.

Effettuata la passerella di Moasca del sabato sera Marco Strata comincia a macinare prestazioni di grande effetto nelle trde prove della domenica mattina, in cui sigla il terzo tempo assoluto a Madonna della Neve, secondo a Loazzolo e solo quinto a Vesime, in cui rompe il semiasse posteriorwe sinistro ad inizio tratto cronometrato, risultando comunque il migliore della Classe N4. L’avversario più insicdioso sulla carta, il pavese Massimo Brega con Claudio Biglieri, conclude la sua avventura già nella spc iale di madonna della Neve dopo un lungo che lo porta fuoristrada dovendosi ritirare. La lotta per il secondo posto si scatena fra Fabrizio Tardito-Enzo Colombaro, con la Mitsubishi EVO VI e il rientrante dopo sei anni di assenza Fabrizio Bonifacino, affiaqncato da Umberto Tesi, con la Mitsubishi EVO IX. A Madonna della Neve è Bon ifacino ad avere ragione di Tardito, per 1”9, ma il driver di Portacomaro (AT), replica immediatamente a Loazzoloin un colpo solo ben 14”2 mettendo così una seria ipoteca sulla seconda piazza di N4, ribadita a Vesime risultando 2”9 più veloce. Dopo le tre prove del mattino Marco Strata è quarto assoluto e primo di Classe N4, ed è assolutamente ed esclusivamente concentrato sulla classifica assoluta, essendo quarto assoluto a soli 2”5 da Massimo Marasso, terzo. “Siamo andati bene a Madonna della Neve, un’ottima prestazione a Loazzolo. Purtroppo a Vesime si è rotto un semiasse ed abbiamo pagato a Cantamessa 13”. Ora l’assistenza della Evo Motorsport metterà a posto tutto e potremo puntare decisamente al podio” commenta ottimisticamente, ma anche profeticamente, il pilota della VM Motor Team. Dopo appena 22,44 chilometri cronometrati Starta-Garbero hanno già un vantaggio di 1’44”3 su Tardito-Colombaro, 26esimi assoluti, colpiti dalla sfortuna con una foratura all’anteriorre sinistra che li ha leggermente rallentati a Madonna della Neve. La malasorte è in agguato anche all’uscita del parco assistenza di Bubbio, dove l’equipaggio dell’RB Motorsport fora una seconda volta, questa volta l’anteriore destra, riuscendo a c ambiarla e ad arrivare in tempo allo start del secondo passaggio di Madonna della Neve. Terza piazza, con un ritardo di 15”2 per Bonifacino-Tesi, attardarti di 15”2 da Tardito, che ritornano insieme dopo 11 anni, riprendendo un discorso interrotto al Valli del Bormida del 2002 affrontato con una Paugeot 106. “Devo riprendere tutti i meccnismi e la confidenza con la macchina. Perciò affronto le prove speciali con il mio passo senza prendere alcun rischio”.

Tartufo_2013_013La ripetizione delle prove del primo pomeriggio ribadisce uno Strata in forma smagliante secondo assoluto a Madonna della Neve e Loazzolo, terzo a Vesime, risultato che gli consente di superare Marasso fin da Madonna della Neve-2 e di avvicinarsi a Chentre a 8”6. Tardito-Colombarto cedono il secondo tempo di Classe N4 a Bonifacino a Madonna delle Neve, quando giuhngono ad inizio prova un po’ decon centrati per aver sostituito un pneumatico, lasciando 1” di vantaggio all’equipaggio di Millesimo, recuperando prontamente a Loazzolo e Vesime. A due prove dalla fine Strata è terzo assoluto e molto concentrato nella sua cac cia al podio. “Ho recuperato un po’ di terreno su Chentre ed allungato decisamente su Marasso (che a quel punto insegue a 25”2). I distacchi sono contenuti e tutti giochi sono ancora apaerti”. Soddisfatti per lo spettacolo messo in scena nelle prove, Tardito-Colombaro inseguono a 3’40″0 e precedonop Bonifacino-Tesi di 23”7. Le ultime due prove vedono l’attenzione di tutti concentrata sul duello per la seconda piazza assoluta fra Strata e Chentre, ma il valdostano è scatentato, ed il genovese intelligentemente non rischia di compromettere un podio che vale tanto oro quanto pesa. Alla fine chiude terzo assoltuo e primo di classe davanti a Tardito-Colombaro, 24esimi assoluti, in ritardo di 4’56”8, che lasciano spazio nelle ultime due prove a Bonifacino-Tesi, sempre più arrembanti con la loro Mitsubishi che chiudono con appena 16”3 di ritardo dall’equipaggio astigiano

Iscritti, 4; verificati, 4; classificati, 4; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
8 Marco Strata ( 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

Leader di Classe
Marco Strata (Da PS 2 a PS 9)

R3C Il duello Bosca-Ferrarotti premia l’emiliano

Tartufo_2013_014Scatenati in un duello dalle prestazioni esaltanti, Alessandro Bosca-Roberto Aresca e Ivan Ferrarotti Gabriele Romei scalano le posizioni nobili della classifica portando alle stelle anche un duello fra preparatori, visto il confro0nto fra Balbosca (Bosca) e Gima. (Ferrarotti) lasciando agli altri due equipaggi, Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero e Pierluigi Maurino-Samuele perino solo le posizioni di rincalzo.

Tartufo_2013_015Alessandro Boscva parte subito con tutte le intenzioni di stare ai vertici della classifica, siglando il quinto tempo assoluto a madonna della Neve, infilandosi in  mezzo al pokerissimo dei velocissimi delle 4×4 (precedendo addirittura Borsa), precedendo di 6”6 Ferrarotti, con Tavelli terza forza davanti a Maurino. Borsa rientra fra i primi cinque della classifica assoluta nelle seguenti Loazzolo e Vesime, con Alessandro Bosca costantemente sesto, precedendo Ferrarotti di 3”7 a Loazzolo e 3”netti a Vesime. Dopo le tre prove del mattino Alessandro Bosca-Roberto Aresca sono sesti assoluti, abbastanza soddisfatti. “Tutto a posto, siamo i prikmi di classe e primi di Due Ruote Motrici. Roispetto alle vetture 4×4 patisco molto le ripartenze e lo sporco. Se le prove fossero più veloci si potrebbe anche pensare a qualcosina in più. Comunque mi godo lo splendido duello  con Ivan Ferrarotti”. Il pilota di Carpineti (Reggio Emilia) insegue Bosca a 13”3. “Ho faticvato parecchio sui Madonna della Neve questa mattina, le altre due sono andate molto meglio. È una bella battaglia con Alessandro Bosca, anche se non voglio correre rischi e vedere assolutamente il traqguardo. Per me queste prove sono assolutamente nuove, le ho fatte una decina di anni fa ed ovviamente non me le ricordo. Torno dopo un anno con Gabriele Romei, ma con lui non ci sono problemi di feeling”. Terza piazza per Gianluca Tavelli che insegue Ferrarotti a 22”8. “Non vado d’accordo con i bivi ed ho fatto due lunghi. La prova dove sono andato meglio è Loazzolo”. Chiude a 12”6 da Tavelli Pierluigi Maurino soddisfatto delle sue performance. Il secondo passaggio a Madonna della Neve vede nuovamente Bosca scatenato, al punto che stacca il quarto tempo assoluto, lasciandosi dietro anche Borsa e Marasso, migliorando il passaggtio prec edente, quando il fondo era più pulito, di 5/10. Seconda posizione a 7”2 per Ferrarotti che peggiora di appena 1/10 il suo passaggio precedente. Maurino è terzo, approfittando della difficile interpretazione della prova da parte di Tavelli che non trova il ritmo e lascia 2”4 al pilota pinerolese. Loazzolo vede Ferrarotti ancdare all’attacco e siglare ilsesto tempo assoluto precedendo Bosca di 3”7, seguiti da Tavelli che riprende la sua posizione dasvanti a Maurino. Il secondo passaggio a Vesime è decisivbo per le sorti della gara e rischia di estromettere i due principali contendenti per l’assoluta. Alessandro Bosca tocca nelle ultime curve della speciale staccando una ruota. Riesce ancora a chiudere la speciale in ottava posizione assoluta con 1”9 di ritardo da Gianluca Tavelli che cambia marcia ed entro di prepotenza nella top ten segnando il sesto tempo. Brivido anche per Ivan Ferrarotti che si gira in prova speciale e sigla il terzo tempo con un ritardo di 3”3 da tavelli riuscendo comunque a concludere; quarta piazza per Maurino che chiude la sfilata delle Clio R3C. Dopo la prova di Vesime Bosca-Aresca fermano la loro vettura a bordo strada non riuscendo a raggiungere il successivo riordino. Prencde il coman do a questo punto Ivan ferrarotti che sale in sesta posizione assoluta e gode di 46”1 di vantaggio su Tavelli, che a sua volta precede Maurino di 21”5. Nonostante le posizioni siano concolidate, sia nell’assoluta, sia in Classe R3C, Ferrarotti si scatena nelle ultime due prove segnando il quinto tempo assoluto in entrambi i tratti cronometrati. Alla fine  Ivan Ferrarotti-Gabriele Romei chiudono in sesdta èpposizione assoluta, risultando i migliori delle Due Ruote Motrici e chiudendo nel migliore dei modi la loro trtasferta astigiahna. Tavelli-Cottellero, chiudono secondi di Classe R3C e decimi assluti con un ritardo di 1’00”6 da Ferrarotti e con un margine di 49”0 netti su Pierluigi Maurino-Samuele Perino, che vivono il brivido del lungo proprio nell’ultima speciale.

Iscritti, 4; verificati, 4; classificati, 3; ritirati, 1.

Vincitori Prove Speciali
4 Alessandro Bosca (2, 3, 4, 5); 3 Ivan Ferrarotti (6, 8, 9) 1 Gianluca Tavelli

Leader di Classe
Alessandro Bosca (Da PS 2 a PS 7); Ivan Ferrarotti (Da PS 8 a PS 9)

R3T Il tester Vallino, fa sua la categoria

Tartufo_2013_016Vittoria di Classe R3T per Claudio Vallino-Tiziana Desole in gara test per sistemare gli assetti della loro 500 Abarth della Effemme, in una categoria che presentava al via tre concorrenti a bordo di tre vetture dai marchi differenti.Vallino sfrutta il ritiro di Carlo Fontanone-Chiara Bruno che per gran parte della gara avevano dominato la situazione prima di fermarsi

Partenza a razzo di Carlo Fontanone che a Madonna della Neve che segna il 21esimo tempo assoluto con la Peugeot 207 R3T che lascia a 14”3 la Citroen DS3 di Carlo Berchio, affiancagto da Mirko Perrone, che lui stesso prepara. In difficoltà  Claudio Vallino, che lascia 16”1 causa un braccetto della ruota c he si fila e rischia di lasciare il pinerolese di Altare a piedi. Fotn anone è ancora il migliore nella successiva Loazzolo, ma Vallino si avvicina e paga appena 8/10 e recupera la seconda posizione di classe superando Berchio. La terza prova vede ancora una volta Fontanone allungare staccando Vallino di 7”7. Dopo le prime tre prove Fotnanone-Bruno sono 17esimi assoluti soddisfatti delle loro prestazioni al rientro in gara c on la 207 R3T dopo la rottura del motore al Valli del Bormida. Vallino insegue a 24”6 ma più del risultato è attento all’evoluzione delle perormance della vettura. “Essendosi sfilato il braccetto della ruota siamo fuori conv ergenza. Ora cerchiamo di metterlo a posto e poi di migliorare i nostri tempi”. Carlo Berc hio si diverte con la Citroen che lui stesso ha preparato inseguendo Vallino a 56”1. La ripetizione delle speciali vede nuovamente Fontanone al comando con un ottimo 17° assoluto nella speciale prova di Vesime-2 dove ripete al decimo di secondo il tempo fatto registrare nel passaggio precedente. Claudio vallino è sempre secondo di Classe R3T, e concretizza le sue previsioni abbassando di una manciata di secondi il tempo del passaggio precedente, entrando due volte fra i migliori venti dell’assoluta, ri8scendo anche siglarre il miglior tempo di Classe R3T a Loazzolo, dove recupera in un sol colpo 4”8 a Fontanone, quindi Berchio che prosegue tran quillo con il suo passo. A due prove dal termine Fontanone-Bruno sono 18esimi assoluti e continuano con il loro passo. “Abbiamo fatto un bel teswstacoda su vesime, che pure abbiamo vinto. Per il resto tutto sta andando alla perfezione”. Vallino insegue a 27” netti e morde il freno. “Abbiamo sistemato la 500 e a desso i tempi sono soddisfacenti. Abbiamo migliorato in tutte le prove nonostante si siano sporcate moltissimo ed abbiamo vinto anche vingto la classe nella speciale di Loazzolo dove abbiamo siglato il 19° tempo assoluto. Se fossimo partiti con il piede giusto fin dall’inizio avremmo potuto lottare con Fontanone per la vittoria di Classe R3T, anc he se manc hiamo di 30-40 cavalli rispetto alla Peugeot” commenta il pilota della Meteco Corse, mentre Berchio si gode la sua gara,a nche se ha già accumulato un ritardo di 2’15”4 da Fontanone.

Tartufo_2013_017Il colpo di scena si verifica nel trasferimento verso lo start di Madonna della Neve quando Fontanone-Bruno sono costretti ad abbanonare per rottura del motore. Vallino è pronto A prendere il comando delle operazionmi e onora la prima posizione staccando il 18° tempo assoluto a Madonna della Neve, vincendo anche l’ultima prova speciale per concludere in crescita al 23° posto assoluto, lasciando alle sue spalle Carlo Berchio-Mirko Perrone che pagano al pilota di Angrogna (TO) 2’25”1.

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 2; ritirati, 1.

Vincitori Prove Speciali
5 Carlo Fontanone (2, 3, 4, 5, 7); 3 Claudio Vallino (6, 8, 9)

Leader di Classe
Carlo Fontanone (Da PS2 a PS 7); Claudio Vallino (da PS 8 a PS 9)

A7 La grande rimonta di Andrea Motton-Erika Tappa

Tartufo_2013_018Gara dal doppio volto per Andrea Motton ed Erika Tappa che iniziano le prove del mattino con una “svogliatezza” da parte del pilota che li porta a centro classifica della Classe A7. Alla terza prova di domenica suonano la cartica e da quel momento prendono il comando senza più lasciarlo fino alla fine. Peccato man chi il confronto con Martco Scaglione-Daniela Demaria che sono i dominatori della prima prova, ma escono troppo presto di strada.

Partenza al fulmicotone per la Peugeot 206 RC di Marco Scaglione-Daniela Demaria che si impongono a Madonna della Nev e con un ottimo 33° tempo assoluto, lasciandosi dietro la vettira gemella di Domenico Curatolo-Davide Gatti che pagano 6” netti seguiti ad altri 2” netti da Alessandro Tasso-Alberto Veronese, con la Clio RS. Andrea Motton-Erika Tappa sono a 9”2 e sembrano n on poter rimanere nella scia delle due Peugeot. Il primo colpo di scena avviene nella successiva Loazzolo, con Scaglion e-Demaria che sdi girnao nell’inversione dopo il paese e colpiscono il rail rimanendo fermi in prova. Sale perciò alla ribalta Domenico Curatolo, miglior tempo della Classe N3, che precede Andrea Motton di 2”6 e Luca Cirio-Gianluca Saglietti, anche loro su Clio RS di 5”5. La terza prova vede finalmente svettare Motton-Tappa, che cambiano passo e siglano il 26° assoluto precedendo di 6”2 Alessandro Tasso e di 6”4 Luca Cirio che si esalta nella prova di casa e di 19”1 il leader della Classe A7 Domenico Curatolo. Al primo intervallo della giornata Motton-Tappa si sono portati al comando, recuperando in una sola prova dalla 46esima alla 33esima posizione assoluta. “Sta andando tutto per il meglio” commenta il portacolori del VM Motorsport “semplicemente a Madonna delle Grazie ed a Loazzolo ho guidato malissimo io”. Il figlio del vice sindaco di Vesime, Luca Cirio è il più insidioso inseguitore di Motton, staccato di 9”9. “Una grande prestazione la sua” commenta l’esperto navigatore di Canelli “Pupo” Saglietti. “È solo alla sua seconda gara, e la prima è stata il Tartufo dell’anno scorso con una 106 FN2. Un gran bel salto di qualità”. Terza piazza per Domenico Curatolo, staccato da Motton di 13”3 che ha perso tre posizioni in classe nella prova di Vesime sbagliando un b ivio e girando dalla parte sbagliata: “Il bivio non era fettucciayto ed ho preso la direzione sbagliata. Però ho sbagliato io” commenta con la solità onesta mentale il carrozziere di Santhia (VC). “Un v ero peccato perché ero primo con 5”8 di vantaggio”. Ad appena 6/10 da Curatolo insegue Alessandro Tasso che deve riprendere confidenza con la Clio RS. “Faccio una gara l’anno. La macchina è mia e marcisce in garage visto che la uso così poco”. Segue a 39”9 da Tasso Carlo Camere, affinacato da Stefano Demartini che ha dovuto rallentare a Loazzolo dopo l’uscita di Scaglione “ma ho perso poco tempo in quel frangente, mentre ho lasciato secondi preziosi per alcuni errori miei”, che ha appena scavalcato per 1”9 Luca Canna-Marco Vanelli che stanno imparando ad usare i cerchi da 16” sulla Clio RS, quindi Silvio Poratto-Stefano Bosco che affrontano la loro gara con il passo tranquillo che li contraddistingue.

Tartufo_2013_019La fase centrale della gara vede Motton-Tappa consolidare il loro vantaggio sugli inseguitori. Vincono il ripassaggio su Madonna della Neve, abbassando la loro precedente prestazione di 3”1, con Tasso che va all’attacco del podio e paga 1”2 a Motton, ma infligge 7” netti a Curatolo e 7”6 a Luca Cirio, rovesciando la classifica che vede Andrea Motton sempre più al comando delle operazioni, ma Tasso passare dal quarto al secondo posto di Classe A7 coon un ritardo di 15”1, poi Curatolo con 3”6 di ritardo e Luca Cirio che esce momentaneamente dal podio che insegue Curatolo a 2”8. A Loazzolo nonostante Motton-Tappa abbassino il loro tempo precedente di 3/10 (non è un gran che, ma la prova si è decisamente sporcata) siglano solo il terzo tempo preceduti di 2”4 da Tasso-Veronese, che insistono nel loro attacco e di 1” netto da Curatyolo, con Cirio quarta forza in campo. A Vesime i due fidanzati di Moncalvo (e Grazzano Badoglio) non migliorano il loro tempo, ma tornano ad essere i più veloci con 4”2 su Tasso, che oprmai è la seconda forza in campo, quindi Cirio a 8”7 e Cufratolo a 13”1 che dimostra quanto poco gradisca la speciale di Vesime. Al riordino di vesime del pomeriggio inoltrato Andrea Motton-Erika Tappa si presentano in 31 esima posizione assoluta, dimostrando una serenità di gestione della gara invidiabile. Alessandro Tasso-Alberto Veronese inseguono a 16”9 e sono contenti dell’impulso che hanno dato al loro ritmo di gara che ha permesso loro di recuperare due posizioni in classifica di Classe. Nell’ultima prova Luca Cirio-Gianluca Saglietti, che pagano un ritardo di 15”4 da Tasso, hanno scavalcato per 1”3 Domenico Curatolo-Davide Gatti, che dopo uno spavento sulla seconda madonna delle Grazie, procedono con maggior cautela dovendo aqnche salvaguardare una frizione che fa le bizze. A seguire Canna-Vanelli che nel corso della seconda tornata hanno alzato il ritmo, pur risucendo a superare Camere-Demartini c he hanno pagato 30” al Controllo Orario di uscita assistenza dovendo cedere una posizione ed il soddisfatto Silvio Poratto, affiancato da Stefano Bosco che sembra preoccuparsi poco della gara altrui, divertendosi con la propria. Le ultime due prove speciali vedono mantenrersi la rigida classifica, con Motton-Tappa per due volte più veloci di Tasso-Veronesi a loro volta inseguiti da Cirio-Saglietti e da Curatolo-Gatti. Non sono così fortunati Silvio Poratto-Stefano Bosco che non riescono nemmeno ad entrare nell’ultima speciale di Vesime a causa di un ammortizzatore che si sfila, mentre Carlo Camere-Stefano Demartini, toccano violentemente sotto la scocca, piegano la scatola del cambio e rimangono senza marce. Sul trasguardo Andrea Motton-Erika Tappa concludono 27esimi assoluti, con un vantaggio di 22”1 su Alessandro Tasso, affiancato da Alberto Veronese, che, dopo aver scrostato la ruggine, ha dimostrato di avere un ottimo passo da gara, quindi il quasi debuttante Luca Cirio con Gianluca Saglietti a 57”5 da Motton, autore di una seconda parte di gara piuttosto attenta, seguito a 5”6 da Domenico Curatolo-Davide Gatti, che dopo gli ottimi exlpoit iniziali, tengono una condotta di gara molto più prudente. Chiusono la fila della Classe A7 Luca Canna-Marco Vanelli, protagonisti di una gara senza rischi.

Iscritti, 9; verificati, 8; classificati, 5; ritirati, 3.

Vincitori Prove Speciali
5 Andrea Motton (4, 5, 7, 8, 9); 21 Marco Scaglione (2), Domenico Curatolo (3) e Alessandro Tasso (6)

Leader di Classe
Marco Scaglione (PS 2); Domenico Curatolo (PS 3); Andrea Motton (da PS 4 a PS 9)

FA7 Nessuno insidia Giacomo Rossi-Matteo Barbero

Tartufo_2013_020Inavvicinabili. Semplicemente inavvicinabili. Giacomo Rossi e Matteo Barbero sono i dominatori incontrastati della Classe FA7 vincendo tutte le prove speciali con la loro Clio Williams curata dalla MG Sport lasciando il compito Valerio Giribaldi-Alberto Bo di fedeli scudieri. La Classe più numerosa del rally, con ben 14 iscritti e verificati è an che una delle più fallose, visto che solo sei dei suoi protagonisti vede il palco finale.

Il rally comincia domenica mattina con Rossi-Barbero subito protagonisti. Autori del 13° tempo assoluto, tanto per prendere le misure alla vettura, lascdiano a 8”5 il detertminato Renzo Bertola, affiancato da Maurizio Grimaldi, quindi a 12”8 Gianluca Tanzi affiancato dal “tutor” Fabio Servi. L’esperto Mario Viotti, con Elio Tirone è quarto a 14”4 e precede di 4/10 Valerio Giribaldi-Alberto Bo, sesto Falvio Tarantino che ha al suo fianco il giovanissimo navigatore del figlio Simone Grande. Una roottura impedisce alla Uno Turbo di Livio Omodé-Giuseppina Monticone di entrare nella prima prova speciale registrando il primo ritiro di categoria. Da Loazzolo si instaura il regime che durerà per tutta la gara. Giacomo Rossi primo e nella top ten dei più veloci in prova, Valerio Giribaldi secondo, in questo caso a 10”7. A seguire Viotti, a 14” netti che fa meglio di un solo decimo di Gianluca Tanzi. Quinto Tarantino, poi Gianni Soave con Riccardo Imerito, alla sua prima esperienza con la Clio Williams, seguiti ad 1” netto da renzo Bertola che comincia a vivere la sua crisi di freni. Con questo risultato Rossi entrato nella top ten della classifica assoluta, passando dal 12° all’8° posto, per non uscirne più. A Vesime Rossi è nono assoluto, Giribaldi insegue a 8”2, poi a 12”1  Tarantino che prende sempre più confidenza, seguito da Viotti, Bertola, e Pierino Lavino Zona-Alessandro Forto, che però incappano in una partenza anticipata che costa loro 10” di penalità. La prova registra la prima consistente ondata di ritiri. Gianluca Tanzi rompe il pedale dell’acceleratore della sua Renault Clio Williams e si ritira perdendo la terza posizione di classe.

Tartufo_2013_022Toccata dopo un paio di chilometri di prova per la Peugeot 205 GTI di Ermanno Savoiardo-Marco Curcio, mentre Gianluca Perosino-Ilaria Camoirano fermano la loro BMW 318 Is sul tetto. Dopo le prime tre prove Rossi-Barbero sono solidamente ottavi assoluti. “Dopo il Moscato la MG Sport ha trovato l’assetto giusto per la mia Clio Williams che ora sento particolarmente in mano ed ii tempi escono” commenta il pilota della Due GI Sport. Segue Valerio Giribaldi, attardato di 33”9 che dopo l’incertezza iniziale a Madonna della Neve ha trovato il suo passo, che è inseguito a 10”6 da Mario Viotti, che pur nella giornata soleggiatas vede tutte le stelle del firmamento a c ausa di una costola rotta che si fa pparticolarmente sentire nelle curve a sinistra. Alle spalle dell’esperto astigiano, a soli 2”3 c’è Flavio Tarantino, che in questa prova ha scavalcato Renzo Bertola. “Devo assolutamente arrivare alla fine. Per la prima volta ho al mio fianco Simone Grande, che ha disputato due gare con mio figlio e non ha mai visto il palco arrivo” commenta il pilota-preparatore di Roletto. Renzo Bertola paga 56”3a Giacomo Rossi ed è piuttosto deluso. Dopo l’ottimo inizio a Madonna della Neve, secondo tempo di Classe FA7, sta pagando un problema ai freni che rallenta la sua corsa. Sesta piazza per Giuseppe Garziano, affiancato da Marco Rosso, distrutto dal caldo.

Tartufo_2013_021Gaicomo Rossi guarda la classifica assoluta per la conquista dell’ottava piazza, misurandosi con la Clio S1600 di Luca Arione e dopo il secdondo passaggio su Madonna della Neve sono appaiati con lo stesso tempo al decimo di secondo. Rossi fa sua anche Madonna della Neve davanti al solito Giribaldi, poi Bertola che ha i freni a posto e riprende il suo ritmo di gara, inseuguito da vicino da Flavio Tarantino (appena 5/10) che a sua volta vede l’ombra di Mario Viotti a 8/10. Gianni Soave ha maggior confidenza con la Clio Williams e segna il sesto tempo, scavalcando in classifica generale Giuseppe Garziano, anc he se per soli 2/10. Non arriva in prova Marco Orlando, navigato da Arianna Ravano, che ha problemi di alternatore fin dalla passarella del sabato sera (è ripartito con il Super Rally) cui si sono aggiunti anche problemi di cambio. Fabrizio Timoneri-Andrea Lana capottano con la loro Opel stra costringendo il dirtettore di gara a sospendere le partenze. Rossi è ottavo assoluto a Loazzolo e semb ra poter alungare su Arione (1,5”) quindi Giribaldi, Viotti che respinge l’assalto di Tarantino rifilandogli 9/10, poi Bertola, cui sono tornati i rpoblemi ai freni e Soave. Vesime vede Arione attaccare Rossi, che è costantemente più veloce di FA7, con Giribaldi che accelera di 2”2 rispetto al passaggio precedente, si avvicina a Rossi e paga solo 3”2 , poi Viotti saldamente terzo a 13”9, Tarantino a 15”7, e Bertola che perde terreno per problemi ai freni ed è staccato di 28”5, seguito da Giuseppe Garziano che torna fra i primi sei. Si ferma prima della prova Pierino lavino Zona per problemi di alternatore. A due prove dalla fine Rossi è sempre ottavo assoluto, anche se Arione si è avvicinato a 5/10. “Sto guardando la classifica assoluta, ma non voglio rischiare di compromettere tutto dopo la botta data al Valli del Bormida”. Giribaldi  insegue a 53”1 soddisfatto dell’andamento delle sue prestazioni, con Mario Viotti che mantiene il suo terzo posto con appena 4”2 su Tarantino che sembra non voler attaccare per poter raggiungere il traguardo tranquillamente. Seguono Berttola, sempre tormentato da problemi ai freni, che però ha un netto margine su Soave che ha un ritardo di 1’21”4 dal pilota di Cossano Belbo, con Giuseppe Garziano, distrutto dal caldo, a chiudere la fila. Le ultime due prove cambiano poco la situazione di classifica. Renzo Bertola si convince che non può risolvere il problema ai freni e non esce dal parco assistenza. Rossi alza prudentemente il peide, segnando il decimo tempo assoluyto a Madonna della Neve ed il nono a Vesime, non difendendo l’ottava piazza dall’attacco di Arione. Alle sue spalle Giribaldi mantiene un buon ritmo, con Flav io Tarantino che accelera il passo per superare Mario Viotti, quindi Soave a Garziano che si scambiano la quinta posizione.

Sul palco finale Giacomo Rossi-Matteo Barbero chiudono noni assoluti scavalc ati nell’ultima speciale anche da Patrik Gagliasso (Clio S1600)  annche se solo per 3/10, ma sono nettamente primi di Classe FA7 e solidamente frza i migliori dicie della cvlassifica assoluta, raggiungendo così la posizione che il pilota di Mango (CN) si era prefisso. Valerio Giribaldi-Alberto Bo chiudono con un ritardo di 1’03”1 confermandosi la seconda foza in classe (hanno segnato il secondo miglior tempo in sette delle otto prove regolarmente disputate) e precedono Flavio Tarantino-Simone Grande che proprio nell’ultima speciale scavalcano, anche se solo per 2”3, Mario Viotti-Elio Tirone. Decisamente più staqccati Giuseppe Garziano-Marco Rosso, che proprio nell’ultima prova scavalcano di 2”1 Gianni Soave, affiancato da Riccardo Imerito, che comunque riesce a portare a termine il tormentato esordio con la Clio Williams.

Iscritti, 14; verificati, 14; classificati, 6; ritirati, 8.

Vincitori Prove Speciali
Gaicomo Rossi ( 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

Leader di Classe
Giacomo Rossi (da PS 2 a PS 9)

R2B Gil Calleri il più veloce nella classe che vede tutti al traguardo

Tartufo_2013_023Dominio pressoché assoluto di Gil Calleri-Flavio Bevione con la Twingo R2 B della Gima che si impongono in sette delle otto prove fregolarmente regolano la lasse R2B delle piccole del futuro, che si dimostrano particolarmente affidabili arrivando tutte al traguardo.

Calleri impone subito la sua legge a madonna della Neve dove stacca il 14° tempo assoluto e prende 8”9 di vantaggio0 su Ivo Cocino-Fabrizio Piccinini che portano all’esordio italiano della Peugeot 208 R2B della Scacco matto di Antonio Rotella, poi Manuel Lugano-Alessandro Pozzi sulla seconda Twingo a 15”6 che mettono subito un congruo vantaggio sui lokmbardi Davide Campochiaro-Gianluica Pirotta, attardati di 25”5 da Calleri. Il brivido più grosso la Classe R2B lo corre nella successiva Loazzolo, quando Calleri-Bevione si girano in una desstra veloce, ma molto sòporca e debgbono manovrare, lasciando, secondo il loro camera-car 12”3. La prova la vincono Cocino-Piiccini che precedono di 5”7 Lugano-Pozzi e di 5”9 Calleri-Bevione che vedono ridurre il loro margine di vantaggio a sooli 3” netti in classe, ma mantengono la leadership di R2B. Vesime riporta Calleri prepotentemente al comando davanti a Cocino, Lugano e Campochiaro, sicché si arriva al primo riposo di Vesime con Calleri 16° assoluto. “Sono sempre stato a comando, ma che jolly ho giocato a Loazzolo. Fortunatamente la Twingo è rimasta in strada ed abbiamo potuto proseguire senza danni e perdendo pochissimo tempo”. Ivo Cocino insegue a 7”5. “La Peugeot 208 è assolutamente nuova e tutta da capire. Ad un certo punto si è accesa una spia rossa, ma non avevo la più pallida idea di cosa fosse. Allora ho alzato il piede”.

Tartufo_2013_024Terza piazza in classe  e seconda di Trofeo Twingo per Manuel Lugano in ritardo di 28” da Calleri e guarda con attenzione alla classificda del Trofeo Twingo, ed ha un vantaggio di 25”4 su Campochiaro che guida una T&wingo fuori assetto e preferisce non rischiare. La strada si sporca, e la piccola Twingo patisce la situazione, ma Calleri rimane comunque il più veloce in classe nel secondo passaggio sulle speciali, riuscendo comunque a migliorarsi sia a Loazzolo (in cui si era girato nel precedeente passaggio) ed anchye a Vesime dove segna il 14° tempo assoluto. Ivo Cocino prende più confidenza con la 208, ma non monta gomme nuove, come sarebbe necessario per abbassare i tempi sulla speciale, rimanendo comunque sempre secondo di Classe R2B, davanti a Manuel Lugasno e Davide Campochiaro. A deu prove dalla fine Calleri-Bevione sono risaliti fino alla 15esima popsizione assoluta, seguiti a 31”5 da Cocino-Piccinini, quindi a 1’06”4 Lugano-Pozzi e Camppochiaro-Pirotta a 2’01”9. Le ultime due prove speciali non offrono eccessive emozioni. Calleri è velocissimo a Madonna della Neve, dove stacca il decimo tempo assoluto e più conservativo sulla vesime finale, dove è 16° chiudendo la gara in 14esima piazza assoluta. Cocino-Piccinini restano secondi con un ritardo di 1’04”9, quindi Lugano-Pozzi a 2’37”1 seguiti da Campochiaro-Pirotta, che grazie ad un colpo di reni finale segnano il terzxo tempo di classe e riportano il ritardo da Lugano sotto il miinuto (53”1 per la precisione).

Iscritti, 4; verificati, 4; classificati, 4; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
7 Gil Calleri (2, 4, 5, 6, 7, 8, 9); 1 Ivo Cocino (3)

Leader di Classe
Gil Calleri (da PS 2 a PS 9)

N3 Claudio Nebiolo Vince sul campo la sfida con Elio Seghesio

Tartufo_2013_025Successo senza possibilità di dubbio per il pilota di Portacomaro (AT) Claudio Nebiolo, affiancato come sempre dalla moglie Katia Cavallotto che duella per più di metà gara con l’albese Elio Seghesio, affiancato da Luca Santi, riuscendo ad essere costantemente più veloce in tutte le speciali.

Nebiolo comincia nel migliore dei modi con un ottimo 19° assoluto a Madonna della Neve, che gli fa subito guadagnare 15”9 su Seghesio, che inteerpreta male la prova. Terzo tempo per il primo dei due equipaggi del “Progeytto Giovani” della Lanterna Corse, Fabio Fwerrando, affiancato dall’esperto Paolo Rocca, che paga 28”3, mentre finisce subito ko per una cambiata sbagliiata che  manda il motore in fuori giri l’altro pilota del “Progetto Giovani” Mattia Casazza, che aveva al suo fainco Marco Gallizia. Nebiolo contina a segnare il miglior tempo anche a LoaZZOLO E Vesime, seguito in fila indiana da Seghesio e Ferrando. Così al primo riordino l’equipaggio del Provincia Granda si presenta in 19esima posizione assoluta, ed ha accumulato un vantaggio di 24”2 su Seghesio, e di 1’16”7 su Ferrando proteso più ad apprendere i segreti dei rally che a tentare di conquistare tempi di prestigio.

Tartufo_2013_026La seconda tornata sulle prove conferma quanto fatto vedere nella prima. Nebiolo continua a segnare tempi di valore soprattutto a Madonna della Neve dove è 16° assoluto, prova che invece si conferma ostica per Seghesio che paga ben 16” al pilota astigiano. Non solo, il pilota albese è protagonista di un dritto sugli ultimi tornanti della prova speciale di Vesime che fa finire il pilota della Sportt Management in un fosso da cui non riesce a cavarsi d’impiccio dovendosi ritirare. Nebiolo, che transita sulla speciale due minuti dopo, alza il piede in modo deciso e sigla il 37° tempo assoluto, prestazionme che lo fa precipitare dal 17° al 22° posto nella classifica assoluta, ma a due prove dal termine gli dà un van taggio particvolarmente cosnistente di 2’35” su Fabio Ferrando che prosegue il suo apprendistato. Le ultime due prove non dicono nulla di nuovo. Nebiolo si conferma velocissimo, pur gestendo la situazione che senza Seghesio non offre stimoli agonisti, a Madonna della Neve dove segna il 19° tempo assoluto e chiude 19° in classifica generale con il vantaggio di 3’43”8 su Fabio Ferrando, ben contento di aver portato a termine un difficile apprendistato come il 25° Rally del Tartufo.

Iscritti, 4; verificati, 4; classificati, 2; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
* 8 Claudio Nebiolo (2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Claudio Nebiolo (da PS 2 a PS 9)

A6 Marco Petracca sfiora la top ten anche senza la spinta Melifiori

Tartufo_2013_027Successo netto di Marco Petracca-Fzabrizio Soncin che si trovano la strada spianata dai guai prima e dalla rottura poi della Saxo di Gianmaria Melifiori-Enrico Ghietti che si conferma velocissimo in prova e che avrebbe potuto dare vita alla ripetizionee del duello stellare messo in scena da Petracca e Melifiori al Moscato di fine giugno. Senza l’ombra incombente di Melifiori il pilota di Torfarello è rimasto prudentemente nei suoi limiti, sena mai entrare nella top ten assoluta delle prove speciali, chiudendo comunque con oltre due minuti di vantaggio sul secondo classificato, Frank Mastrazzo con al suo fianco Jody Capitanio.

Tartufo_2013_028La gara si apre con l’atteso confronto fra Melifiori e Petracca con il pilota di Lagnasco che ottiene il nono tempo assoluto sulla Madonna della Neve e rifila 7” netti a Petracca che monta delle Pirelli con le quali non ha confidenza. Che la lotta sia ristretta questi due equipaggi lo si capisce dal fatto chye il terzo classificato, Frank Mastrazzo, paga ben 24” precedendo di 12”1 il rientrante Moreno Voltan, con Gabriele Celesia al quaderno delle note, quindi  Stefano Blessent-Andrea Bossuto e Claudio Amerio-Claudio Pistone. La svolta della gara si verifica già nella seconda prova speciale, la Loazzolo quando Melifiori-Ghietti toccano uno scalino e stallonano una gomma perdendo 13’27”8 da Petracca, che a sua volta colpisce le balle di paglia nella chicane, danneggiando ula porta lato guidatore. Mastrazzo si avvicina a Petracca e lascia al portacolori del Road Runner Team appena 3”8, ed è seguito da Moreno Voltan in ritardo di 18”. A seguire Blessent, Amerio, Giulio Sandrone-Ivo Isaia. Con un ritardo incolmabile Melifiori-Ghietti capiscono che la loro unica possibilità è tirare al massimo in pprova, cercando di concludere o0gni spec iale più in alto possibile in classifica assoluta. Ed è quello che fanno a Vesime, dove sono decimi assoluti con 10”3 su Pwetracca, che ha appena 1”7 su Mastrazzo. Più indietro tutti gli altri a cominciare da Blessent, quindi Sandrone che fa meglio di Amerio per 2”1. La rottura della frizione alla sua Citroen C2 costringe al ritiro l’orgasnizzatore del prossimo Rally d’Inverno, Moreno Voltan, che era rimasto lontano dalle prove speciali (come pilota) per un anno esatto. Dopo le prove del mattino Petracca è 13° assoluto, ma non è soddisfatto non essendo riuscito ad esprimersi al meglio con le gomme. Il suo vantaggio su Mastrazzo è di 22”5 con il panettiere di Nizza Monferrato che accusa una certa instabilita della sua Saxo VTS nelle prime due prove speciali. Dopo Mastrazzo il divario si fa pesante. Blessent terzo è a 1’18”9 e dimostra di non gradire il fondo sporco che ha carettarizzato già questo primo passaggio sulle prove. Amerio insegue Blessent a 12”1 ed è soddisfatto della sua Saxo Maxi made in OVS anche se distrutto dal caldo; A soli 4”6 da Amerio c ‘è Sandrone che ha rotto la leva del c ambio a fine Vesime, ed è strato costretto a percorrere gli ultimi due chilometri in seconda, quindi Gabriele Balzola-Barbara Valenzano, che proprio nell’ultima prova hanno scavalcato la Citroen C2 di Alessandro Mussa-Roberto Cesarotto, seguiti ad oltre 11 minuti da Melifiori-Ghietti che vogliono continuare e non solo per onor di firma.

Il secondo passaggio sulle prove speciali non provoca eccessivi scombullosamenti. Melifiori è il più veloce a Loazzolo, poi il suo motore cede del tutto chiudebndo così una gara che era inziata sotto il segno delle difficoltà. Petracca non ha problemi a dimostrarsi il più veloce a vesime seguito sempre Mastrazzo, nettamente il più veloce degli inseguitori. Dopo aver percorso in trasferimento Madonna della Neve, con relativo assegnamento del tempo imposto, a Loazzolo dopo Melifiori, Petracca e Mastrazzo, si mette in evidenza Claudio Amerio, che risulta più veloce di 5”1 di Gabriele Balzola e di 6”7 Sandrone con Bllessent già afflitto dalle noie meccaniche che lo porteranno al ritiro prima dell’ingresso nella successiva Vesime. Il secondo passaggio a Vesime, dopo Petracca e Mastrazzo mette in luce Balzola, che fa meglio di Sandrone per 2”6, quindi più staccati Amerio a 13”1 da Balzola a causa di un dritto, poi Mussa che paga 38”2 a Balzola. A due prove dalla fine Petracca mantiene la 13esima posizione “Con lo sporco che c’è in queste prove si corrono dei rischi enormi a causa delle ruote piccole che assorbono poco le asperità e ospitano freni più piccoli di quelli delle vetture top. È difficile dare l’assalto alle categorie superiori”. Mastrazzo insegue a 52”3 ed  è uno dei pochi che sembra non sentire il caldo. “Tutti si lamentano del gran caldo ma non cappisco perché. Forse sono avvantaggiato perché facendo il panettiere sono attaccato al forno rovente tutto il giorno” commenta il portacolori della Jovisport, che temeva di aver forato sull’ultima prova, prima di scoprire che era solo una sensazione che derivava dal fondo stradale distrutto. Con il ritiro di Blessent Amerio è entrato sul podio di Classe A6 con un ritardo di 3’19”3 da Petracca. “Stavo consolidando la posizione, quando ho compiuto un dritto nell’ultima Vesime perdendo almeno dieci secondi. Ora gli avversari soono molto vicini”. In effetti Giulio Sandrone è a soli 3”4 e lotta per la terza piazza, mentre Gabriele balzola ha affrontato l’ultima prova senza note per rottura dell’interfono, con Alessandro Mussa che mantiene il suo passo e pensa solo a godersi le prove specviali.

Le ultime due prove sanc iscono il primato di Petracca-Soncin, ccon Mastrazzo che stacca solo il quinto tempo a Madonna della Neve, perdendo quasi un minuto da Petracca, lasciandosei posizxioni nella classifica aqssoluta, ma non la seconda di classe. Nella speciale è preceduto da Amerio che stavbilisce le distanze su Sandrone essendone più veloce di 9”1, e da Balzola, quarto tempo. Nessuno scossone nella Vesime finale con Petracca che precede nuovamente Mastrazzo, Balzola che stacca il terzo tempo con una bella prova d’orgoglio, quindi Sandrone solo di 1”8 più veloce di Amerio. Sul traguardo finale Marco Petracca supera la Clio R3C di Pierluigi Maurino e conquista l’11° posto assoluto, ma la top ten è lontana 46”3. Alle sue spalle con uh ritardo di 2’09”4 concludono Mastrazzo-Capitanio, quindi a 4”22”4 Amerio-Pistone, seguiti a 10”7 da Sandrone-Isaia. Dopo altri 54”4 concludono Balzola-Valenzano, mentre decisamente più staccati sono Mussa-Cesarotto unico equipaggio in Classe A6 al traguardo al volante della Citroen C2 in una categoria monopolizzata dalle Saxo Kit.

Iscritti, 9; verificati, 9; classificati, 6; ritirati, 3.

Vincitori Prove Speciali
* 4 Marco Petracca (3, 7, 8, 9) e Gianmaria Melifiori (2, 4, 5, 6)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Gianmaria Melifiori (PS 2); Marco Petracca (da PS 3 a PS 9)

FN3 Ferrando-Malzani prendono il ritmo e salutano la compagnia

Tartufo_2013_029Successo pieno per l’equipaggio ligure-bergamasco composto dal genovese Giovanni Ferrando e dal suo navigatore Fabio Malzani che lasciaqno sfogare nella prima prova i pinerolesi Loris Combe-Pamela Albera per poi prendere il comando delle operazioni e tenerlo sino al termine badando a controllare le prestazioni dei valdostani Yves Chapellu-Marika Navillod.

Nell’assolato primo passaggio su Madonna della Neve Combe-Albera dimostrano di saper andare forte non solo nelle prove sotto il diluvio, ma anc he quando la strada è asciutta e tormentata dal fondo sporco, segnando il 30° tempo assoluto, il migliore di Classe FN3. Un problema alla pompa benzina rallen ta in speciale Ferrando-Malzani che pagano 5”5, ma non si preoccuppano perché sono in grado di riparare il danno nel successivo trasferimento verso Loazzolo. Chapellu, con la più veloce delle due Peugeot 306 Rallye è a soli 7”8 e precede Igor Mora-Gloria Andreis, Michele Careglio-Remi Rudino, Massimiliano Di Martino-Diego Carena già in crisi con la pompa benzina, problema che consiglia loro di tornare in assistenza appena terminata la prova speciale e Andrea Pollarolo-Silvia Pellissier che escono di strada per un problema ai freni della loro Peugeot 306 Rallye nella prima curva della prova e chiudono con il peggior tempo in assoluto, staccati di 10’50”5 da Combe. A Loazzolo Ferrando-malzani siglano il miglior tempo di Classe FN3 con 11”7 su Chappellu e 11”8 su Combe anche loro in crisi con po0kmpa della benzina. Seguono decisamente più staccati Michele Careglio, Andreqa Pollarolo che tenta di risalire la c lassifica assoluta, e Igor Mora, anche lui in crisi con la pompa della benzina cui si aggiunge la rottura della pinmza dei freni posteriore destra, fatto che consiglia all’equipaggio della New Crazy Driver’s di prendere la via dell’assistenza prima di entrare nella speciale di Vesime. Il risultato di Loazzolo porta Ferrando-Malzani al comando con 6”3 su Combe-Albera, con Chapellu-Navillod terzi e più staqccati. La situazione viene ribadita anche a Vesime, prova che chiude la prima tornata con Ferrando-Malzani nuovamente più veloci in classe, inseguiti a 4”5 da Capellu-Navillod ed a 4”6 da Combe-Albera (per la seconda volta consecutiva più lenti di un solo decimo di Chapellu), quindi il slito Careglio, seguito da Pollarolo. Dopo le prime tre prove Ferrando-Malzani sono 35esimi assoluti e guardano con relativo ottimismo la loro posizione in classifica al vertice della Classe FN3, avendo un vantaggio di 10”9 su Combe-Albera, delusi dal fatto di aver rotto la pompa benzina. Dietro alle due Clio Williams, a 7”6 da Combe troviamo i soddisfatti Chapellu-Navillod, su Peugeot 306 Rallye che hanno ridotto drasticamente il ritardo che avevano pagato nei confronti di Giovanni Ferrando al Moscato. Decisamente più staccati Careglio-Rudino che prosegue con il suo passo dopo aver rotto subito sulla seconda prova speciale del Bormida. In fondo alla classifica Pollarolo-Pellissier hanno messo un equipaggio dietro (gli sfortunati Melifiori-Ghietti) e inseguono a 4’15” l’equipaggio che li precede in classifica assoluta. La percorrenza della prova di Madonna della Neve in trasferimento premia Combe-Albera, i più veloci nel passaggio precedente, ma per l’equipaggio della Bagnolo Corse è il canto del cigno in quanto i problemi alla pompa benzina li costringono allo stop prima dell’ingresso nella successiva Loazzolo. Da quel momento la classifica non presenta più alcun cambiamento con Ferrando-Malzani i più veloci di Classe FN3 nelle successive quattro prove speciali, sempre seguiti da Chapellu-Navillod e da Careglio-Rudino, mentre Pollarolo-Pellissier concludono la loro giornata poco fortunata ritirandosi sul secondo passaggio di Loazzolo.

Alla fine Giovanni Ferrando-Fabio Malzani concludono 30esimi assoluti, con 52”5 su Chapellu-Navillod e 3’35”4 su Careglio-Rudino.

Iscritti, 7; verificati, 7; classificati, 3; ritirati, 4.

Vincitori Prove Speciali
* 6 Giovanni Ferrando ( 3, 4, 6, 7, 8, 9); 2 Loris Combe (2, 5)

* Su PS 5 tempo imposto calcolato in rapporto alla posizione in classifica prima della prova  tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Loris Combe (PS 2); Giovanni Ferrando (da PS 3 a PS 9)

A5 Marco Di Corso il sopravvissuto

Tartufo_2013_030Gara ad eliminazione in Classe A5 con successom finale di Marco Di Corso-Massimo Filippo Iguera, Fiat Panda, che hanno inseguito a devbita distanza fino alla penultima prova speciale la Rover MG 105 ZR degli astigiani Matteo Cerruti-Luca Bassigna (che già avevano corso un rischio girandosi su una curvas molto più sporca di quanto pensassassero nel primo passaggio a Loazzolo) costretti al ritiro proprio sull’ultima speciale quando erano 45esimi assoluti e vantavano un vantaggio di 6’19”4 sull’accoppiata Di Corso-Iguera, che si è trovata così il successo in mano senza colpo ferire. Ritiro già nelle prime fasi della gara per Stefano Pennazio-Elena Camusso, che hanno percorso con la loro Panda solo ed al rallentatore la prima prova di Madonna della Neve siglando un tempo altissimo.

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 1; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
* 7 Matteo Cerruti (2, 3, 4, 5, 6, 7, 8); 1 Marco Di Corso (9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Matteo Cerruti (da PS 2 a PS 8); Matteo Di Corso (PS9)

FA6 Simone Rebella vince il duello all’ultimo secondo con Stefano Dogliotti

Tartufo_2013_031Ottima gara di Simone Rebella-Chiara Lavagno, protyagonisti di un deullo ravvicinato con Stefano Dogliotti-Luca Vignmolo, che si è concluso con solo 8”9 di differenza fra i due equippaggi. Terza piazza, ma lontano dai due leader per Andrea Boschi-Michael Onnis. La sfida si apre con Dogliotti 28° assoluto a Madonna delle Grazie e primo di classe ma solo per 8/10 su Rebella che chiarisce subito qwuanto la giornata sarà calda, soprattutto in Classe. Rebella, 15° assoluto,  replica immediatamente, nonostangte raggiunga il concorrente che lo precede e debba faticare per supararlo vicendo Loazzolo con 5”1 portandosi al comando della categoria, anche se con un margine di di soli 4”3 sull’insidioso av versario savonese. Ancoa Rebella che attacca sul chiodo e vicne la prova segnando il 14° tempo assoluto con 7”2 su Dogliotti a Vesime. Al primo riordino Rebella è 15° assolurto (ha recuperato ben 8 posizioni in una sola prova speciale) ed ha acquisito un margine di 11”5 sull’abbastabnza soddisfatto Stefano Dogliotti che però commenta “si poteva fare meglio”. Boschi-Onnis inseguono a 58”3 e sono un po’ preoccupati per le prestazioni di una vettura velocissima che usano per la prima volta e sopratutto per il rischio corso a Loazzolo di mette5sale per cappello.

Tartufo_2013_032La Madonna della Neve effettuatab in trasferimento regala un bonus di 8/10 a Dogliotti, che non caqmbia la situazione in classifica, sopratutto perché Rebella continua ad attaccare decisamente e sembra poter staccare l’avversafrio vincendo i passaggi a Loazzolo e Vesime e presentandosi al riordino che prepara alla deu prove finali in 16esima posizione assoluta a con un vantaggio di 19”6 su Dogliotti e 1’49”| netto su Boschi. “In questo giro sulle prove tutto è andaqto perfettamente. Il direttorer di gara ci ha concesso due minuti dalla panda che ci precede allo start e non l’abbiamo più raggiunta, potendo fare la nostrta gara serenamente” commenta il portacolori del Provincia Granda, mentre Dogliotti, che pure ha limato un dec imo sulla Loazzolo ed è stato molto vicino al suo tempo precedente a Vesime, con il fondo decisamente peggiore, mentre Boschi-Onnis sono stati decisamente più performanti del passaggio precedente. Le ultime due speciali vedono Rebella molto più guardingo. A Madonna della Neve concede 5/10 a Dogliotti (20°) assoluto, mentre sulla vesime finale segna il 25° tempo assoluto lascia all’avversario addirittura 10”2 che non sono però sufficienti a Dogliotti a rivoluzionare la posizione in classifica di Classe FA6, Alla fine Simone Rwebella-Clara Lavagno chiudono 17 esimi assoluti (hannno perso due posizioni nell’ultima Vesime a favore degli scatenati Flavio Tarantino e Mario Viotti) con un vantaggio di 8”9 su Stefano Dogliotti- Luca Vignolo che invece hanno recuperato una posizione nell’assoluta superando Claudio Nebiolo. Hiudono la Classe FA6 staccati di 2’06”4 da Rebella Andrea Booschi-Michale Onnis che chiudono in 33esima pposizione assoluta, decisamente molto più av anti di quel 68° posto con cui avevano aperto la giornata.

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 3; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
* 4 Simone Rebella (3, 4, 6, 7) e Stefano Dogliotti (2, 5, 8, 9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Stefano Dogliotti (PS 2); Simone Rebella (da PS 3 a PS 9)

N2 Paolo Amorisco-Alessandro Cavallotto battono il caldo e i trofeisti Suzuki

Tartufo_2013_033Vittoria di Classe N2 e di trofeo Suzuki per Paolo Amorisco ed Alessandra Cavallotto che dominano  le altre quattreo Suzuki Swift dei concorrenti del trofeo della casa fiapponese, oltre a quella dell’insidioso Under 23 Simone Vacchetto, affiancato da Daniele Corbani, autore di una prova a carattere cubitali, anche se le maggiori insidie per il pilota della Valle Varaita sarebbero potute arrivare dall’avversario in Trofeo Alessandro Uliana, con Masina Palitta, sul sedile di destra e da Andrea Lomonaco-Roberto Maggiore, velocissimi sull’unica prova che hanno potuto disputare senza problemi con la loro Citroen Saxo VTS.

Tartufo_2013_034La gara si apre con Lomonaco-Maggiore subito al comando della prova speciale di Madonna della Neve che staccano il 31° tempo assoluto e lasciano a 5” netti Paolo Amorisco ed il sorprendente Simone Vacchetto, entraqmbi con la Suzuki Swift. Appenja 1”3 più tardi c’è il veneto Alessandro Uliana in lotta con Amorisco per il Trofeo Suzuki, seguito a sua volta dall’altro trofeista Andrea inesi, con Flavio Garella al quaderno delle note, che paga 4”1 ad Amorisco con in sesta posizione a 19”1 Giorgio Bernardi e Patrick Albera, per una cvolta sulla Citroen Saxo VTS, già però pesantemente attardati in classifica assoluta essendo ripartiti domenica mattina con il SuperRally. La Classe N2 ha le sue prime vittime nel parmense Marco Soliani affiancato dalla friulana Clio Cittino che volano fuori strada con la loro Suzuki Swift. Il primo verdetto per il dominio delle classifiche lo emette Loazzolo. Il vincitore della prova precedente, Andrea Lomonaco dopo pochi metri da inizio prova, commette l’errore che pregiudica la gara: arriva lungo alla prima staccata della prova allarga la curva fino ad uscire dalla sede stradale, andando a colpire un ceppo che gli danneggia la gomma anteriore destra che, poco dopo, si è sgonfiata, costringendoli a finire la prova sul cerchio procedendo lentamente, segnansdo l’11° tempo di Classe a 1’32”2 da Amorsico che è il più veloce di N2 sulla speciale, per poi fermarsi nel successivo trasferimento. Raggiunto il fine prova, Lomonaco-Maggiore, sostituiscono il pneumatico danneggiato ma si rendono conto che l’urto ha anche compromesso il braccetto in modo tale da non poter consentire loro di andare ad affrontare la prova successiva, costringendoli ad abbandonare con grande rammarico la gara. Amorisco riesce a staccare di altri 3”8 Andrea Vineis e 3”9 Alessandro Uliana, prendendo così un piccolo margine di sicurezza nella classifica del Trofeo Suzuki, e a scrollarsi di dosso la presenza di Simone Vacchetto, che paga 5”9 ad Amorisco ma resta sempre secondo di Classe N2. Quinto tempo per il prudentissimo Giorgio Bernardi, mentre fra i migliori sei di prova la Citroen Saxo di Massimiliano Balzaretti affiancato da Simone Martina con un ritardo di 22”1 da Amorisco. La speciale di Vesime ribadisce le intenzioni di fuga di Amorsico che segna il miglior tempo di Classe N2, con però incollato alla ruota Simone Vacchetto che gli concede appena 3”9. Giorgio Bermardi, approffitando delle difficoltà altrui stacca la terza prestazione a 7”3 da Amorsico e precede Uliana sempre più in difficoltà con l’ammortizzatore anteriore destro e lascia ad Amorisco 7”8, quindi la Citroen Saxo di Paolo Cervetto-Paolo Maggi, seguita da Balzaretti-Martina. La prova costa il ritiro a Vineis-Garella che picchiano all’interno di un tornantino rendendo difficile il passaggio ad Uliana che li segue in speciale. Dopo le tre prove mattutine la classifica si delinea in modo piuttosto netto con Amorisco-Cavallotto 36esimi assoluti. “Devo assolutamente attaccare per vincere la classifica di Torfeo. Le prove sono più corte di quelle affrontiamo normalmente nel Trofeo Suzuki, ma sono molto impegnative. Finora non ho av uto problemi di sorta e sono molto soddisfatto” sostiene il pilota della Meteco Corse. Alle sue spalle sta effettuando un’ottima gara Simone Vacchetto, che paga appena 9”8 dopo tre speciali. “Per me è molto importante confrontarmi con i protagonisti del Trofeo Suzuki, una pietra di paragone importante per capire le mie reali capacità” dice l’Under 23 della Sport Management che molto modestamente aggiunge: “Devo ancora miilgiorare parecchio in certe situazioni”. Alessandro Uliana è stato scavalcato proprio a Vesime da Vacchetto per 3”2 ed è piuttosto abbattuto. “Ho un problema all’ammoritzzatore destro e purtroppo non ce l’ho di ricambio, né ho trovato qualcuno che me lo possa dare. Devo comunque arrivare in fondo per i punti del Trofeo, avendo già effettuato lo scarto permesso dal regolamento”. In quarta posizione sono saliti Cervetto-Maggi, che accusano 1’05”4 di ritardo da Amorisco ed hanno rotto il leveraggio del cambio nell’ultima prova rimanendo solo più con la seconda e quarta marcia e precedono di 19”5 Balzaretti-Martinas che hanno problemi di freni, mentre in sesta posizione, con un ritardo di 2’27”8 c’è Michelangelo Leggiardi, affiancato da Davide Aime, che torna dopo due anni esatta in gara, avendo disputato come ultimo il rally il Tartufo 2011 non avendolo terminato per essersi capottato. Si ferma in parco assistenza l’Under 23 Emanuele Rosso, con al suo fianco Andrea Rossello a causa di un’insanabile perdita di acqua dasl blocco motore della sua Citroen Saxo VTS.

Tartufo_2013_035Si riparte con la Madonna della Neve in trasferimento e viene assegnato lo stesso tempo sia a Paolo Amorisco sia Simone Vacchetto, mentre Ulina aumenta il suo ritardo di 1”3. Amorisco spinge forte su Loazzolo, ma Ulliana gli è in scia, con solo 7/10 di ritardo, e Bernardi, nonostante l’atteggiamento estremamente prudente è terzo, seguito a 3/10 da Vacchetto, che raggiunge in prova il concorrente che gli parte davanti, quindi Cervetto e Balzaretti a completare la classifica dei primi sei. Il risultato della prova, e dieci secondi di penalità per ritardo al C.O. da parte di Simone Vacchetto, portano Uliana in seconda posizione, ma i 15” di ritardo da Amorisco rendono quasi impossibile la rimonta, mentre alle sue spalle Vacchetto, staccato di 8”7 fara di tutto per riprendersi la seconda posizione. Ed in effetti già a Vesime, nella prova vinta ancora da Amorisco, Vacchetto spinge a fondo l’acceleratore, e recupera 5”8 a Uliana, preceduto in prova anche dal costante Bernardi. Quando mancano due prove alla fine Amorisco-Cavallotto mantengono la 36esima posizione assoluta, ma hanno aumentato il vantaggio sui loro inseguitori, a cominciare da Uliana-Palitta, che pur non avendo c ambiato ammortizzatore continuano stoicamente puntando al secondo posto nella clasdsifica del Trofeo Suzuki, miglior risultato alla loro portata. Proprio per questo non curano del ritorno di vacchetto-Corbani, che dopo la penalizzazione hanno recuperato e sono solo più a 2”9 e si preparano all’imminente sorpasso. Cervetto-Maggi sono a 1’40” netti da Vacchetto, ma sono soddisfatti per aver risolto le problematiche del cambio della loro Saxo VTS, seguiti da Balzaretti-Martina, sempre più in crisi di freni e da Bernardi-Albera, che nonostante una tattica e4stremamente prudente, ottengono ottimi tempi di speciale e stanno cancellando la penalità pagata per il SuperRally, rimontando dall’ulti9ma posizione di classe dalla qualle e4rano partiti dome4nica mattina alla sesdta. Che Madonna della Neve sia la prova di Simone Vacchetto lo dimostra il fatto che il pilota di castino stacca il miglior tempo di Classe N2, buon 32° assoluto lasciando a 2”6 Amorisco e superando in classificfa Uliana che paga 4”4. Dietro insegue Bernardi, che continua a fare meglio di Cervetto e Balzaretti che lo precedono, e sono praticamente irraggiungibili, nella classifica. L’ultima prova vede ancora Amorisco sugli scudi inseguito a 2”1 da Simone Vacchetto, poi il solito Bernardi, quindi Uliana, Cervetto e Balzaretti.

Sul palco di Piazza San Secondo un soddisfatto Paolo Amorisco festeggia con la navigatrice Alessandra Cavallotto (distrutta dal caldo) il successo in Classe N2 e sopratutto nel Trofeo Suzuki che significa un passo in avanti decisivo verso l’accesso alle finali.. Seconda piazza per Simone Vacchetto-Daniele Corbani che pagano ad Amorisco 27”2 (di cui 10” di penalità), ma hanno dimostrato qualità velocistiche non indifferenti e sopratutto capacità di gestione notevoli per un equipaggio di giovanissimi. Alla fine Alessandro Uliana-Masina Palitta faqnno buon viso a cattivo gioco per un risultato che signidficfa la terza piazza di Classe N2, ma sopratutto la seconda di Trofeo Swuzuki dopo una lunghissima gara effettuata con un ammortizzaote rotto. Quarta piazza, ma decisamente staccati dal podio (2’07”3 è il ritardo da Uliana) per Paolo Cervetto-Paolo Maggi che una volta risolti i problemi al cambio hanno effettuato una buona prova con la loro Saxo VTS precedenmdo di 1’05”1 Massimiliano Balzaretti-Simone Martina afflitti per buona parte della giornata da problemi ai freni. Fetseggiano l’arrivo come se fossero i vincitori Giorgio Bernardi e Patrick Albera, sesti di classe. In realtà hanno centrato in pieno l’obiettivo prefisso, ovvero vedere il traguaqrdo finale per ottenere la Licenza Internazionale per il navigatore, affinchè possa schierarsi al via del Valli Cuneesi. Nonostante la condotta estremmamente prudente senza l’inghippo del sabagto sera e la relativa pen alizzazione di 3 minuti, Bernardi-Albera avrebbero conquist6ato senza problemi la quarta piazza di Classe N2. Seguono più staccati Michellangelo Leggiardi-Davide Aime che coronano con l’arrivo il lro ritorno nel mondo dei rally, il venetenne di Caselle Torinese Loris lanfranco, nav igato dal concittadino Fabrizio De Marchi, che prepara personalmente la sua Opel Corsa, portandola per la seconda volta al traguardo. Chiude la graduatoria l’eqipaggio parmense “Cerutti Gino”-Giancarla Guzzi che non riescono atrovare il bandolo della matassa su prove rotte e disastrate che compromettono le loro capacità cokmpetive.

Iscritti, 13; verificati, 13; classificati, 9; ritirati, 4.

Vincitori Prove Speciali
* 6 Paolo Amorisco (3, 4, 5, 6, 7, 9); 2 Siimone Vacchetto (5, 8); 1 Andrea Lomonaco (2)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve – Su PS 5 ad Amorisco e  Vacchetto è stato assegnato lo stesso tempo di prova av endo ottenuto la stessa prestazione nel passaggio precedente

Leader di Classe
Andrea Lomonaco (PS 2); Paolo Amorisco (da PS 3 a PS 9).

FA5 E alla fine la spuntano Torchio-Piteo

Tartufo_2013_047Tutto faceva supporre che Alessandro Ferro-Mauro Carlevero riuscissero a ac ancellare la jella che li aveva rallentati nella loro splendida cavalcata al Rally del Moscato di fine agosto, Al tartufo si sono presentati nel migliore dei modi, staccando il miglior tempo nelle prove speciali del primo e secondo giro, prendendo il largo nella non faacile Classe A5 prima di uscire di strada nell’ultima ripetizione di Madonna della Neve lasciando via libera agli astigiani Vincenzo Torchio-Marco Piteo, costantemen te seconda forza in classe e meritevoli di essere gli eredi di Ferro Carlevero.

L’assalto alla prima posizione da parte di Ferro-Carlevero comincia già dal primo passaggio a Madonna della Neve, quando i due astigiani portano la loro piccola Peugeot 106 Rallye in 35esima posizione rifilando ai due concittadini Torchio-Piteo un distacco di 8”3 , seguiti dalla 205 Rallye di Massimo Crestani-Francesca Canova che concedono a Ferro-Carlevero 15”1. I “dottori” Marco Giordanino-Renato Meroni sono quarti ed hanno già un ritardo di 30”8 seguiti a Roberto Crovella-Gianpiero Gamba, quindi Andrea Da Lozzo-Mauro Coppa che chiudono la sestina dei più veloci in classe. Pesante bilancio in prova per Marco Di Tria-Andrea Pollini che dopo tre curve escono di strada ed impegano oltre 5 minuti a rientrare in strada registrando l’ultimo tempo di classe ed il penulktimo nella classificfa assoluta. Non rieswc ono neppure a lasciare il parco partenza del sabato pomeriggio i veronesi Antonio Avesani-Matteo Viviani. La gara prosegue sui binari tracciati anche a Loazzolo con Ferro-Carlevero ancora primi, seguiti nuovamente da Torchio-Piteo e Giordanino-Meroni che salgono al terzo posto sfruttando il ritiro di Crestani-Canova che nella discdesa di Loazzolo si girano, escono di strada colpendoo un albero. Completano la sestina Crovella-Gamba, Da Lozzo-Coppa e Di Tria-Pollini che non trovano il ritmo dopo l’uscita nella prova precedente. Anche Vesime propone lo stesso ordine di arrivo per i primi tre classificati, con Corvella che segna l’ultimo tempo di classe a causa del motore della sua Peugeot 205 Rallye che gira a soli due cilindri costringendo il pilota di san Sebastiano Po ad una prova al rallentatore che gli fa segnare un tempo di 1’48”8 più alto di Ferro. Al riordino di mezzogiorno Ferro-Carlevero sono 34esimi assoluti e sprizzano gioia da tutti i pori.”Tutto sta andaqno alla perfezione. È una situazione molto rallistica con prove molto difficile e sporche. Bello, anzi bellissimo”. L’equipaggio della Sport Management pprec ede i comppagni di squadra Torchio-Piteo di 19”9, anche loro soddisfatti della loro gara. Dopo i primi due la classifica scava un abisso e trova Giordanino-Meroni, staccati di 1’04”8 da Torchio-Piteo, anche loro protagonisti di uuna gara che per ora non ha segnato grandi difficoltà se non il gran caldo. Segue a 45”1 l’Under 23 Andrea da Lozzo, affiancato da Mauro Coppa, con la Suzuki Swift vecchio modello. “La macchina è quella ex Bernardo Morgani e dobbiamo farci onore. Ma dobbiamo fare anche molta attenzione perché nelle ultime tre gare cdi siamo ritirati tre volte e vorremmo proprio vedere il traguardo”. Quinta piazza per Crovella-Gamba scavalcati da Da Lozzo-Coppa per 48”2, che oltre ad aver percorso l’ultima speciale con solo metà dei cilindri pagano anche il ritardo all’in gresso del C.O. di riordino. Chiudono, staccati di 7’08”3 Di Tria-Pollini, che decidono di fermarsi al parco assistenza.

Tartufo_2013_037La ripresa della gara  regala a Ferro-Carlevero altri 8”3 su Torchio-Piteo per il tempo imposto sulla seconda Madonna della Neve, ma gli astigiani dimostrano di meritare il bonus siglando il miglir tempo a Loazzolo con 5”8 su Torchio-Piteo, seguiti da Da Lozzo-Coppa, terzi a 42”3 che precedono   di 7”8 Giordanino-Meroni, autori di un testacoda. Crovella-Gamba, dopo la prova in trasferimento non riescono a raggiungere lo start di Loazzolo arrendendosi prima del via. Alessandro Ferro prosegue la sua galoppata e vince anche Vesime-2 sempre con scarto minimo (5”1) su Vincenzo Torchio. Si infiamma la lotta per la terza piazza con Andrea Da Lozzo, terzo che fa meglio di Marco Giordanino e gli rosicchia altri 3”3. All’ultimo riordino Ferro-Carlevero sono saliti in 33esima posizione e si godono la loro leadership. “Stiamo tenendo un buon passo, e ci divertiamo, anche se abbiamo giocato un jolly nello stretto di Vesime rischiando di finire fuori”. Alle loro spalle Torchio-Piteo, in ritardo di 39”1 sono soddisfatti del loro secondo posto di Classe FA5, terza piazza di Giordanino-Meroni, che hanno allungato sugli inseguitori Da Lozzo-Coppa (più 54”3) grazie al tempo impotso di Madonna della Neve che ha regalato loro un vantaggio di altri 20”3. Chiudono i ragazzi della Collina Torinese che sono molto soddisfatti per le loro performance, avendo addirittura abbassato il precedente tempo sull’insidiosa Vesime.

Quando tutto sembra far presumere una tranquilla conclusione della gara, sull’ultima Madonna della Neve Alessandro Ferro-Mauro Carlevero escono rovinosamente di strada e debbono ritirafrsi consegnando il primato a Torchio-Piteo, che sulla penuiltima speciale fanno meglio di Da Lozzo-Coppa, per 22”5, che a loro volta rosicchiano a Giordanino-Meroni 24”5, avendo finalmente trovato il ritmo giusto con al Swift migliorandosi rispetto al passaggio precedente. Ell’ultima prova Torchio-Piteo rimangonmo concentrati e segnano il 36° tempo assoluto, staccando ancora una volta i sempre più determinati Da Lozzo-Coppa di 22”7, capaci di migliorarsi nuovamente su questa prova, con Giordanino-Meroni terzi a 14”1 dalla Swift risultato che vale loro la seconda piazza. Gli astigiani Vincenzo Torchio-Marco Piteo festeggiano sulla pedana di Piazza San Secondo ad Asti con i loro figli un successo meritato che vale anche la 390esima piazza assoluta, staccando di 4’10”1 Marco Giordanino-Renato Meroni che hanno effettuato una gara senza problemi di vettura e precedono di 15”7 la Swift di Andrea Da Lozzo-Mauro Coppa autori di una seconda parte di gara davvero maiuscola.

Iscritti, 8; verificati, 8; classificati, 3; ritirati, 5.

Vincitori Prove Speciali
* 6 Alessandro Ferro (2, 3, 4, 5, 6, 7); 2 Vincenzo Torchio (8, 9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Alessandro Ferro (da PS 2 a PS 7); Vincenzo Torchio (da PS8 a PS 9)

FN2 Iraldi-Amerio rincorsa verso la vittoria

Tartufo_2013_038Una gara, quella in FA5 che si può presentare a mille in terpretazioni e dati di foatto. Al termine di nove tiratissime prove sppeciali Paolo Iraldi-Marco Amerio vincono la classe con un vantaggio di appena 1” netto su Cristian Boniscontro-Cristiano Giovo. E questa è la classifica ufficiale. Ma il pilota di Mombercelli non avrebbe dovuto tirare alla morte se non avesse subito un tempo imposto nella prima prova speciale di 18”8 più alto di Boniscontro, ultimo e più veloce a percorrere la prova speciale di Moasca del sabato sera. D’altro canto Iraldi ha dalla sua il bonus di 6”6 ottenuto senza colpo ferire grazie al tempo imposto su Madonna della Neve-2 ed infine, c’è da segnallare la penalità di 10” patita da Cristian  Boniscontro per partenza anticipata nella speciale di Moasca, che friequilibra la situazione. Tanti se e tanti ma, che alla fine, però, esaltano solamente una gara che ha visto Paolo Iraldi-Marco Amerio ventesimi assoluti, e Cristian Boniscontro-Cristiano Giovo ventunesimi. Il tutto al volante di piccole, poco potenti e tutt’altro che giovanissime Peugeot 106 Rallye.

Tartufo_2013_039Il rally ad ordine inverso sulla prova di Moasca. Dopo gli otto storici prendono il via le moderne ed il quinto a partire è Andrea Castagna affiancato da Stefano Bossuto che in una staccata perde il controllo del posteriore ed arriva lungo nella curva successiva investendo due persone, padre e figlio, oltre ad un fotografo. In  prova c’è già Cristian Boniscontro, ma Paolo Iraldi, pron to a scattare dietro a lui vine fermato e dovrà affrontare la speciale in trasferimento. Boniscontro, con il tempo di 2’56”7, è il più veloce in assoluto fra tutti quelli che hanno terminato la prova, ma viene colto in fallo di 3/10 per partenza anticipata ed il suo tempo viene corretto in 2’57” netti, cui vengono aggiunti i 10” di penalità. La classifica vede perciò al comando, dopo la prima prova, Giovanni Di Carlo e Daniela Marocco, che fanno meglio per 1”4 su Stefano Lavarini-Matteo Ceriami, quindi Cristian Boniscontro a 3”5 e poi Iraldi-Amerio a 12”9 da Di Carlo, che non hanno disputato la prova, cui viene assegnato il tempo di Domenico Fogliati-Marco Blua, seguono Giorgio Carosso-Gianluca Laiolo, attardati di 1”2 da Fogliati e, a chiudere Catsagna-Bossuto, che pagano a Di Carlo 5’08” netti, in quanto sono rimasti sul luogo dell’incidente fino a quando arriva l’ambulanza di soccorso ed un commissario li invita a prendere la strada verso il fine prova per tornare poi ad Asti.

La gara si accende domenica mattina e Paolo Iraldi si mette di buona lena per recuperare il terreno perduto con il tempo imposto (non sapendo ancora della partenza anticipata di Boniscontro) e segna il 25° tempo assoluto a Madonna della Neve staccando Boniscontro di 6”5, poi Lavarini di 11”1 e Castagna, di 18”5, che fa meglio di Di Carlo e Fogliati. La classifica viene così rivoluzionata e, contando tempi imposti e penalità, vede al comando Boniscontro, inseguito a 2”3 da Iraldi, che precede di appena 2/10 il verbano Stefano Lavarini.Di Carlo perde la leadership e scende al quarto posto, staccato di 20”9, davanti a Fogliati-Blua e Carosso-Laiolo, con Castagna-Bossuto che non sono più ultimi assoluti. Iraldi passa inconsapevolmente al comando della classifica assoluta a Loazzolo, siglando il 28° tempo assoluto, recuperando 2”5 a Boniscontro, salendo così al vertice della Classe FN2 per soli 2/10. Terzo tempo in prova per Lavarini, quindi Castagna, Di Carlo e Fogliati, con Carosso che non entra nemmeno in prova per guai alla Peugeot 106 Rallye. La gara si fa incandescente a Vesime con Boniscontro che riesce ad avere la meglio su Iraldi per 4”1 seguiito dalla solita strisca formata da Lavarini, Castagna e Di Carlo, mentre Domenico Fogliati è costretto allo stop per la rottura di un semiasse. Boniscontro-Giovo si presentano alla prima asssitenza in 25esima posizione e sanno di dover dare il tutto per tutto per rimanere al comando. Iraldi in segue a 3”9, ma crede che il suo ritardo sia molto più pesante e si lamenta per il tempo imposto nonn congruo del sabato sera. “Ma poi cosa importa, anche così sarà una bella battaglia ed ho già recuperato qualcosa”. Ottima gara di Lavarini-Ceriami che inseguono a 20”6, anche per una penalità di 10” pagati ad un controllo orario. Mentre già fuori dei giochi Di Carlo-Marocco, che pagano 1’15”8 a Boniscontro. “Non è certo il risultato l’obiettivo della mia gara” commenta il pilota di Gassino “sono 12 anni che non corro, dal Tartufo del 2001. Anche allora ero su una Peugeot 106 ed ero arrivato al fondo. Spero sia di buon auspicio. Inoltre debbo assolutamente vedere il traguardo per la mia navigatrice, Daniela Marocco, che nelle gare non è mai riuscita a vedere il traguardo. Quinta piazza per Castagna-Bossuto, presenmti in gara per togliersi la paura del sabato sera. Un po’ come si fa quando si cade dalla bicicletta, quando è importante risalire subito in sella. Il loro passo non è male, pur esssendo molto conservativo e sono già cinque gli equipaggi alle loro spalle nella classifica assoluta.

Madonna della Neve-2, percorsa in trasferimento dà un deciso cambiamento al volto della classifica. Grazie al tempo imposto, stilato sui tempi del primo passaggio, Paolo Iraldi guadagna 6”6  su Boniscontro che lo riportano al comando della gradiatoria di Classe FN 2 senza colpo ferire con 2”7 sul pilota di Trofarello. Il caldo si fa sentire e Cristian Boniscontro giunge al riordino di Vesime, dopo la settima prova speciale, ditrutto ed affaticato. Nonostante ciò si gioca il tutto per tutto ed ingaggia un duello sul filo dei decimi con Paolo Iraldi, che è il più veloce per 4/10 a Loazzolo, mentre chiude secondo a Vesime sempre con lo stesso divario. Quando mancano due prove alla fine Iraldi-Amerio sono 24esimi assoluti con 2”7 su Boniscontro-Giovo e i due si preprarnao, mentre cala la temperatura al gran finale. Lavarini-Ceriami sono sempre terzi anche se hanno perduto un po’ di terreno ed il loro ritardo è salito a 43”9 da Iraldi. Quarta piazza per Di Carlo-Marocco, in ritardo di 3’18”3, con qualche problema ai freni, mentre Castagna-Bossuto, costantemente quarti in prova speciale pagano 4 minuti di ritardo al C.O. per sistemare il motorino di avviamento.

La ultime due prove focalizzano l’attenzione sul duello Iraldi-Boniscontro. L’inseguitore atytacca a fondo a Madonna della Neve e stacca il 15° tempo assoluto, recuperando ad Iraldi ben 2”0 che lo portano a soli 7/10 dal primato in classifica generale. Iraldi replica a Vesime, prova sempre vinta sino a quel momento da Boniscontro, ed è più veloce, anche se solo per 3/10 sull’avversario chiudendo una partita rimasta tesa dal primo all’ultimo metro di prova speciale.Sul palco arrivo Iraldi-Amerio festeggiano una ventesima piazza assoluta che ha dell’incredibile, mentre Boniscontro-Giovo non perdono il sorriso dopo una gara che li ha visti secondo per un solo secondo. Lavarini-Ceriani sono terzi (e 28esimi assoluti) con un ritardo che supera di poco il minuto, mentre molto più indietro chiudono Giovanni Di Carlo e Daniela Marocco, ma per il pilota di Gassino c’è la soddisfazione di essere rientrato nel mondo dei rally dopo 12 anni, mentre la navigatrice di Poirino si gode il palco arrivi dopo una lunga assenza. Chiudono la striscia della classifica di FN2 Andrea Castagna-Stefano Bossuto, dopo una gara partita malissimo e abbastanza sofferta. L’unica soddisfazione per l’equipaggio delle Valli di Lanzo sta nel fatto che hanno visto il traguardo (e per come si erano messe le cose non è male) e nove equipaggi hanno fatto peggio di loro in classifica generale).

Iscritti, 8; verificati, 7; classificati, 5; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
* 5 Paolo Iraldi (2, 3, 4, 5, 6, 9); 4 Cristian Boniscontro (1, 4, 7, 8)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Giovanni Di Carlo (PS 1); Cristian Boniscontro (PS 2); Paolo Iraldi (PS 3); Cristian Boniscontro (PS 4); Paolo Iraldi (da PS 5 a PS 9).

RS4 Il solitario Schenardi arriva in porto

Tartufo_2013_040Gara solitaria per l’equipaggio formato da Fabrizio Schenardi-Walter Bisco che per una volta lasciano la loro Golf Racing Start per la Seat Cordova della CD Racing che non vanta un passato agonistico nei rally, ma lunghe ore di lezione nelle mani degli istruttori di Vittorio Caneva.Dopo una prova attenta sabato sera, Schenardi-Bisco si scatenano sulla prima Madonna della Neve, girandosi ben tre volte. Da quel momento affrontano la gara con più calma ed attenzione, cercando di capire le reazioni della berlina arancione sino a giungere al traguardo.

Iscritti, 1; verificati, 1; classificati, 1; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
* 9 Fabrizio Schenardi (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Fabrizio Schenardi (da PS 1 a PS9 9)

RS3 Nel duello Suzuki visconti batte Cappello

Tartufo_2013_041Nella seconda categoria che ha per protagoniste le Suzuki Swift, vittoria in rimonta e sul filo di lana per i piacentini Filippo Visconti-Filippo Gravaghi che superani per appena 8” netti il trentino Marco Cappello affiancato dal vicentino Simone Fabbian, anche se all’inizio al comando si era insediato il parmense di Salsomaggiore Daniele Comini, affiancato dalla concittadina Alessandras Avanzi, che era anche stato al comando della classifica assoluta.

Quattro Swift contro una 106 Rallye. Questa è la formazione della Classe RS3 riservata alle Racing Start a benzina fino a 1600. ed è proprio la Peugeto di Avanzi-Comini a segnare il miglior tempo in classe nella prova serale di Moasca, chiudendo la tappa del sabato al comando della classifica generale a causa della penalizzazione di Boniscontro, più veloce in prova, ma falloso in partenza. Alle spalle dell’equipaggio emiliano con 4”8 di ritardo approda Filippo Visconti, che fa meglio di 1”2 sull’avversario di Trofeo Suzuki, il messinese Sergio Denaro, che ha trovato il navigatore a Bricherasio in Stefano Bruno Franco, ma sopratutto lascia a 3”7 Marco Cappello che per il resto della gara gli contenderà il primagto. Partenza prudente per Robertto Mollo-Franco Piovano che chiudono la fila delle Suzuki. Domenica mattina le ostilità si approno con Cappello subito all’attacco che fa segnare il miglior tempo a madonna della Neve, ribaltando il risultato del sabato grazie agli 11”3 che rifila a Comini e ai 12”9 con cui stacca Visconti, con Mollo attento quarto in prov a. Vola in un fosso il siciliano Denaro, lasciando così strada libera agli avversari del Trofeo Suzuki. La classifica è rivoluzioneata. Cappeloo sale in cattedra con 3” di vantaggio su Comini e ben 9”2 su Visconti, che però attacca già nella successiva Loazzolo, siglando il miglior tempo di categoria con ben 12”2 su Cappello, mentre la bella gara di Comini si ferma qui. Nuovo ribaltone in classifica, con Visconti che prende il coman do delle operazioni, anche se per soli 3” su Cappello. Visconti insiste ed è ancora il più veloce a Vesime, con 1”5 su Cappello, con Mollo che insegue, così da chiudere la prima toprnata sulle prove in 64esima posizione con 4”5 di vantaggio su Cappello, mentre Mollo bada unicamente ai punti del rofeo senza correre rischi ed è tertzo.

Tartufo_2013_042La ripetizione di Madonna della Neve, pur percotrsa in trasferimento, rivoluziona nuovamente la classifica. In base ai tempi siglati al mattino, Cappello si vede assegnare un tempo di ben 13” netti migliore dell’avversario Viscvonti, ritornando così, senza colpo ferire, in testa aslla classifica di Calsse RS3 con ben 8”5 di vantaggio. Visconti però non si scoraggia e fa sua Loazzolo, anche se per un solo decimo sul trentino, mentre allunga maggiormente sulla vesime che conclude con 1”1 di vantaggio. A due prove dalla fine Cappello-Fabbian sono ancora al comando con un margine di 7”3 su Visconti-Gravaghi, con Mollo-Piovano che continuano ad inseguire in terza piazza.

Nell’ultimo passaggio a Madonna della Neve, nonostante il fondo sia ormai un acciotolato di sassi, Visconti si scatena e sigla il 40° tempo assoluto, togliendo ben 23” dal passaggio mattutino. Anche Cappello ac celera, ed è migliore di sé stesso di 4”7, ma lascia all’avversafrio 5”4, che assottigliano il suo primato a soli 1”9, con Vesime tutta da giocare. E isconti è ormai lanciato: ancora una volta migliora i passaggi precedenti, che ppure aveva vinto, e stacca il 38° tempo assoluto, staccando di 9”9 Cappello che consegna così la leadership al piacentino.

Sul palco finale Filippo Visconti e Filippo Gravaghi chiudono in 48esima posizione assoluta e ringraziano gli avversari gli avversari Marco Cappello-Simone Fabbian, staccati di 8” per la bella gara disputata, mentre Roberto Mollo-Franco Piovano, con la terza piazza, fanno tesoro dei punti accumulati nel Trofeo Suzuki Swift Racing Start.

Iscritti, 5; verificati, 5; classificati, 3; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
* 6 Filippo Visconti (3, 4, 6, 7, 8, 9);  2 Marco Cappello (2, 5); 1 Daniele Comini (1);

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Daniele Comini (PS1); Marco Cappello (PS 2); Filippo Visconti (da PS 3 a PS 4); Marco Cappello (da PS 5 a PS 8); Filippo Visconti (PS 9)

A0 La costanza di Damiano-Bottega contiene la rimonta di Cillis-Penna

Tartufo_2013_043Non è bastata una domenica tutta in rimonta, costellata da una serie di sfighe, a consentire a Fabrizio Cillis e Davide Nicola Penna di recuperare il divario accumulato con lo stop patito sabato nei confronti di Christian Damiano-Simone Bottega, tenacemente aggrappati alla loro leadership di classe che hanno saputo mantenere sin sul palco di Piazza San econdo ad Asti, che ha visto all’arrivo anche l’unico equipaggo femminile, quello composto da Gabriella Montrucchio e Claudia Dondarini, autrici di una gara costante e priva di errori.

La prova di Moasca di sabato sera è decisiva per la gara. Dopo appena due chilometri di prova il motore della Seicento di Cillis-Penna rompe una traversa di appoggio del motore e perde tutta l’acqua di raffreddamento costringendo l’equipaggio della Sport Management a fermarsi prima del fine prova. Tempo imposto assegnato di 5”1 più alto di Damiano-Bottega che hanno compluso regolarmente la prova, ma anche 3 minuti di penalità per poter ripartire con il SuperRally la mattina seguente. Montrucchio-Dondarini che lasciano a Damiano 28”2 riprendendo confidenza con la Seicento. Domenica mattina si riparte con Cillis-Pen na subito all’attacco  anche se dopo un paio di curve si accorgono che il freno a mano non funziona a dovere ed hanno qualche difficoltà nei tornanti. Ma non importa. Staccano il miglior tempo di Classe A0 e recuperano 4”8 a Damiano-Bottega che dimostrano subito di non aver alcuna intenzione di cedere il passo. A Loazzolo nonostante la Seicento in difficoltà di frenata Cillis accelera, stacca il 74esimo tempo a recupera ben 34”4 a Damiano, mentre a Vesime è ancora più veloce nell’assoluta (63°) e rosicchia altri 39”7 a Damiano. Dopo le prime tre prove del mattino Damiano-Bottega continuano a guidare la classe in 74esima posizione, seguiti a 1’46”2 da Cillis-Penna, che sono risaliti in 82esima posizione superando nell’ultima Montrucchio-Dondarini. “Va tutto bene, la macchina è perfetta e noi siamo mlto attenti a non commettere errori per difender5ci dal ritorno di Cillis” commenta alla pausa di Bubbio il pilota di Caselle Torinese. “Una vera e proprio compilation di sfighe” ribatte Cillis. Sono sennza freni da inzio Madonna della Neve; inoltre sono stato morso da un calabrone. Ma è morto lui” precisa il pilota di Cassinasco (AT). Gabriella Montrucchio è distrutta dal caldo, rischiando di sfenire per la disidratazione, ma prosegue tenacemente per portare un equipaggio rosa all’arrivo.

Tartufo_2013_044Madonna delle Grazie concede a Cillis altri 4”8 di recupero su Damiano; a Loazzolo Cillis attacca ancora, migliora il suo tempo precedente di 13”7 e rosicchia ben 43”8 a Damiano portando così il suo ritardo da Damiano sotto il minuto. Ancora grande attacco a Vesime con altri 31”4 di ritardo recuperati da Cillis, che si presenta all’ultima assistneza con un ritardo di appena 26”2 da Damiano. “Sto facedno il massimo sforzo per restere all’attacco di Cillis, ma lui si avvicina sempre più” commenta Damiano quando mancano due prove dal termine. Visto il distacco Cillis è moderatamen te ottimista “A due chilometri da fine vesime ho rischiato grosso, ma sono riuscito a tenere la Seicento in strada. Ora ci prepariamo per l’assalto finale”. Si è ripresa dall’attacco di calore Gabriella Montrucchio che ha migliorato i tempi del passaggio mattutino ed è più rilassata.

Le ultime due prove dimostran o quanto sia Cillis sia Damiano spremano la loro vettura. A Madonna della Neve Cillis accelera di ben 18”2 rispetto al mattino, ma quasi altrettanto fa Damiano, più veloce di sé stesso di 9”8, pagasndo a Cillis 13”2. Quando manca una sola speciale all’arrivo sono appena 13”0 i secondi che dividono Damiano da Cillis, ma il portac olori della New Crazy Driver non ha nessuna intenzione di cedere il primato. Cillis non riesce a ritoccare il suo miglior tempo sulla Vesime, anche a causa della rottura dell’idroguida, Damiano invece sì. Il risultato è che l’astigiano della Sport Management vince la prova, ma con soli 10”3 di vantaggio su Damiano, non sufficienti ad issarlo al primo posto in classifica di Classe A0.

Sul palco finale Christian Damiano-Simone Bottega festeggiano il 61° posto finale, ed il primato di Classe A0 conquistato con i denti con appena 2”7 su Fabrizio Cillis-Davide Nicola Penna, ma più che sufficienti a far festeggiare l’equipaggio torinese con lo spumante. Soddisfatta anche Gabnriella Montrucchio e Claudia Dondarini che salendo sul palco di Piazza San Secondo danno un tocco rosa al 25° Rally del Tartufo.

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 3; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
* 8 Fabrizio Cillis ( 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9); 1 Cristian Damiano (1)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di Madonna della Neve

Leader di Classe
Cristian Damiano (da PS 1 a PS 9)

FN1  Non bastano i guai a fermare la corsa di Costa-Rigotti

Tartufo_2013_045Gara ad eliminazione per la classe delle piccole Peugeot 106 Rallye che ad uno ad uno ha elimnato tutti i suoi protagonisti, rischiando, nel finale, di canc ellare anche la gara di Simone Costa-Clara Rigotti al comando fin dalla prima prova speciale.

Il primo colpo alla definizione della classifica lo dà la speciale del sabato sera a Moasca. I fratelli Alessio e Giuseppe Sucato rompono la pompa dell’olio e si ritirano non riuscendo a ripartire con il SuperRally il giorno dopo.Costa-Rigotti sono immediatamente più veloci di 17”5 di Marco e Giuliana Pozzi che sono reduci a d quattro ritiri di fila e non vedono la pedana di arrivo dal Giarolo 2012. Le prove del mattino vedono Costa-Rigotti imporsi con relativa tranquillità sulla famiglia Pozzi al punto di arrivare alla prima assistenza con quasi due minuti di vantaggio sugli avversari. An che la seconda parte è favorevole all’equipaggio del Provincia Granda che ottiene il bonus del tempo imposto a Madonna della Neve, vince Loazzolo, e viene lasciato solo dal ritiro dei savonesi a Vesime, dopo aver toccato le balle di paglia della chicane nella precedente Loazzolo. Tutto sembrerebbe chiudersi per il meglio per il pilota di Scurzolengo (AT) che dopo 8 prove è 56° assoluto; tutto sembrerebbe andare per il verso giusto anche nella Vesime finale, quando però si rompe un manicaottom dell’acqua costringencdo l’equipaggio del Provincia Granda a percorrere al rallentatore i 48,51 chilometri del trasferimento finale arrivando in ritasrdo di 6 minuti all’ultimo Controllo Orario prima delo palco finale che penalizzano Costa-Rigotti di un minuto, passando così dalla 58esima alla 59esima posizione assoluta, risultato che non cambia assolutamente la loro situazione di gara.

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 1; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
* 9 Simone Costa (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Simone Costa (da PS 1 a PS 9)

Under 23 Simone Vacchetto porta la Suzuki Swift al vertice dei giovanissimi

Tartufo_2013_035Vittoria nella classifica Under 23 del pilota cuneese Simone Vacchetto, che porta la Suzuki Swift ai vertici della classifica dei giovanissimi dopo una gara attenta e veloce coronata da una splken dida 32esima piazza assoluta, seconda della difficile e competitiva Classe N2. Alle sue sp’alle il genovese Fabio Ferrando, staccato di 1’55”9 con la Renault Clio RS della Lanterna Corse con la quale ha fatto un veloce e proficuo apprendistato. Terza piazza per Giorgio Bernardi, che dopo un sabato sera difficile è ripartito grazie al SupperRally per una gara che aveva come unico scopo di arrivsre al traguardo per consentitre al suo navigatore di ottenere la Licenza Internazionale per disputare il rpossimo Valli Cuneesi. Segue Andrea Da Lozzo, con la Suzuki Swift ex Morgani che ha impeigato il primo passaggio sulle prove speciali per prendere confidenza con la sua vettura, ottenendo poi tempi di sicuro interesse ed il pilota-preparatore Loris Lanfranco, che ha vuto cura di portare al traguardo la sua Opel Coprsa che prepara amorevolemnte nella sua officina di Caselle Torinese.Ritirati Gioel mattia Bertuzzi, Mattia Casazza, Gianmaria Melifiori ed Emanuele Rosso.

Nessuno degli Under 23 riesce ad effettuare la prova di M oasca il sabato sera, ma Giorgio Bernardi  non riesce ad effettuarla nemmeno in tasferimento, dovendo ricorrere al SuperRally, fatto che gli costa 20” di penalità di tempo imposto e 3 minuti di penalità per la ripartenza. Madonna della Neve vede subito in grande spolvero Giel Mattia Bertuzzi che stacca il sesto tempo assoluto con la Peugeot 207 S2000 davanti allo scatenato Gianamaria Melifiori in ritardo di appena di appena 6”2 con la Citroen Saxo VTS. Vacchetto ottiene il terzo tempo a 34”4, una prestazione soddisfacente visto che la sua Suzuki Swift N2 è decisamente meno performante delle vetture dei piloti che lo precedono. Gia fuori, in questa prova, Mattia Casazza che rompe il motore della sua Clio RS. Vacchetto si impone a Loazzolo con 2” netti sull’attento Bernardi e 6”4 su Ferrando. La prova proprone i suoi decisi c olpi di scena. Melifiori stallona e paga 12”44”7 a Vacchetto precipitnado in fondo alla classifica, mentre Bertuzzi esce di strada dovendosi ritirare. Vacchetto prende così il comando della situazione con 16”5 su Fabio Ferrando e Da Lozzo terzo a 1’25”2. Melifiori si scatena a Vesime ed è decimo assoluto e stacca Simone Vacchetto di 39”4 a Vesime, con il solito Bermardi terzo davanti a Ferrando, ma è troppo distante per indidiare la posizione di Vacchetto che si presenta al primo riordino in 43esima posizione assoluta con 20”4 su Fabio Ferrando e 1’52”4 su Da Lozzo, quindi Lanfranco e Bernardi risalito in quinta posizione. Non esce dal parco assistenza Emanuele Rosso per problemi meccanici alla sua Saxo VTS. Tempo imposto per tutti a madonna della Neve-2 che premia ancora Melifiopri davanti a Vacchetto, Ferrando e Bernardi, che grazie a questo bonus scavalca Lanfranco e si mette a caccia di Da Lozzo. Canto del cigno per Gianmaria Melifiori sulla seconda Loazzolo dove segna il 12° tempo assoluto con 25”3 su bernardi che fa meglio per 3/10 su Vacchetto avvicinando così decisamente Da Lozzo. Il motore della Saxo di Melifiori cede a Vesime-2 e Vacchetto conquista la prestazione più veloce fra gli Under 23 con Bwernardi sempre più determinato a 2”1 e l’attento Ferrando a 11”7. Quando mancano due prove alla fine Vacchetto è sempre più saldamente al comando ed ha allungato a 47”3 su Fabio Ferrando, mentre Da Lozzo, che ha decisamente velocizzato il suo ritmo, è terzo a 3’38”3, isnidiato a soli 7”1 da Giorgio Bernardi con Loris Lanfranco a chiudere la fila. Vacchetto, coinvolto nella battaglai delle Swift, deve spingere a fondo anche nel finale e sulla terza Madonna della Neve ottiene il 32° tempo assoluto con 12”5 su Bernardi 29”7 su Ferrando e che stacca lo stesso tempo di Da Lozzo, il quale deve cedere la terza piazza di Under 23 al velocissimo rimontante Bernardi. L’ultima prova mette ancora ai vertici Vacchetto su Bernardi, Ferrando, Da Lozzo e Lanfranc o che salgono con quest’oridine di classifica anche sul palco arrivi di Piazza San Secondo.

Iscritti, 9; verificati, 9; classificati, 5; ritirati, 4.

Vincitori Prove Speciali
Simone Vacchetto (3, 7); Gianmaria Melifiori (4, 5, 6); Gioel Mattia Bertuzzi (2)

* Su PS 5 tempo imposto in rapporto al tempo segnato nel passaggio precedente di madonna della Neve

Leader di Classe
Gioel Mattia Bertuzzi (PS2); Simone Vacchetto (da PS3 a PS9)

Dieci uomini spettacolo al rally del Tartufo protagonisti del sondaggio Kaleidosweb

Foto Elio Magnano, Emanuele Grandi e Stefano Romeo

Tartufo_2013_036ASTI – Numero 1 Luca Cantamessa: qualificato; numero 2 Tiziano Borsa: qualificato; numero 3 Massimo Marasso: qualificato; numero quattro: Elwis Chentre: qualificato. I quattro moschettieri, primi a partire del Rally del Tartufo hanno già conquistato un posto al sole nelle semifinali del sondaggio piloti kaleidosweb, grazie ai successi assoluti nelle gare precedentemente disputate. Ma sono tanti i piloti in gara che meritano una citazione ed ancora una volta la giuria ha dovuto faticare per trovare i dieci meritevoli a sfidarsi per accedere alle semifinali del sondaggio kaleidosweb di fine anno.

E così sono saltati fuori dei magnifici dieci, a partire da Cristian Boniscontro, che è stato protagonista di una gara al fulmicotone per la conquista di una Classe FN2 che presenta una cronaca intensa tanto quanto l’assoluta. Per proseguire con Cristian Damiano, un ragazzino terribile che appena un mese fa a messo su un fianco la sua Seicento, ma non si è perso d’anino si è ripresentato al via del Tartufo con grinta indomita, riuscendo a contenere l’assalto di un avversario formidabile come Fabrizio Cillis per andare a vincere la Classe A0. Proseguendo con Alessandro Ferro, veloce, velocissimo in questa estate 2013, ma decisamente sfortunato al punto di vederlo vincere le prove speciali, ma mai la classe come meriterebbe. Paolo Iraldi, è un nome ed una garanzia. Tranquillo e pacioso fuori dalla prova speciale, un vero pirata quando è al volante. E che importa se parte con l’handicap di un tempo imposto. Anzi c’è più gusto a dare l’assalto alla leadership di Classe FN2. Loris Lanfranco ha la faccia del ragazzino timido di 19 anni quale in realtà è. Ma come molti ragazzini della sua generazione ha le idee chiare e voglia di lavorare. Non cerca una macchina top per andare a fare una brutta figura in classifica, ma trova una Opel Corsa e la prepara personalmente. Non sogna di essere un pilota da mondiale, ma è certo di essere un ottimo meccanico. Un esempio della grande concretezza della generazione dei ventenni. Marco Petracca, privato della sua ombra in gara non riesce per un soffio ad entrare nella top ten, ma fa comunche volare la Saxo VTS dalle piccole ruote sui sassi e le buche delle prove speciali viaggiando, per l’ennesima volta, ad un ritmo che pare impossibile per una vettura così piccola. Ci vuole il coraggio e la follia di Gianluca Perosino per presentarsi in una gara dura e sconnessa come il Tartufo con una vettura a trazione posteriore. E pur sapendo che la classifica non sarà dalla sua parte spinge la sua BMW al limite dell’incredibile, e pazienza se questa volta finisce per mettersela per cappello. Zitto, zitto, tranquillo, tranquillo Simone Rebella conquista il successo in Classe FA6 con un’autorevolezza ed un ritmo da top car, con un passo che lo porta ad essere subito a ridosso dei primi dieci della classifica assoluta, con una vettura che, almeno sulla carta, da assoluto non è. Qualcuno aveva pronosticato che sarebbe finito fra il quinto ed il decimo posto e Giacomo Rossi ha confermato le previsioni concludendo nono. Con una vettura finalmente senza problemi ha dominato la Classe FA7 con autorevolezza, risultando anche settimo assoluto, prima di alzare il piede di piombo e chiudere con intelligenza una gara che lo ha sicuramente segnalato fra i migliori. È incredibile come Marco Strata riesca a far viaggiare una vettura massiccia ed ingombrante come la Mitsubishi EVO X nelle strette stradine attorno a Vesime, quando la berlinona giapponese gradirebbe strade larghe e veloci. Il pilota genovese non se ne dà ad intendere e scatena la cavalleria della Mitsu andando a conquistare un podio che ha dell’incredibile, vista la classe ed il palmares degli avversari.

Loris Lanfranco Spalanca Le porte del paradiso del sondaggio pilota Kaleidosweb

Foto Elio Magnano

ASTI – È Loris Lanfranco, insieme a Stefano Monchietto, Simone Deregibus ed Alessandro Gino, il quarto ammesso alle semifinali del sondaggio pilota kaleidosweb. Un risultato che il giovanissimo pilota di Caselle ha conseguito prendendo in pungo la situazione verso la metà della selezione mantenendola sino al termine con autorevolezza e determinazione, tenendo a notevole distanza gli avversari ed ottenendo un risultato che rappresenta il record stagionale di voti ottenuti. Per Lanfranco un lungo periodo di riposo prima di affrontare le semifinali in cui dovrà confrontarsi con il vincitori delle altre selezioni e con i vincitori delle gare che sono qualificati di diritto al turno successivo. Per tutti gli altri l’impegno a disputare delle gare spettacolari fin dalla prossima volta che partiranno in prova speciale, per così essere ammessi alla selezione confidare nel fans club per ottenre più voti possibile.

La classifica finale della quarta prova del sondaggio 2013 (mercoledì 28 agosto, ore 17,30): 1. Loris Lanfranco, 202 (43%); 2. Marco Strata, 118 (25%); 3. Christian Damiano, 108 (23%); 4. Alessandro Ferro, 21 (4%); 5.  Cristian Boniscontro, Giacomo Rossi, 7 (1%); 7. Paolo Iraldi, 5 (1%); 8. Gianluca Perosino, Marco Petracca, e Simone Rebella, 1. (476).

6° Rally Test Brondello 2013

6° Rally Test: Una giornata intensa sui tornanti di Brondello

Pienone su strada, pienone nella palestra dove si è svolto il pranzo campagnolo. L’appuntamento agostano dello Sport Rally Team di Carmagnola ha riscosso il consueto successo grazie ad una organizzazione perfetta, simile se non uguale a quella che contraddistingue le prove di un rally. Grande collaborazione da parte dell’amministrazione di Brondello, con il sindaco Dora Perotto che ha indossato il casco per vivere l’emozione di un passaggio con il concittadino Massimo Arnaudo, che ha istituito un servizio di navetta da Pagno, dove erano i parcheggi, alla prova speciale; della Pro-Loco, che ha servito oltre 300 pasti a pranzo, della locale AIB, che ha ripulito piazzole e sentieri per accogliere il pubblico. Ma il grande spettacolo lo hanno dato loro, i piloti impegnati sui quattro tornanti della manifestazione, che pur essendo impegnati in un lavoro certosino di affinamento delle loro vetture, non hanno certo lesinato il freno a mano per dare spettacolo.

Brondello_2013_008Brondello_2013_011

BRONDELLO (CN) – Storiche e moderne, elettroniche WRC e piccole FN2, sempreverdi Clio Williams e futuribili Gruppi R. Questo il parco macchine della 6a edizione del Rally Test, che dopo due anni di assenza è tornato a richiamare piloti ed appassionati sulle strade delle prove speciali della provincia di Cuneo. E se è vero che nella vita bisogna continuamente cambiare per andare avanti, il Rally Test, organizzato dalla squadra dello Sport Rally Team di Carmagnola guidato da Piero Capello, ha cambiato il minimo indispensabile per ottenere l’ennesimo successo che aveva contraddistinto le precedenti edizioni. Anticipata la data da Ferragosto alla prima domenica di agosto, lasciando così ampia possibilità di andare in ferie (per chi è riuscito a racimolare ancora i soldi sufficienti) senza perciò farsi odiare da mogli, fidanzate, compagne e famiglie, trasferimento di pochi chilometri da Montemale a Brondello, piccolo paesino del saluzzese che per un giorno si è vestita a festa e si è idealmente gemellata con una delle mete sacre del rallismo, Jyväskylä, molte migliaia di chilometri più a nord, lassù al centro della Finlandia, che in contemporanea con il test di Brondello viveva la sua ennesima edizione del Mille Laghi (anche loro hanno cambiato nel corso degli anni qualcosa chiamandolo meno romanticamente Neste Oil Rally).

Brondello_2013_010E che fosse rally vero lo si è capito ancora prima di accendere i motori, quando il carro attrezzi si è posizionato sul luogo dello start della PS, subito dietro alla tecnologica ambulanza di rianimazione con medico specializzato a bordo. I 21 commissari di percorso dell’Associazione Ufficiali di Gara “La Grandaha preso posizione sui quattro chilometri di tornanti che salgono su verso la Cappelletta di Madonna delle Grazie fermandosi prima di tuffarsi verso Isasca. Alle sette del mattino i van assistenza si sono schierati nelle poche aree sufficientemente grandi di Brondello in grado di accogliere questi bisonti dei rally, i meccanici hanno cominciato a lavorare sulle vetture, mentre i primi appassionati cominciavano a scalare i tornanti già presidiati dai commissari di percorso dell’Associazione Ufficiali “La Grandache fa capo all’ACI Cuneo erano già pronti a smistare il traffico particolarmente ordinato e pronto a godersi una vera giornata di rally.

Brondello_2013_009Alle 9,00 di domenica 4 agosto, puntuale come solo i rally sanno essere è scattato il semaforo verde scatenando i concorrenti sulla prova speciale che per un giorno prova speciale non è, mentre la navetta del Comune di Brondello provvedeva a trasportare gli appassionati che avevano lasciato la loro vettura nella vicina Pagno, quattro chilometri di distanza, fino all’inizio della prova. Anche se vi erano equipaggi provenienti da Bergamo, Como, Piacenza a farla da padrone sono stati i cuneesi ansiosi di preparare a punti i loro mezzi in vista della gara clou della stagione, il Valli Cuneesi del 5, 6, 7 settembre. A cominciare da Alessandro Gino-Marco Ravera, che hanno assaggiato la Ford Focus WRC della Errepi per loro assolutamente nuova, con guideranno l’assalto degli equipaggi della Granda al Valli Cuneesi, una vettura portata al successo nel Trofeo Rally Asfalto del 2010 da Luca Pedersoli ed usata recentemente a Bergamo da Corrado Fontana. Per seguire con gli storici Elio Tortone che ha portato la splendida Mitsubishi Lancer EVO VI portata in gara negli anni Novanta dal quattro volte campione del mondo rally Tommy Makinen, a Dario Trucco, che ha rispolverato la Simca Rallye 2 con cui fece faville in giro per l’Italia (ed al 100mila Trabucchi di Saluzzo) ad inizio anni Settanta. Per proseguire con il saluzzese Enrico Brazzoli, molto determinato nei test della Lancia 037 con cui darà l’assalto alla corona europea al prossimo Rally Alpi Orientali di Udine di fine mese, prima di cercare di presentarsi al via del Valli Cuneesi della settimana successiva, a Gianfranco Conti, sempre re dello spettacolo con la sua Lancia Delta, alla lady di Revello Laura Galliano, affiancata dalla navigatrice di Gallo d’Alba Elisa Servetti, che ha rispolverato la sua Peugeot 205 Rallye preparandosi a far vedere i sorci verdi ai maschietti in occasione del prossimo Valli Cuneesi, per concludere con il “baby driver” di Lagnasco Gianmaria Melifiori, che dopo aver dimostrato tutto il suo potenziale con la Saxo Kit ha lungamente testato la Citroën DS3 R3T che dovrebbe rappresentare la prossima tappa importante della sua carriera, per continuare con Bruno Godino e Massimo Paire che affilano le unghie sui tornanti di Brondello in attesa di scatenarsi sulle strade di casa al prossimo Valli Cuneesi e Pietra di Bagnolo con la Clio Williams FA7 di Decadenti.

Brondello_2013_003Da fuori provincia il carmagnolese Gianfranco Vedelago, che ancora una volta ha messo alla frusta la sua Mitsubishi Lancer EVO IX curata dalla EVO Motorsport, mandando in visibilio gli spettatori assiepati sui tornanti, per proseguire con il comasco Felice Re che ha portato a Brondello la vettura attualmente al top prestazionale nel mondo dei rally, ovvero la Citroën C4 WRC della D-Max Racing, il lariano Marco Asnaghi, che deve assolutamente fare risultato al prossimo Valli Cuneesi con la sua Renault Clio R3, e la pattuglia bergamasca formata da uno dei piloti più spettacolari della serie IRC di cui fa parte il Valli Cuneesi, ovvero Stefano Capelli con la Peugeot 207 S2000 che si è alternato alla guida con il velocissimo ventunenne piacentino Gioel Maria Bertuzzi (per una giornata lasciato solo dal suo abituale navigatore Elio Tirone con cui affronterà i prossimi Rally del Giarolo di agosto e di Sanremo ad ottobre), Giancarlo Terzi da Curno, che ha scoperto le bellezze (e l’enogastronomia) delle valli cuneesi e potrebbe tornare in ottobre in occasione del prossimo Rally della Pietra di Bagnolo e non solo per correre”. La splendida giornata si è conclusa con il sindaco di Brondello, Dora Perotto, che è salita coraggiosamente a fianco del concittadino Massimo Arnaudo (uno dei più attivi promotori della manifestazione) provando il brivido degli otto chilometri fra salita e discesa sulla Peugeot 106 FA6. Terminato il test la first lady ha dichiarato onestamente: “guidare così veloce? Non ci riuscirei, però spiegatemi come si fa a leggere le note e cosa deve fare un navigatore….”. Che la posizione sul sedile di destra di Ivan Giordanino da Pagno, abituale navigatore di Arnaudo sia a rischio?

Brondello_2013_004Alla fine della giornata tutti soddisfatti, anche il solitamente incontentabile Piero Capello: “Numericamente la manifestazione è stata un successo in quanto abbiamo raggiunto il tetto massimo di partecipanti, per evitare ai piloti lunghe attese prima di poter affrontare il percorso” ha commentato Pierluigi Capello, proseguendo con una punta di rammarico “abbiamo dovuto respingere le richieste di una decina di altri piloti che avrebbero voluto portare la loro vettura sui tornanti di Brondello”. Grazie ai commissari di percorso della dell’Associazione Ufficiali “La Grandache hanno gestito la situazione in modo ottimale sul percorso ed ai volontari dell’AIB, che hanno preparato prima del test i punti più spettacolari per il pubblico ed i sentieri che ne permettevano il facile accesso, la giornata è scivolata via senza la minima interruzione consentendo ai piloti di effettuare i loro test alla ricerca di un assetto ottimale per la loro vettura ed al pubblico di godersi lo spettacolo E che fosse lavoro serio lo dimostrano le parole di Enrico Brazzoli che racconta: “Abbiamo percorso circa 60 km con la nostra Lancia Rallye con cui affronteremo il prossimo Alpi Orientali Storico” afferma il pilota saluzzese scendendo tutto sudato dalla 037. “Abbiamo ottenuto ottimi riscontri che ci rendono ottimisti per la gara friulana. Ora lasciamo il campo, perché non abbiamo più nulla da sperimentare soprattutto dovremmo montare quattro gomme nuove” conclude Brazzoli quando però manca solo un’oretta alla fine dei test.

Brondello_2013_005Giornata intensa per Gianmaria Melifiori che assaggia per la prima volta la Citroën DS3 R3T della OVS che rappresenta lo sguardo sul suo futuro rallistico. Al suo fianco si sono alternati il tutor di sempre, Mario Trolese, in mattinata, ed il suo navigatore abituale Enrico Ghietti. “Non ho mai guidato la DS3, né una macchina da rally con il turbo. Questa tecnologia rappresenta il futuro dei rally, perciò voglio cominciare a prendere il massimo della confidenza con questa tecnologia” diceva al mattino la saetta di Lagnasco, mentre a fine giornata non scioglieva le riserve ma era decisamente soddisfatto. “Adesso debbo decidere se sacrificare il finale di stagione 2013 e fare qualche gara con la DS3, oppure continuare con la Saxo VTS. La Coppa Italia è ormai compromessa, ma ho ancora ottime possibilità di ben figurare nel Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies di Classe A6 e negli Under 23. Decideremo nelle prossime settimane” dice continuando ad accarezzare la DS3 R3T che ha consentito a xxxx Botta di conquistare la vittoria fra gli Under nel Trofeo Citroën 2011, per poi “migrare”, sempre sotto la direzione tecnica OVS di Gianni Savio, in Svizzera nel 2012. Per Gianfranco Vedelago il test di Brondello ha rappresentato una domenica felice al volante della sua amata Mitsubishi Lancer EVO IX, una sgroppata tutta di traverso con il suo navigatore Corrado Courthoud e, soprattutto, il ritorno sul sedile di destra dopo oltre vent’anni di Gianluca Marchisio che ha condiviso le avventure più belle e spettacolari del carmagnolese dai tempi della Ritmo 130 Gruppo A fino alla Delta 16 V, “quella senza flangia che sbatteva giù tutti i cavalli sull’asfalto”. Assaggio della nuovissima Peugeot 208 R2B by Miele, arrivata in officina a Chiusa Pesio solo il mercoledì precedente al test, per il cebano Enzo Magliano, figlio d’arte di 23 anni, che ha lavorato sodo tutto il giorno per potersi presentare al via nelle migliori condizioni al Valli Cuneesi di settembre, evento che rappresenterebbe la sua quinta uscita nel mondo dei rally. La giornata è filata liscia per tutti gli equipaggi, che hanno svolto il loro lavoro effettuando mediamente quasi una decina di salita. “Lavorando sull’assetto e sulla pressione delle gomme siamo riusciti a togliere parecchio ad ogni salita, scoprendo via via quelli che potrebbero essere gli assetti giusti per il Valli Cuneesi”, commenta Felice Re, informandosi contemporaneamente quando aprissero le iscrizioni alla gara. Piccoli problemi di differenziale, prontamente risolti, hanno afflitto la Focus WRC di Gino-Ravera, che dopo l’intervento dei meccanici della Roger-Tuning hanno potuto continuare ad inanellare chilometri dietro chilometri, mentre Gianpaolo Merlo, affiancato da Roberta Passone (che si è divisa fra il sedile di destra del biellese e quello della 207 S2000 di Gioel Bertuzzi) alla sua prima esperienza con una Mitsubishi Lancer EVO IX (e con una quattro ruote motrici) ha avuto problemi differenziale in mattinata subito risolti dal team della Chiavenuto Corse.

Brondello_2013_002Brondello Rally Test, bene su tutti i fronti – Successo in strada, successo a tavola. Sono soddisfatti il sindaco di Brondello, Dora Perotto, e Massimo Arnaudo, vero factotum della manifestazione per il successo ottenuto dal Brondello Rally Test. Una vera folla si è riversata sulla prova speciale, per poi invadere il locale ristorante, situato poche decine di metri dalla partenza, e la palestra dove la Pro-Loco di Brondello ha allestito il pranzo con il menù sfizioso contadino preparato dai cuochi della locale Pro Loco, che ha portato sulle panche oltre 300 persone. “Il pranzo è stato un successo anche se tutti sono stati molto attenti a quanto mangiavano e soprattutto per quanto bevevano. Infatti per 300 coperti sono bastate 24 bottiglie di vino, appena una ogni dodici persone, mentre le bottiglie d’acqua sono andate via in quantità industriale” commentano gli chef della locale Pro-Loco. Diverso il discorso per la sera. Appena spenti i motori è cominciata la “Festa della Birra, che ha innaffiato costine e salsicce alla brace servite sempre dalla Pro-Loco, con colonna sonora del DJ Sekko, terminando così in allegria una giornata vissuta intensamente.

Brondello_2013_007Oggi sindaco, domani rallista? – Dora Perotto non si è fatta pregare più di tanto, forse addirittura per niente, per salire sulla Peugeot 106 Rallye FA6 di Massimo Arnaudo. Come per alcuni altri fortunati passeggeri il test di Brondello è stato per lei il battesimo del fuoco fatto di tornanti percorsi in freno a mano e staccate al limite del brivido. Dora, 35 anni, di professione assicuratrice, è da quasi dieci anni il primo cittadino di Brondello ed è stata parte decisamente attiva per portare nella cittadina saluzzese il Rally Test ed il prossimo Rally delle Valli Cuneesi. “Noi di Brondello il rally lo abbiamo nel sangue e siamo decisamente soddisfatti della manifestazione odierna” commentava al termine del salita-discesa effettuata a fianco del concittadino Massimo Arnaudo. “Di queste manifestazioni ce ne vorrebbe una ogni due mesi” commenta facendo sbiancare Piero Capello “perché portano movimento nella nostra valle e affari alle nostre attività commerciali” dice togliendosi il casco ed anche idealmente l’abito istituzionale di primo cittadino. “Personalmente mi sono divertita moltissimo, ed è stata una grande emozione salire su una macchina da rally con Massimo, un’esperienza che non avevo mai vissuto. Da quando il Valli Cuneesi è tornato sulla prova di Brondello, il giorno della gara salgo con gli amici alla Cappella di Madonna delle Grazie per assistere al passaggio delle vetture ma sopratutto per fare il tifo per quel paio di equipaggi di Brondello che si iscrivono alla gara. Anche quest’anno sarò lì a cercare di spingere i nostri ragazzi”. Dopo nove anni di Dora Perotto come primo cittadino, Brondello, 290 abitanti, 467 metri sul livello del mare, si prepara il prossimo anno ad eleggere un nuovo sindaco. “Dopo due mandati, per legge, non posso più candidarmi. Ma stiamo lavorando sodo per dare a Brondello una continuità in tutti i campi. Rally compreso” commenta Dora Perotto che nel frattempo ci ha preso gusto al ruolo di navigatrice. “Non credo riuscirei a guidare veloce come Massimo, ma stare di fianco mi è piaciuto molto” prosegue informandosi sui compiti del navigatore e cercando di capire come funzionano i quaderni delle note e le altre incombenze di chi siede sul sedile di destra. Che la simpatica Dora stia preparando un golpe per impossessarsi del sedile di Ivan Giordanino da Pagno, per formare con Massimo Arnaudo un equipaggio tutto di Brondello?

Rally del Moscato 2013

Rally del Moscato: Una foratura ferma lo spettacolare duello Marasso-Chentre

Per otto delle nove prove speciali il rally delle Langhe è stato in bilico fra i due grandi protagonisti. Poi una foratura del valdostano nell’ultimo passaggio sulla lunga San Grato ha decretato il via libera per il pilota di Neive. Che ha rischiato di compromettere tutto nell’ultima speciale per troppa paura di vincere. Servizio di Tommaso M. Valinotti, foto Elio Magnano

SANTO STEFANO BELBO (CN) – “Non ho proprio capito dove ho forato e perché”. Elwis Chentre non spegne del tutto il suo sorriso tranquillo all’arrivo in piazza a Santo Stefano Belbo, ma si vede chiaramente che la delusione è tanta. Dopo aver guidato la classifica per sette delle nove prove speciali del 12° Rally del Moscato si vede estromesso violentemente dal podio per una foratura sulla lunga San Grato del terzo giro che gli costa 18”9 dal suo principale, ed unico avversario, Massimo Marasso, che in quel modo lo supera come una palla da fucile. Il furetto di Roisan, affiancato dall’impeccabile Fulvio Florean, si era presentato nel modo migliore fin dal sabato sera. Aveva vinto tutti i due i passaggi sulla tortuosa Borine (PS 1 e PS3, mentre PS 2 era stata annullata per consentire il ripristino in sicurezza di un tratto di strada dove erano usciti tre concorrenti) ed aveva chiuso con 9”4 secondi di vantaggio su Massimo Marasso, con a fianco Marco Canuto, che sembravano chiudere i giochi.

Ma domenica mattina, prima di risalire sulla sua Grande Punto Abarth by D’Ambra, Chentre metteva in guardia tutti su una sua facile vittoria. “La gara si chiude solo questa sera e questo vantaggio non dà affatto sicurezza”. Quasi a confermare le sue parole Massimo Marasso affermava: “L’obiettivo è sempre quello: vincere. Se non si corre con quello scopo in testa tanto vale stare a casa, anche se l’avversario si chiama Elwis Chentre”. Detto fatto la prima speciale del mattino, la San Grato, confermava i timori di Chentre ed i proclami di Marasso che vinceva la prova con 4”8 su Chentre, che dimostrava di essere in difficoltà su quel tratto di strada dove la Peugeot 207 S2000 dell’enologo di Neive volava. Chentre si riprendeva a Niella con 1”1 su Marasso, ma al primo riordino domenicale il suo vantaggio scendeva a soli 6”7. Il secondo giro sulle due prove della gara vedevano ancora un successo di Marasso a San Grato (+4”5 su Chentre) e del portacolori dell’Happy Racer a Niella (+1,7). Quando mancavano all’arrivo solo più i 20 km dell’ultimo passaggio sulle due prove speciali, il divario fra Chentre e Marasso si era ridotto a soli 3”9.

Moscato_Rally_2013_062Chiunque vinca la gara, vince con un vantaggio di un secondo o poco più” profetizzava nuovamente Marasso (che ha dimostrato in questa gara di avere anche doti divinatorie non comuni) ed in effetti sulla San Grato è partito nuovamente all’attacco per vedere di vincere la prova, come già accaduto nei due passaggi precedenti, e passare al comando della gara, come i calcoli sull’esperienza delle prove fin lì disputate sembrava dimostrare. Marasso è appena un pizzico più lento del record del secondo passaggio, ma Chentre fa decisamente peggio. “Sono arrivato alla staccata di un doppio tornante e mi sono accorto che la gomma era forata e che la Punto non stava più in strada” commenta Chentre deluso. “Stavamo dando il tutto per tutto” montando anche quattro gomme nuove “perché Marasso si era avvicinato e dai rilevamenti di Fulvio a metà prova eravamo più veloci di 7”. Poteva essere il nostro tesoretto per vincere”. Invece con i 18”9 di ritardo la gara è compromessa.

Moscato_Rally_2013_060Con appena 6,8 chilometri da percorrere sull’ultima San Grato, Marasso ha la vittoria in mano, con 10”3 di vantaggio su Alessandro Gino, 11”7 su Tiziano Borsa, e 15”0 su Elwis Chentre. Invece la paura fa 90 ed il pilota di Neive controlla attentamente il piede destro. Chentre è scatenato e stacca un tempo di 3”8 più veloce del miglior passaggio fino a quel momento. Ma non basta. Altrettanto incarogniti sono Alessandro Gino-Marco Ravera, Peugeot 207 S2000 Roger Tuning, che stanno dando l’assalto finale al duello con Tiziano Borsa-Carla Berra, Ford Fiesta RRC A-Style. Il risultato è che il giovane cuneese chiude con appena 3/10 di ritardo da Chentre, mentre Borsa paga appena 1”7. E Marasso? Per lui il ritardo è di 8”8 da Chentre che lo fa salire sul palco arrivi di Piazza Umberto I a Santo Stefano Belbo con appena 1”8 su Alessandro Gino, 4”6 su Tiziano Borsa, e 6”2 su Elwis Chentre, bissando così il successo ottenuto lo scorso anno, ed il suo secondo in carriera, un successo che dedica ai due figli Matteo (di 3 anni e mezzo che sale orgoglioso al volante della macchina di papà) e Marco di 14 mesi, ancora troppo piccolo per capire che cosa è accaduto, oltre alla moglie Alessia che ha seguito con attenzione tutto l’evolversi della gara.

Se la lotta per il successo assoluto è stata al calor bianco non da meno è stata quella per il terzo gradino del podio (poi diventato secondo a causa della foratura di Chentre). Alessandro Gino e Tiziano Borsa hanno iniziato a marcarsi stretto sin dalle prove di sabato sera. Borsa è stato più veloce di Gino nel primo passaggio, complice anche un testacoda del cuneese portacolori della Sport Management, Gino ha replicato nel secondo passaggio in notturna, in cui il valsesiano è stato più prudente al buio, sicché al riposo notturno Gino aveva un vantaggio di appena 1/10 sul portacolori del Biella Motor Team. Da quel momento inizia uno scambio di posizioni fra i due che li vedeva arrivare ad una prova dal termine staccati di appena 1”4. Bisognava giocarsi il tutto per tutto nella finale di Niella che Alessandro Gino interpretava nel migliore dei modi andando a chiudere secondo assoluto con un pizzico di rammarico. “Senza il testacoda di ieri sera ed alcuni piccoli errori di oggi si sarebbe potuto lottare per il primato assoluto. Spiace perdere una simile occasione per una mia fallosità” commenta con lucidità chirurgica Alessandro Gino, e trova concorde anche Tiziano Borsa che rimpiange i 12” lasciati nella Borine di notte e qualche piccolo errore nell’ultima San Grato. Alle spalle del poker della S2000 chiudono Corrado Perino ed Erika Bologna, Mitsubishi Lancer EVO IX della Meteco Corse curata dalla EVO Motorsport, protagonisti di una gara in crescita e senza errori che li porta a recuperare tre posizioni nella graduatoria assoluta dopo la prima tappa. A seguire Armando Defilippi-Franco Piovano, protagonisti di una buona gara con la Peugeot 207 S2000 anche se hanno perso una posizione a causa di una toccata contro un antitaglio che ha forato loro una gomma nel secondo passaggio a San Grato, quindi i tranquilli Michele Murialdi-Roberto Valpreda, Peugeot 207 S2000, che ha apprezzato molto l’atmosfera “mundial” della gara, seguito dal tris dei funamboli della S1600 guidato da Ezio Grasso, affiancato da Daniele Araspi, che riscatta così la disastrosa uscita di strada della scorsa annata in cui aveva distrutto la vettura, il più veloce di Under 23, Giorgio Bernardi affiancato da Ismaele Barra, che festeggia nel migliore dei modi il suo esordio in questa categoria, e Gianluca Bonzo-Fausto Chiarle che si godono nel miglior modo la loro unica uscita rallistica della stagione.

Il 12° Rally del Moscato ha visto al via 112 concorrenti fra le moderne e quattro fra le storiche. Al traguardo sono giunti 79 equipaggi e tre storici. Fra i ritiri più clamorosi quelli di Luca Garello-Eleonora Mollo, che al termine della prima giornata erano decimi assoluti con la loro Peugeot 106 Rallye ed hanno capottato, senza danni per l’equipaggio nel primo passaggio sulla Niella, Alberto Rossi e Fabio Grimaldi, sesti assoluti e dominatori della S1600 per le prime sei prove speciali, prima di forare a Niella perdendo parecchi minuti, preferendo ritirarsi, Federico Gasperetti-Federico Ferrari, usciti di strada nella seconda San Grato con la loro Megane RS con cui stavano guidando la classifica della Classe N4, Gianluca Accinelli-Alessandro Minervini, Renault Clio RS, Flavio e Manuela Vigna, Peugeot 206 RC che sono usciti nello stesso punto a fine Borine-1 che ha costretto il direttore di gara ad annullare il secondo passaggio ed accorciare il terzo. Nello stesso punto sono usciti anche Andrea Castagna-Sara Farinella, Peugeot 106 Rallye che però sono ripartiti la domenica mattina grazie al Super Rally chiudendo 56esimi assoluti e terzi di Classe FA5.

La classifica assoluta: 1. Marasso-Canuto, Peugeot 207 S2000, in 45’23”8; 2. Gino-Ravera, Peugeot 207 S2000, a 1”8; 3. Borsa-Berra, Ford Fiesta RRC, a 4”6; 4. Chentre-Florean, Grande Punto Abarth, a 6”2; 5. Perino-Bologna, Mitsubishi Lancer EVO IX, a 1’45”6; 6. Defilippi-Piovano, Peugeot 207 S2000, a 1’50”9; 7. Murialdi-Valpreda, Peugeot 207 S2000, a 1’58”4; 8. Grasso-Araspi, Renault Clio S1600, a 2’01”4; 9. Bernardi-Barra, Renault Clio S1600, a 2’09”1; 10. Bonzo-Chiarle, Renault Clio S1600, a 2’13”9.

Iscritti, 115; verificati, 112; classificati 79; ritirati, 33.

Vincitori Prove Speciali
4 Elwis Chentre (PS 1. 3, 5, 9); 3 Massimo Marasso (4, 6, 8); 1 Alessandro Gino (7)

Leader della gara
Elwis Chentre (da PS 1 a 7); Massimo Marasso (da PS 8 a PS 9)

PS2 è stata annullata

La Cronaca

Moscato_Rally_2013_063PS1 Borine (Km 7,00) – Il rally si apre nel nome di Elwis Chentre-Fulvio Florean, Grande Punto Abarth by D’Ambra, che siglano il miglior tempo sulla prova di Borine ancora alla luce del sole lasciando ad 1”3 Massimo Marasso-Marco Canuto, Peugeot 207 S2000, che con 1”3 dichiarano con questa prova di voler essere gli avversari principali di Chentre. Dietro Tiziano Borsa-Carla Berra fanno valere le performance della loro Fiesta RRC con cui hanno vinto il recente Coppa d’Oro, e pagano 3”1 a Chentre, e lasciano appena ad 1/10 Armando Defilippi, affiancato da Franco Piovano che deve fare conoscenza con la Peugeot 207 S2000. Quinta piazza per Corrado Perino-Erika Bologna che torna dopo lungo tempo alla guida della Mitsubishi Lancer EVO IX ed è staccato di 8”1, seguiti da Alessandro Gino-Marco Ravera, Peugeot 207 S2000 Roger Tuning, che si girano alla prima curva della speciale e sono a 9”3 da Chentre, e precedono Alberto Rossi-Fabio Grimaldi, Clio S1600, che sono i più veloci fra gli Under 23 ed i primi in S1600, poi Miki Murialdi-Roberto Valpreda, Peugeot 207 S2000, 8/10 più veloce del giovane piacentino Gioel Mattia Bertuzzi affiancato dall’esperto astigiano Elio Tirone, quindi i toscani Federico Gasperetti-Federico Ferrari che riportano in gara l’imponente Renault Megane RS della Gima completando così la top ten.

Moscato_Rally_2013_056Stupisce il tredicesimo tempo assoluto di Luca Garello-Eleonora Mollo con la piccola Peugeot 106 Rallye di Classe FA6, ma il vero colpo di teatro è l’abbattimento del guardrail a circa due chilometri dal traguardo da parte della Renault Clio RS A7 di Gianluca Accinelli-Alessandro Minervini dopo un dosso in destra che porta su un’altra destra cieca. Pochi minuti dopo cadono nella stessa trappola anche Flavio e Manuela Vigna che si appoggiano alla Clio già fuori strada con la loro Peugeot 206 RC, e prima che finiscano i passaggi arriva anche i garibaldini Alessandro Castagna-Sara Farinella che atterrano nello stesso punto, costringendo il direttore di gara a sospendere la speciale. Sfortunati anche Pierluigi Foglino-Stefano Demartini che forano l’anteriore sinistra della loro Peugeot 106 Rally FN2 dopo un incontro ravvicinato con un cinghiale e pagano 13’10”4. Concludono la prova solo 92 equipaggi, mentre nove si ritirano (fra i quali Gil Calleri-Giorgio Zuccaro che non hanno preso il via dopo i problemi meccanici evidenziati dalla loro Clio RS allo shake down), e 11 non effettuano la speciale per i problemi al guard rail a partire dalla Seicento di Fabrizio Cillis-Davide Nicola Penna.

Moscato_Rally_2013_057PS 3 Borine (km 5,100) – Dopo una lunga attesa al riordino di Gallo d’Alba il direttore di gara decide di annullare il secondo passaggio sulla Borine e di accorciare decisamente il terzo per evitare la trappola del guardrail abbattuti da Accinelli, Vigna e Castagna. Il buio  non cambia il passo di Elwis Chentre che torna a vincere la prova, ma alle sue spalle si propone in modo prepotente Alessandro Gino che sta facendo di tutto per riportarsi ai vertici della classifica assoluta e paga 6”3 al furetto di Roisan. Dietro al cuneese Massimo Marasso sigla il terzo tempo a 8”1 da Chentre. Dietro i distacchi si fanno pesanti. Tiziano Borsa paga il buio ed accusa 12”6, lo stesso ritardo dello scatenato Federico Gasperetti, a seguire Alberto Rossi e Luca Garello, cui il buio mette le ali; seguono Gioel Mattia Bertuzzi, Ezio Grasso, con Daniele Araspi alle note, Clio S1600, che vuole cancellare la gran botta data nella scorsa edizione e Simone Deregibus-Diego Gherlone, Clio Williams FA7, che chiudono la top ten con un ritardo di 19”8 da Chentre.

Appena dietro Giorgio Bernardi, che ha sul sedile di destra Ismaele Barra, che onora in questo modo il suo esordio sulla Clio S1600, poi Armando Defilippi che sbaglia la staccata in discesa non tirando il freno a mano con sufficiente aggressività e compie un lungo. Per lui sono 19”9 i secondi di ritardo ed è appena davanti a Francesco Castagnotti-Gabriele Ghisolfi, altro equipaggio che sta facendo faville con la Peugeot 106 Rallye FN2, ed ancora Corrado Perino, anche lui protagonista di un doppio dritto in discesa.

Moscato_Rally_2013_003Dopo le prime due prove speciali, al riposo notturno, Elwis Chentre è saldamente al comando con 9”4 su Massimo Marasso. “Tutto bene, nessun problema” commenta il pilota valdostano, “Ma non è certo un vantaggio che rassicuri con ancora sei prove da effettuare”. Anche l’enologo di Neive è dello stesso avviso. “È andato tutto bene nella prima prova. Ma si corre sempre per vincere e quindi domani attaccherò per vincere, anche se chi mi è davanti si chiama Elwis Chentre”. In terza piazza risale Alessandro Gino, staccato di 15”6, critico con sé stesso per l’errore nel primo passaggio a Borine, ed impressionato dal gran ritmo di Chentre. Gino ha scavalcato di appena 1/10 Borsa che sapeva di non poter fare scintille nella notte. Dietro ai quattro moschettieri c’è Armando Defilippi, che paga 7”4 a Borsa, poi Alberto Rossi, primo fra le due ruote motrici con appena 2/10 di ritardo da Defilippi e si prepara al grande attacco della domenica. A seguire Gasperetti con la Megane RS, che precede Corrado Perino che resta nella top ten nonostante l’errore in discesa, Bertuzzi ed il fulmine Garello che chiude la top ten. Sono 107 i concorrenti classificati, ma la domenica, chi riuscirà a riparare la vettura, potrà ripartire con il Super Rally.

PS4 San Grato (Km 13,200) – Si riparte domenica mattina e Massimo Marasso mantiene le promesse di attaccare e vince la prova speciale con Alessandro Gino, scatenato a 1”8, ed Elwis Chentre che non si trova a suo agio in questa speciale e lascia a 4”8 a Marasso impattando lo stesso tempo di Tiziano Borsa. Dopo i quattro fuggitivi c’è Ezio Grasso, che prende sempre più confidenza con la Clio S1600 e si propone come alternativa a quello che fino a quel momento è il leader della categoria, ovvero Alberto Rossi, che stacca il 12° tempo assoluto e paga 10”6 a Grasso. A seguire Federico Gasperetti, che si trova bene in questa prova veloce con la Megane RS, l’ottimo Miki Murialdi, poi Corrado Perino, Armando Defilippi e Gianmaria Melifiori che dimostra tutta la sua propensione per le prove veloci staccando il decimo tempo assoluto. La mancanza di potenza è un handicap per Luca Garello e la sua Peugeot 106 Rallye che comunque è 16° assoluto e sempre il più veloce in Classe FA6. Si ritirano in tre in questa prova, ovvero Ivo Cocino, Peugeot 206 RC, Orlando Cembalo, Peugeot 106 Rallye, ed il ligure Francesco Ferrando, che comandava la classifica della Classe A0 con la sua Seicento Sporting.

Moscato_Rally_2013_000PS5 Niella (km 6,800) – Elwis Chentre dimostra tutta la sua classe in una prova impegnativa e tormentata e sigla il miglior tempo assoluto, davanti a Tiziano Borsa, in ritardo di 1”4, che replica a Gino, Marasso a 2”1, Defilippi a 4”9 e Gino a 5”2 in una dittatura di sei vetture di S2000 in testa alla classifica di prova. Gasperetti dimostra di essere un uomo da tutte le condizioni portando l’imponente Megane RS in settima posizione, avendo ragione di Gioel Bertuzzi, poi Massimo Murialdi e Giorgio Bernardi che per la prima volta nella sua carriera, fatta di appena 16 gare e prima sulla Clio, ottiene il primato in S1600, bruciando per appena 1/10 l’altra Clio S1600 di Gianluca Bonzo. Dodicesima prestazione assoluta di Simone Deregibus con la Clio Williams, che si conferma nuovamente come leader della Classe FA7; ancora una volta Melifiori (15° assoluto) fa meglio di Petracca in Classe A6 in un duello che sta esaltando i tifosi. Si fermano in quattro: lo svizzero Josias Rywalsky, Peugeot 207 S2000, Claudio Fresia, Peugeot 206 RC, Luca Destefanis, Clio Williams, e, soprattutto Luca Garello-Eleonora Mollo, fino a quel momento 11esimi assoluti, che si mettono per cappello, senza danni all’equipaggio, la loro Peugeot 106 Rallye FA6.

Moscato_Rally_2013_005In classifica assoluta Elwis Chentre continua a condurre, ma Massimo Marasso ha recuperato 2”7 in questo giro di due prove, e si trova a 6”7 dal pilota valdostano facendo salire ulteriormente la tensione spettacolare per questa gara. Anche la sfida per la terza piazza è particolarmente accesa, con Tiziano Borsa che grazie all’ottima prestazione a Niella scavalca per 7/10 Alessandro Gino che accusa un dritto nella prova di San Grato che pure lo ha visto siglare il secondo tempo assoluto. Decisamente più staccato (+46”5) Fabrizio Gasperetti, che a Niella si è visto pericolosamente avvicinato a soli 2/10 da Armando Defilippi. Settima posizione per Corrado Perino, staccato di 55”0, che mantiene il suo passo e viene quasi raggiunto, solo 2/10, dal più veloce degli Under 23 Alberto Rossi, anche se il pilota della Clio S1600 nelle due prove speciali del mattino non è riuscito ad esprimersi al meglio, ed ha altri 6/10 su Massimo Miki Murialdi. L’ultima speciale è costata due posizioni in classifica a Ezio Grassi, superato da Rossi e Murialdi, che affronta con troppa cautela (“ho dormito”) nella speciale di Niella. Undicesima piazza per Giorgio Bernardi, che è ai ferri corti con Gianluca Bonzo, su cui ha un vantaggio di 1”8, mentre Simone Deregibus (14°) continua a dettare legge in Classe FA7. Gianluca Melifiori, con una doppietta di successi, passa al comando della Classe A6, ma Petracca gli concede appena 1”5. Infine Francesco Castagnotti (20° assoluto) è il nuovo leader della Classe FA6 ereditando la leadership dal capottato Luca Garello. Sono 93 i concorrenti che hanno concluso le prime cinque prove speciali.

Moscato_Rally_2013_007PS6 San Grato (Km 13,200) – Secondo passaggio sulla San Grato nel caldo del primo pomeriggio e secondo assalto alla leadership di Chentre da parte di Massimo Marasso che in speciale ha ragione di Tiziano Borsa, rinfrancato dal nuovo assetto con molle più performanti di 1”6, quindi Alessandro Gino a 8/10 dal pilota della Fiesta e poi Chentre che questa volta chiude addirittura quarto pagando 4”5 a Marasso che riduce così il distacco a soli 2”2. Esplode la bomba della Classe A6 con Marco Petracca che concede 25”7 a Chentre, ma lascia tutti gli altri dietro, compreso Murialdi, Bonzo che è il migliore di Classe S1600, e Gianmaria Melifiori che concede 1”5 a Petracca così che i due sono appaiati in cima alla classifica di categoria. Ezio Grasso (che recupera tre posizioni in un sol colpo) e Corrado Perino, pari tempo in speciale, concludono la top ten davanti a Simone Deregibus che continua a dominare la Classe FA7, ed una coppia di Under 23 Giorgio Bernardi, Clio S1600, e Gioel Mattia Bertuzzi, Peugeot 207 S2000. In crisi Armando Defilippi che prende in pieno un antitaglio, sigla il 25° tempo e sopratutto lascia 46”8 a Marasso, scendendo dal sesto all’ottavo posto in classifica generale. Fora in prova speciale Alberto Rossi, fino a quel momento miglior Under 23, primo di Classe S1600 dall’ottava all’84esima posizione assoluta; il portacolori della Scuderia Monferrato paga 8’55 da Chentre e scende all’84° posto nella classifica generale. Uscita di strada per Federico Gasperetti, quinto assoluto e leader della Classe N4 con la Megane RS. Si fermano anche Diego Pattarino, Peugeot 106 Rallye FA6, e Marco Di Tria, Peugeot 106 Rallye FA5.

Moscato_Rally_2013_008PS7 Niella (km 6,800) – Alessandro Gino si presenta in vetta alla classifica di prova speciale risultando il più veloce di tutti, anche se recupera appena 3/10 a Tiziano Borsa che ottiene il secondo tempo assoluto e lascia praticamente inalterata la situazione per il terzo gradino del podio. Terzo tempo per Elwis Chentre, in ritardo di 2”1, che allontana nuovamente Massimo Marasso di 1”7 rendendo sempre più teso il finale della gara. Armando Defilippi si riporta dietro ai magnifici quattro e fa meglio dell’Under Gioel Mattia Bertuzzi, quindi Corrado Perino, che ormai è tranquillamente al comando della Classe N4. Quindi Giorgio Bernardi, ancora una volta primo di S1600, ed allunga di 1”9 sul solito Bonzo, poi Grasso e finalmente, in 11esima posizione Italo Ferrara e Gabriele Bobbio, con la Peugeot 207 S2000. Melifiori, con il 12° tempo assoluto, fa meglio di Marco Petracca per 4”6 che sigla il 18° tempo. Deregibus per la sesta volta è il più veloce di FA7. Non escono dal parco assistenza Alessandro Montanaro Peugeot 306 Rallye FA7 e Marco Giordanino Peugeot 106 Rallye FA5, mentre si ferma in prova per problemi di motore Francesco Castagnotti, leader di Classe FA6 e 18° assoluto.

Moscato_Rally_2013_014Nella classifica generale Massimo Marasso, secondo, si porta a soli 3”9  da Elwis Chentre e commenta “chiunque vinca questo rally lo vince con pochissimo vantaggio sul secondo assoluto” ed Elwis Chentre gli fa eco, con una piccola punta di preoccupazione “sarà decisiva la San Grato” prova in cui il valdostano non si è ancora espresso al massimo. La battaglia per il terzo gradino del podio continua ad essere incandescente con un rinfrancato Tiziano Borsa, che paga 12”4 a Chentre ed ha appena 1”2 ad Alessandro Gino piuttosto preoccupato dalla lunga San Grato che ha permesso a Borsa di conquistare un piccolo vantaggio. Nemmeno dietro le posizioni sono così acquisite. Corrado Perino è quinto, staccato di 1’23”6 ed ha appena superato Massimo Murialdi, in ritardo di 7”3 su Perino. In lizza per la quinta piazza anche Armando Defilippi, che riduce a 2”1 il divario con Murialdi grazie ad un’ottima ultima prova ed ha scavalcato il leader di S1600, per appena 5/10, Ezio Grasso. Seguono i due Under 23 Giorgio Bernardi e Gioel Maria Bertuzzi, che si dividono la nona piazza, dopo aver scavalcato a loro volta Gianluca Bonzo, estromettendolo dalla top ten. Simone Deregibus è 12° assoluto ed alle spalle la coppia terribile Gian Maria Melifiori-Marco Petracca divisi da appena 3”6. a due prove dalla fine, quando mancano appena 20 chilometri esatti, sono 87 i concorrenti ancora in gara.

Moscato_Rally_2013_027PS8 San Grato (Km 13,200) – È la prova  che decide la classifica. La gomma anteriore sinistra della Punto Abarth di Elwis Chentre si affloscia misteriosamente (per l’assalto finale il valdostano ha montato quattro gomme nuove) e stacca solo il quarto tempo sull’ostica prova di San Grato, staccato però di 18”9 dal miglior tempo di Massimo Marasso. “Non so che cosa sia successo, non abbiamo preso colpi o tagli sbagliati” commenta deluso il furetto di Roisan. “E dire che all’intermedio Fulvio ci aveva cronometrati sette secondi meglio del passaggio precedente”. Come dire che avrebbero potuto giocarsela con Marasso anche per il miglior tempo di speciale. Ma non è solo Marasso ad essere scatenato. Alessandro Gino dà il tutto per tutto e stacca il secondo tempo ad appena 6/10 dall’enologo di Neive, ed è seguito da Tiziano Borsa che insegue il cuneese a 2”6. Ma non si combatte solo per la leadership assoluta o per il podio. Ma anche per la Classe A6 con Marco  Petracca che si lancia come uno Spitfire in picchiata e stacca il quinto tempo ad appena 23”1 da Marasso, ma nemmeno Gianmaria Melifiori molla la presa e concede al “caimano di Trofarello” Marco Petracca appena 3/10 siglando il sesto tempo assoluto, la sua miglior prestazione nella sua giovane carriera. Corrado Perino sigla il settimo tempo che consolida la sua posizione in classifica, davanti ad Armando Defilippi e Roberto Massolino-Marco Bolla che si affacciano per la prima volta della gara nella top ten assoluta con la Mitsubishi Lancer EVO IX, quindi Miki Murialdi, decimo ed Ezio Grasso, che ribadisce la sua leadership in S1600. Solo 33° tempo assoluto, sesto di Classe FA7 e paga 35”9 a Giacomo Rossi-Matteo Barbero, che diventano i nuovi leader di categoria, per Simone Deregibus-Diego Gherlone che arrivano lunghi in un sinistra 2 e toccano il guard rail. Prima della prova si fermano in assistenza Gioel Bertuzzi, per un problema meccanico alla sua Peugeot 207 S2000, Alberto Rossi, troppo attardato per la foratura nel precedente passaggio a San Grato, e Giovanni Pinzano, Clio RS. Si fermano in prova Gianluca Scaglione ed Enrico Campus con le loro Peugeot 206 RC, Stefano Dogliotti e Fabrizio Vola, che stava dominando la Classe FA5.

Moscato_Rally_2013_024Ad una prova dal temine la classifica vede Massimo Marasso-Marco Canuto in vetta con un buon margine di sicurezza su Alessandro Gino, ben 10”3 che a sua volta guarda Tiziano Borsa con un vantaggio si 1”4, mentre ad Elwis Chentre mancano 3”3 per salire sul podio. Troppi se si considera che l’ultima speciale è lunga solo 6”8. Altre situazioni da decidere sono la quinta piazza, con Corrado Perino che ha appena 1”3 su Armando Defilippi, Gianluca Bonzo, nono e secondo di Classe S1600, che deve fronteggiare l’assalto del giovane Giorgio Bernardi con 1”3 ed il duello finale fra Gianmaria Melifiori-Marco Petracca divisi da 3”3.

Moscato_Rally_2013_010PS9 Niella (km 6,800) – Sembrava tutto finito, almeno per la classifica assoluta, ed invece la paura di vincere gioca un brutto scherzo a Massimo Marasso. Nonostante sia l’ultimo passaggio Elwis Chentre viaggia come una palla da fucile e stacca il miglior tempo in prova con un il tempo di 4’20”2, il più veloce passaggio di giornata sulla Niella. Che ci sia tanta adrenalina in circolo lo dimostra Alessandro Gino, che paga appena 3/10 nel suo sforzo di ottenere il predominio su Tiziano Borsa. Che non va piano nemmeno lui, visto che sono appena 1”7 i secondi di ritardo del vercellese nei confronti di Chentre. Quarto tempo per il determinato e rimontante Armando Defilippi a 6”9 e finalmente Massimo Marasso che paga 8”8 a Chentre, e 8”5 ad Alessandro Gino che è il suo avversario più pericoloso. Sufficienti a far mantenere a lui ed al suo navigatore Marco Canuto la prima posizione. Roberto Massolino conferma la sua crescita ed è sesto davanti a Giorgio Bernardi, nuovamente più veloce fra gli Under 23 e sopratutto di S1600, con un tempo che gli consente di scavalcare in classifica assoluta Gianluca Bonzo, con cui è in lotta per il secondo posto di classe. A seguire Corrado Perino, saldamente al comando della Classe N4, poi Italo Ferrara ed Ezio Grasso che certifica così il suo successo in S1600 e fra le Due Ruote Motrici. Undicesimo tempo per Gianmaria Melifiori, con un vantaggio di 2”3 su Marco Petracca, ed il giovane saluzzese si dimostra ancora una volta implacabile a Niella, mettendo così il suo sigillo sulla Classe A6. Quattordicesima piazza in prova per Giacomo Rossi, migliore di Classe FA7, che consolida il primato chiudendo la prova con 2”3 di vantaggio sull’azzoppato Simone Deregibus. Un solo ritirato in questa prova, ovvero Mario Pietropaolo, su Citroën Saxo VTS di Classe A6, quando era quinto di categoria.

Più spumeggiante che mai il Moscato propone i magnifici dieci del sondaggio kaleidosweb

Foto Elio Magnano e Stefano Romeo

Moscato_Rally_2013_064SANTO STEFANO BELBO (CN) – Il terzo appuntamento con il sondaggio kaleidosweb avrebbe potuto mettere in difficoltà i selezionatori che dovevano vagliare le prestazioni e trovare i dieci candidati alla prova. Si perché in cima alla classifica Elwis Chentre e Massimo Marasso hanno lottato come leoni per la classifica assoluta. Alla fine ha vinto Massimo Marasso, passando così di ufficio al turno successivo, ma Elwis Chentre aveva già conquistato il diritto al turno successivo con la vittoria alla Ronde dei Colli del Moscato, così come Tiziano Borsa era già salito al gradino superiore al Coppa d’Oro.

Moscato_Rally_2013_061E così dei magnifici quattro moschettieri del Rally del Moscato a giocarsi la terza selezione c’è solo Alessandro Gino, capace di tempi da favola con la Peugeot 207 S2000 e di una prova finale da top driver riuscendo così a conquistare un secondo gradino del podio che vale oro. Se il sondaggio ha dovuto a rinunciare a tre dei quattro moschettieri non si è certo trovato a corto di nomi da mettere nella selezione. A cominciare da Corrado Perino, tornato alle corse su una Mitsubishi Lancer EVO decisamente cresciuta rispetto alle prestazioni precedenti e che il pilota delle Valli di Lanzo ha saputo gestire con intelligenza e sagacia, senza per questo mai concedere un millimetro di spazio a livello velocistico, chiudendo con la quinta posizione assoluta, la miglior classifica possibile, visto l’elenco iscritti del Moscato. È un Under, ma a guardarlo al volante sembra uno scafato pilota con mille gare sulla schiena. Giorgio Bernardi ha compiuto il grande salto dalla Twingo R2B alla Clio S1600, iniziando subito con un bel testacoda alla prima curva che non ha però provocato il minimo danno alla vettura e dato una bella carica al pilota di Martiniana Po, al punto da offrirgli un colpo di reni finale tale da portarlo nella top ten dell’assoluta e secondo di classe. Uno dei giovani su cui il rallismo piemontese deve puntare. A contrastare la leadership a Bernardi negli Under è stato il suo quasi concittadino Gianmaria Melifiori (con il quale ha una sfida sportiva personale) che ha avuto le sue belle gatte da pelare nel confronto con un mostro sacro quale Marco Petracca, riuscendo a spuntarla contendo il diavolo di Trofarello quando era più veloce e ribattendo poi nella prova successiva quando si trovava a suo agio. Anche lui con ancora una bella carriera fra gli Under merita sicuramente di essere valorizzato nel suo futuro rallistico. Marco Petracca non è molto abituato ad essere battuto (di solito vince o la tira) ed al Moscato le ha provate veramente tutte per vincere la classe, arrivando a siglare due volte il quinto tempo assoluto (davanti a lui solo Marasso, Chentre, Gino e Borsa, un gran bel quartetto), eppure a fine gara non ha perso il sorriso e sopratutto non ha trovato la minima scusa per un secondo di classe (12 assoluto che dovrebbe essere sottolineato da mille punti esclamativi) esclamando solo: “forse ho trovato il mio erede”.

Una delle classi che è salita maggiormente all’onore delle cronache è la FA6 che prima ha presentato un Luca Garello in tal forma nella notte da riuscire ad entrare nella top ten della classifica assoluta prima di mettersi la sua Peugeot 106 per cappello nella seconda prova della domenica mattina terminando, senza perdere il sorriso, una gara che aveva dei risvolti magici. Immediatamente dopo ha preso il comando della categoria Francesco Castagnotti, che stava andando a vincere la classe entrando anche lui fra le posizioni che contano della classifica assoluta prima di essere abbandonato dal motore della sua Peugeot 106 quando mancavano meno di tre prove alla cima dell’Olimpo. C’è stato un punto, nella prova di Borine, in cui volare fuori era di una facilità estrema ed in quel tranello è caduto il grande cuore di Andrea Castagna. Ma ancora una volta la prima reazione del pilota della Peugeot 106 Rallye FN2 (e della sua navigatrice) è stato quello di riprendere la cavalcata con il Super Rally del giorno successivo, riuscendo così a concludere ancora sul podio di classe. Ed ancora una volta la domanda è: è più dura la carrozzeria della 106 o la costanza di Castagna? Poche gare l’anno non possono soddisfare la voglia di rally di Fabrizio Tardito, ma recuperare allo scarso chilometraggio della sua stagione il pilota di Portacomaro si attacca al freno a mano facendo il doppio della strada rispetto ai suoi avversari e facendo tanti di quei traversi che alla fine i tifosi lo inneggiano tanto quanto chi sale sul grandino più alto del podio. Tutto ciò con una Mitsubishi Lancer EVO che di primavere comincia ad averne parecchie. Alla fine il fratello Carmelo è risultato costantemente il più veloce con la Suzuki Swift gemella, ma Simone Vacchetto non si è mai scoraggiato, ha continuato ad attaccare senza nascondersi dietro al dito della sua minore esperienza sui campi di gara ed alla sua qualifica di Under che gli spiana davanti ancora uno splendido futuro. Ma per il più giovane dei fratelli Vacchetto la cosa più importante è di essere riuscito a contrastare il fratello più anziano preparandosi a mettergli il sale sulla coda alla prima occasione

I dieci candidati nella terza prova del sondaggio pilota di kaleidosweb sono:

  • Giorgio Bernardi
  • Andrea Castagna
  • Francesco Castagnotti
  • Luca Garello
  • Alessandro Gino
  • Gianmaria Melifiori
  • Marco Petracca
  • Corrado Perino
  • Fabrizio Tardito
  • Simone Vacchetto

La terza selezione del sondaggio pilota kaleidosweb si concluderà lunedì 29 luglio alle ore 17,00

Alessandro Gino vince in carrozza la terza selezione del sondaggio Kaleidosweb

Moscato_Rally_2013_059SANTO STEFANO BELBO (CN) – Successo senza dubbi per Alessandro Gino nella terza selezione del sondaggio piloti kaleidoswe che il pilota cuneese ha conquistato con largo margine sulla concorrenza formata da Corrado Perino, Gianmaria Melifiori e Simone Vacchetto che hanno concluso affiancati in seconda posizione e che debbono rilanciarsi nella prossima edizione del sondaggio kaleidosweb che partirà nei prossimi giorni con il sondaggio che avrà per protagonisti del Rally del Moscato. Nel frattempo Alessandro Gino può cominciare a prepararsi per le semifinali che si svolgeranno a partire da dicembre in cui dovrà confrontarsi con Stefano Monchietto e Simone Deregibus che hanno superato le selezioni precedenti, e di Elwis Chentre, Augustino Pettenuzzo, Luca Cantamessa, Tiziano Borsa e Massimo Marasso che si sono conquistati il diritto alle semifinali vincendo un rally in Piemonte.

La classifica finale della terza prova del sondaggio 2013 (venerdi 25 luglio, ore 18,30): 1. Alessandro Gino, 69 (85%); 2. Corrado Perino, Gianmaria Melifiori e Simone Vacchetto, 3 (4%); 5. Giorgio Bernardi, Francesco Castagnotti e Marco Petracca,  1 (1%); 8. Andrea Castagna, Luca Garello e Fabrizio Tardito, 0. (81%).

Il Moscato Storico innaffia Gambarino-Blua

La gara storica della Langa pur ridotta di due delle tre prove del sabato sera dimostra piacevole e gradita ai concorrenti. Vittoria indiscussa del monegasco Gambarino che domina tutte le prove, salvo due passaggi a Niella. Di Tommaso M. Valinotti, foto Elio Magnano

Moscato_Rally_2013_044SANTO STEFANO BELBO (CN) – Un successo mai messo in dubbio quello del pilota di licenza monegasca Fabio Gambarino, affiancato da Marco Blua, su Fiat 131 Racing Gruppo 2, che ha regolato la Ford Escort RS 2000 di Antonio Gregorio-Flavio Aivano e la 124 Spider di Giampaolo Icardi-Stefano Casazza. Sfortunata la prova dei francesi Fabian Cartery-Mathieu Roox, Fiat 124 Spider, che si sono fermati nel corso della prima prova speciale della domenica mattina per noie elettriche.

Moscato_Rally_2013_043La gara era divisa in due tappa con quella del sabato sera ridotta da tre ad un solo passaggio, per di più ridotto a soli 5100 metri, sulla speciale di Borine percorsa alla luce dei fari. Già nella speciale notturna Gambarino ha preso il largo segnando il miglior tempo prendendo un vantaggio di 11”2 su Gregorio, 28”8 su Cartery e 40”4 su Icardi. La situazione non cambia nelle speciali di domenica con Gambarino che si aggiudica quattro delle sei speciali regolarmente disputate salvo il secondo ed il terzo passaggio sulla speciale di Niella, dove si accoda a Gregorio che si dimostra particolarmente a suo agio su questa prova, non riuscendo però a recuperare il terreno perduta nella speciale di Niella. Terza piazza, ma soddisfatto lo stesso per Icardi, che ha la soddisfazione di salire sul podio della gara di casa, anche se non è mai riuscito ad impensierire i fuggitivi.

La classifica finale: Gambarino-Blua, Fiat 131 Racing, in 48’43”4; 2. Gregorio-Aivano, Ford Escort RS 2000, a 54”2; 3. Icardi-Casazza, Fiat 124 Spider, a 3’03”3.

I numeri

Iscritti 4; verificati 4; classificati 3; ritirati 1.

Leader della gara: Gambarino da PS3 a PS9

Vincitori Prove Speciali: Gambarino 5 (PS, 2, 4, 5, 6, 8); Gregorio 2 (PS 7, 9)

Campionato Piemonte valle d’Aosta Rallies trofeo Automotoracing 2013 il giro di boa delle storiche premia Gregorio-Aivano

Grazie al successo nell’ultima gara, al rally del Moscato, l’equipaggio della Ford Escort RS 2000 si porta al comando. Ma non può certo dormire tranquillo, inseguito da vicino da Thierry Cheney, Silvio Revelli e dai fratelli Lanfranchini. Prossimo appuntamento il Rally del Tartufo a fine mese, in attesa del Valli Cuneesi, unica gara a coefficiente doppio della stagione. Foto Elio Magnano

Moscato_Rally_2013_055SANTO STEFANO BELBO (CN) – Con l’arrivo dell’estate il Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013 ha compiuto il suo giro di boa iniziando il girone di ritorno con il Rally del Moscato del 30 giugno, nona gara delle 17 che, a questo punto della stagione, costituiscono il calendario 2013.

La stagione 2013 ha visto una maggior vivacità in tutti i settori, con ben 227 iscritti al Campionato, valore che polverizza il record della scorsa stagione quando si era arrivati a quota 162. Anche nel mondo delle storiche il Campionato ha suscitato maggiore interesse fra piloti e navigatori.

La classifica assoluta piloti vede al comando Antonio Gregorio (24), passato al comando proprio grazie ai punti conquistati nelle terre di Cesare Pavese dove ha potuto effettuare una gara senza doversi guardare dagli avversari. Il pilota della Ford Escort non può però dormire sonni tranquilli, in quanto molto vicino alle sue spalle c’è il folletto valdostano Thierry Cheney (20,4), che grazie ad un risultato pesante acquisito con la sua A112 al Rally Lana Storico in una classe particolarmente numerosa si propone come avversario più insidioso per Gregorio. In terza posizione la Lancia Fulvia  1,3 del costante “Robert” (18,4) che ha conquistato il bottino pieno al Memorial Conrero e al Rally Lana Storico. La classifica assoluta piloti rispecchia anche quella riservata alle vetture appartenenti ai vecchi Gruppi 2 e 4 a sua sua volta suddivisa in tre categorie per vetture sino a 1600 cm3, 2000 e oltre 2000. Nella classe più piccola sventola la bandiera valdostana con Thierry Cheney (20,4) e “Robert” (18,4) che conducono davanti a “baffo” Mario Cravero (13,2), autore di prestazione velocistiche da paura, che però lo portano qualche volta ad esagerare. Il suo butto è frutto di una pesante vittoria al Lana Storico, ma i punti persi per l’uscita di strada al Conrero, dove viaggiava con tempi da assoluto con la sua 127 CL Gruppo 2 si fanno sentire pesantemente. In Classe 5, per vetture Gruppo 2 e 4 fino a 2000, Antonio Gregorio (24) ha preso il comando della situazione (pur essendosi iscritto in ritardo dovendo così rinunciare ai punti della Ronde del Canavese che gli avrebbero permesso di iniziare una fuga importante) avendo però conquistato un successo pesante al Conrero. Alle sue spalle Stefano Villani (16,8), Opel Kadett GT/E, capace di andare a punti nelle sole due gare che ha disputato e Leo Argentieri (13,2) partito con il piede giusto con la sua BMW 2002 Tii alla Ronde del Canavese, bissando poi il successo al Città di Torino. Molto combattuta la Classe 6, quella per gli oltre 2000, con il saluzzese Silvio Revelli (16,8) che detta legge con la sua Porsche 911 grazie ad un buon Memorial Conrero e ad un ottimo Rally della Lana Storico che lo ha lanciato fra le stelle. Ma Revelli deve guardarsi estremamente da vicino dagli assalti di Simone Lanfranchini (15,6) che con la sua Porsche 924 ha raccolto punti al Gomitolo di Lana ed al Lana Storico e da Federico “Tramezzino” Ormezzano che ha effettuato un’iscrizione tardiva (anche su di lui pesa lo zero in casella al Conrero, dove pure ha disputato una grande gara), ma ha immediatamente recuperato con un successo al pesantissimo (sotto il profilo punteggi) Lana Storico con la Talbot Sunbeam Lotus.

Più compatta la classifica dedicata ai Gruppi 1 e 3 che vede solo due piloti a punti entrambi nella categoria fino a 2000, ovvero Mario Morando (8,4) che con la sua Porsche dopo il ritiro del Conrero ha fatto bottino pieno al Lana Storico precedendo Gianni Panero (4,8) con la Fiat 124 Abarth. In totale sono 22 i piloti classificati fra le storiche nel Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013, che vede iscritte anche due rappresentanti rosa Isabella Bignardi (1,2) ritirata con la sua Opel Kadett GT/E al Conrero e Francesca Mosso (6), unica Under 23 storica, vincente con la sua Fulvia Coupé al Gomitolo di Lana.

Fra i navigatori la classifica assoluta vede Flavio Aivano (14,4) che ha detta la note ad Antonio Gregorio e riesce a prendere il comando scavalcando Stefano Lanfranchini (13,2) e l’astigiano Antonio Severino (13,2) che ha raccolto punti in due categorie differenti, ovvero al Memorial Conrero dettando le note all’elvetico Pietro Galfetti sull’imponente Opel Ascona 3.0, e a inizio stagione alla Ronde del Canavese, dove ha conquistato il bottino pieno sulla Fulvia di “Robert”. Molto simile la classifica dedicata che unisce le vetture di gruppo 2 e 4 con Aivano e Lanfranchini a condurre davanti a Jastine Sertori (7,2) che ha compiuto un’incursione fra le storiche al Memorial Conrero ed Ilario Pellegrino (7,2) che ha fatto il suo esordio stagionale al Lana Storico. In Categoria 4, quella riservata alle vetture Gruppo 2 e 4 fino a 1600 cm3, Jastine Sertori ed Ilario Pellegrino si dividono la leadership davanti alla giovanissima Monica Mosso e a Giorgio Severino (6). Nelle vetture sino a 2000 cm3, a condurre è Flavio Aivano davanti a Lorenzo Lalomia (3,6) e Marco Mao (1,2), mentre fra le oltre 2000 Stefano Lanfranchini ha ragione di Luca Pieri (1,2). Tre i concorrenti classificati che hanno corso al volante di vetture Gruppo 1 e 3, con Stefano Scardoni (7,2) e Giorgio Severino che si dividono la leadership davanti a Paola Salsa (4,8). Scardoni e Paola Salsa sono anche i protagonisti della Classe fino a 2000 cm3, mentre Giorgio Severino è il solitario protagonista della Classe oltre 2000.

In totale sono 10 i navigatori classificati fra le storiche nel Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013, fra i quali due rappresentanti rosa, ovvero Jastine Sertori e Monica Mosso, con quest’ultima solitaria protagonista fra gli Under 23.

Per quanto riguarda le storiche, con l’annullamento del 333 Minuti, c’è solo più una gara riservata esclusivamente alle storiche e si tratta del Rally delle Valli Cuneesi Storico del 7 settembre, che però, essendo un’Internazionale avrà valenza doppia. Ma la battaglia ricomincerà molto prima, già sabato 27 luglio con il rally del Tartufo.

Le schegge di kaleidosweb sparano gli obiettivi con Magnano a mezzo servizio

Un assenza notata da tutti quella del reporter di Revello, ma ampiamente giustificata. Foto Elio Magnano

Moscato_Rally_2013_004SANTO STEFANO BELBO (CN) – C’era tutta la truppa di kaleidosweb o mancava qualcuno? Sabato lo staff di Stefano Romeo ed Elio Magnano si è presentato al gran completo allo shake down e sulla prova di Borine, mentre Tommaso M. Valinotti si dedicava alla raccolta delle prime notizie ed alle formalità del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies, ma domenica mattina qualcuno mancava. La grande assenza, subito notata, è stata quella di Elio Magnano, che nella prima mattinata è diventato nonno di Giada, figlia della figlia Nicoletta. Mentre la futura reporter e la mamma si riposavano, il neo-nonno si agitava nei corridoi dell’ospedale di Pinerolo. Dalla redazione di kaleidosweb i migliori auguri a Giada, Nicoletta ed anche a nonno Elio. E non ti preoccupare: le schegge di kaleidosweb sono venute benissimo, grazie agli scatti dello staff di Stefano Romeo e a quelli di Germano e Claudia, che hanno sopperito nel migliore dei modi all’assenza del loro capo.

Parole e Volti dal Rally del Moscato Giorgio Bernardi-Gianmaria Melifiori stelle di gloria giovanile al Rally Moscato

Esordio in S1600, arrivo nella top ten e secondo posto assoluto per il pilota di Martiniana Po; vittoria in Classe A6, davanti al velocissimo Petracca, quattro speciale di categoria vinte sono il bottino del driver di Lagnasco. Così il Trofeo Prosciutto & Mozzarella non ha vincitori né vinti. Anzi, festeggia il successo di entrambi i contendenti

SANTO STEFANO BELBO (CN) – Sono stati i due saluzzesi Giorgio Bernardi e Gianmaria Melifiori i due Under 23 più veloci al 12° Moscato Rally che si è svolto sabato 29 e domenica 30 giugno con partenza ed arrivo a Santo Stefano Belbo.

Moscato_Rally_2013_046Giorgio Bernardi, affiancato da Ismaele Barra, ha conquistato la seconda piazza di Classe S1600 ed il nono posto assoluto con la Clio S1600 di Roger Tuning (che guidava per la prima), volta grazie ad una condotta di guida attenta e velocissima. “Per me era la prima volta di tutto” confessa il pilota di Martiniana Po. “Prima volta sulla Clio S1600, prima volta al Moscato. Ed alla prima curva della prima prova sono finito in testacoda”. Non basta quella piccola disavventura a scoraggiare Bernardi, che già nella ripetizione alla luce dei fari della speciale di Borine sigla l’11° tempo assoluto, terzo di S1600. Ed è solo l’antipasto. Domenica una prova per trovare le misure alla luce del sole, e poi via all’attacco nel primo passaggio a Niella dove entra nella top ten siglando il miglior tempo di categoria. Da quel momento è tutto un crescendo soprattutto nella prova di Niella nella quale il portacolori della Meteco Corse si dimostra costantemente il più forte di categoria, superando così, proprio sotto lo striscione di arrivo il locale Gianluca Bonzo per andare a conquistare il nono posto assoluto. “Sono molto felice di questo risultato su una vettura che non conoscevo e con la quale mi sono trovato alla perfezione. È stato un bel salto rispetto alla Twingo R2B con cui ho corso finora, ed arrivare nella top ten alla mia sedicesima gara è stato un gran bel risultato”.

Moscato_Rally_2013_010Appena due posizioni più indietro chiude Gianmaria Melifiori, affiancato da Enrico Ghietti, autore di una gara superlativa che lo porta a battere per la prima volta in carriera il “caimano” della Classe A6 Marco Petracca. Anche per il pilota di Lagnasco le cose non erano iniziate nel migliore dei modi, con un bel testacoda sulla speciale di Borine sabato pomeriggio, migliorandosi leggermente nella prova in notturna complice anche un problema alla fanaliera. La tappa del sabato vedeva chiudere il portacolori della NordWest Motorsport 23esima posizione assoluta, terza di classe, ma ad appena 3”1 dal leader temporaneo Simone Peruccio. Domenica mattina però Melifiori-Ghietti suonavano le trombe dell’assalto al fortino e nelle prime due prove speciali facevano volare la loro Citroën Saxo curata dalla OVS siglando il miglior tempo di categoria andando a conquistare il primato di Classe A6 travolgendo Peruccio e superando Petracca. “Le prove sono molto belle e velocissime. Mi piace in particolare la San Grato. È una gara tiratissima in cui non ci potremo distrarre nemmeno per un metro” commenta a metà gara lo studente universitario dai modi garbati di Lagnasco. La San Grato piace però anche al suo avversario Petracca che spreme tutto il possibile dalla sua Saxo e sigla tempi da paura (quinto assoluto nei due successivi passaggi, dietro solo al poker di vetture S2000 che stanno dominando la corsa). Ma Gianmaria Melifiori non è da meno. Concede a Petracca 1”5 sul secondo passaggio ed appena 3/10 sul terzo (in cui sigla il sesto tempo assoluto), rispondendo però per le rime nella successiva Niella in cui è sempre il più veloce di Classe A6, riuscendo così ad allungare sul velocissimo avversario sino ad andare a concludere in 11esima posizione assoluta e primo di Classe A6. “Dopo i vari problemi vissuti nelle scorse gare, il Moscato è stato perfetto ed abbiamo potuto combattere con un mostro sacro come Marco Petracca. Stargli davanti è una soddisfazione immensa” conclude Gianmaria Melifiori, che ha acquisito anche lui lo spirito del caimano.

Da inizio stagione i due giovanissimi driver saluzzesi vivono una sfida provata denominata “Prosciutto & Mozzarella” (dal genere di prodotti delle rispettive aziende paterne). “Quando Gianmaria ha saputo che al Moscato correvo con una Clio S1600, mi ha detto che era una sfida impari e che non sarebbe stata valida” commenta sul traguardo Giorgio Bernardi. “Sapendo però quanto è veloce Melifiori, e pensando a quanto avrebbe potuto andar forte su queste strade anch’io ero perplesso sul risultato della scommessa” e visto il risultato finale è giusto concluderla con un grande abbraccio finale fra i due e rimandare la sfida alla prossima puntata. In fondo è meglio pensare che abbiano vinto entrambi.

Il Super Rally rilancia Hohlheimer-Dalmasso

Moscato_Rally_2013_031SANTO STEFANO BELBO (CN) – La formula del 12° Rally del Moscato ha trovato estimatori e detrattori in gran quantità, visto che usciva decisamente dagli schemi dei rally normali. Decisamente è stata poco apprezzata, anzi è stata vista malissimo, dalla gran parte degli equipaggi la struttura Ronde della prima tappa con tre passaggi sulla speciale di Borine che ha richiesto due lunghi riordini (un ora e quindici minuti) a Gallo Grinzane, senza parco assistenza, fatto che ha reso ancora più complicata la situazione dovendo gli equipaggi fare refuelling e montare le fanaliere. In aggiunto si è verificato l’annullamento del secondo passaggio, obbligando gli equipaggi ad una sosta interminabile nei piazzali di Gallo Grinzane.

È piaciuta a quasi tutti la partenza della seconda tappa in ordine di classifica, anche se ha complicato la vita agli addetti ai lavori, giornalisti fotografi e commissari di percorso, che dovevano andare alla ricerca degli equipaggi smarriti per strada inseguendo un elenco che non era più in ordine numerico. Ma la cosa è generalmente piaciuta agli equipaggi al punto che Miki Murialdi l’ha definito “un ordine di partenza dal sapore mondiale”. Ovviamente è piaciuta a quei concorrenti delle macchine piccole come Luca Garello che con una piccola 106 Rallye si ritrovati a partire fra i primi dieci, sogno mancato per un soffio da Marco Petracca a causa del testacoda nella prima speciale.

Ad apprezzare particolarmente la formula sono stati gli 11 equipaggi che, dopo essersi fermati nelle prove del sabato, sono riusciti a ripartire domenica mattina con la formula del Super Rally. Di questi 11 ben nove sono riusciti a salire sulla pedana di arrivo domenica sera. Fra questi i migliori sono stati Jürgen Hohlheimer-Marco Dalmasso, migliori dei miracolati, Fiat Punto, risaliti fino dal 93° fino al 49° assoluto e terzi di Classe FA6, Ferrando-Galetti, 51esimi che hanno dato spettacolo con la loro Mitsubishi Lancer EVO IX, ed Andrea Castagna-Sara Farinella, 56esimi assoluti e terzi di Classe FN2, che erano finiti anche loro fuoristrada nella trappola del dosso di Borine.

Ronny Di Stefano il meccanico con la passione del controsterzo

Affiancato dalla fidanzata Gloria Santini, futuro ingegnere meccanico, il tecnico dell’Erreffe ha portato in gara una Clio Williams chiudendo quinto nell’impegnativa Classe FA7

Moscato_Rally_2013_058SANTO STEFANO BELBO (CN) – L’occasione fa il meccanico pilota. É quanto accaduto a Ronny Di Stefano, ventisettenne meccanico dell’Erreffe di Agostino Roda di Castelnuovo Scrivia (AL) che in occasione del Rally del Moscato è tornato per la quarta volta al volante della Clio Williams ovviamente dell’Erreffe. “La passione per i motori è tanta, al punto che a 19 anni mi ho lasciato Pesaro, la mia città natale, per venire a Castelnuovo Scrivia a fare il meccanico da Agostino Roda”. Una scelta difficile e di passione, visto che nella cittadina alessandrina non conosceva nessuno, ma che ha sicuramente dato i suoi frutti, se dopo otto anni Ronny Di Stefano è ancora lì, alla corte di Agostino Roda. E se geograficamente non si è mosso di un metro di strada ne ha compiuta parecchia, crescendo a livello professionale e riuscendo a soddisfare la sua voglia di gareggiare esordendo al Rally delle Dolomiti di due anni fa e ripetendosi poi al Rally della Val D’Aveto e più recentemente al Rally Race di Voghera, gara nella quale ha ottenuto il miglior risultato assoluto della carriera chiudendo 14° assoluto e secondo di FA7.

Al Moscato la gara di Ronny Di Stefano e della fidanzata Gloria Santini si è conclusa con il 24° posto assoluto, quinto di classe dopo aver disputato le otto prove speciali senza problemi, ma “dovendo guidare un po’ meglio” come ha detto lui stesso sul palco di arrivo. “Correre è una grande passione, ma debbo sempre considerare che sono prima di tutto un meccanico e quindi l’interesse prioritario è fare di tutto affinché le vetture in gara vadano bene. Qui avevamo solo un’altra vettura oltre la mia (la Peugeot 207 S2000 di Italo Ferrara-Gabriele Bobbio, giunta regolarmente al traguardo senza problemi), perciò è stato possibile correre senza dover far fare alla squadra i salti mortali”.

Ad affiancare Ronny Di Stefano c’è da sempre la fidanzata Gloria Santini di Casteggio (PV), che vanta una gara in più di Ronny “fatta così per provare come funzionava il mondo dei rally” e appassionata a tal punto dalla meccanica e dai motori da frequentare la Facoltà di Ingegneria Meccanica, conosciuta in officina e sua navigatrice in tutte le avventure rallistiche del meccanico marchigiano. “Mi sento sicuramente più meccanico che pilota” conclude Di Stefano, “anche se mi piacerebbe guidare una RRC perché è una sfida tecnica molto interessante. Anche perché del mondo delle corse mi interessa far correre più veloci possibile le macchine su cui metto le mani”.

EVO Motorsport no frizione no party

Moscato_Rally_2013_049SANTO STEFANO BELBO (CN) – Sul vetro laterale della navigatrice la scritta era chiara: “No Pamy, no party”. Ma per Emanuele Ferrando-Pamela Galetti il sabato notte fra la prima e la seconda tappa del Rally del Moscato non è stata certamente una notte da discoteca. E meno che mai per i meccanici della EVO Motorsport che curano la Mitsubishi Lancer EVO IX del “diversamente matto” pilota genovese che hanno dovuto lavorare duramente e per quasi tutta la notte per risistemare il differenziale della vetture e permettere al pilota della Lanterna Corse di ripartire domenica mattina e concludere in 51esima posizione assoluta, quarta di classe, offrendo uno spettacolo sopraffino ai suoi tanti tifosi.

Ferrando-Malzani vittoria sofferta degli stacanovisti in Campionato Piemonte Valle d’Aosta

Moscato_Rally_2013_050SANTO STEFANO BELBO (CN) – Sul podio di arrivo del Rally del Moscato Giovanni Ferrando e Fabio Malzani sono più che felici. “Abbiamo vinto la Classe FN3 nonostante i problemi che ci hanno afflitto un po’ in tutta la gara. Ieri sera abbiamo provato il brivido della batteria esplosa, oggi abbiamo iniziato con qualche problema al retrotreno, ma sopratutto abbiamo avuto difficoltà nelle prove centrali. Sulla San Grato-2 si è accesa la spia dell’alternatore, mentre nella successiva Niella la Clio Williams si è spenta quando abbiamo tirato 7000 giri”. Molto soddisfatto anche il navigatore Fabio Malzani. “Nelle cinque gare disputate quest’anno abbiamo conquistato quattro volte il successo di Classe. Io sto correndo moltissimo, al punto che sono stato costretto a provare nello stesso giorno il Rally della Lanterna ed il Coppa d’Oro. D’altro canto le prove erano sui versanti opposti della stessa montagna”. Con questo risultato Giovanni Ferrando fra i piloti e Fabio Malzani fra i navigatori, consolidano la loro leadership nel Campionato Piemonte  Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013.

Jürgen Hohlheimer ed il meccanico vivandiere

Moscato_Rally_2013_066SANTO STEFANO BELBO (CN) – “Dove essere regrouping? Riordino?”. Il gigantesco meccanico, testa completamente pelata, tuta aperta per il caldo, si aggirava nella corsia di ingresso del Parco Assistenza di Santo Stefano Belbo con al gomito un cestino di plastica blu in cui, invece di chiavi e bulloni, c’erano due grandi focacce tonde e bibite energetiche. Quando ha scoperto che il riordino era a Cossano Belbo si è rabbuiato e chiesto con il classico accento teutonico. “Quanto distare?” I sei chilometri sono apparsi troppi anche a lui ed allora è rimasto pazientemente in attesa che l’equipaggio cui prestava assistenza arrivasse, pronto a fornire la sussistenza: Jürgen Hohlheimer-Marco Dalmasso, Fiat Punto.

Il pilota tedesco si è subito avventato sulle focacce che ha sbranato prima di arrivare al C.O. e a chi gli faceva notare come la sua fosse un’assistenza completa rispondeva nell’italiano di chi frequenta da vent’anni le spiagge di Rimini (o le nostre prove speciali): “No, no meccanico serve per pizze e bibite. Io riparo personalmente la mia macchina da solo. Ieri sera, quando rotto semiasse, portata Punto in parco assistenza, cambiato semiasse, poi andato con meccanico a bere birra e mangiare pizza. Questa mattina riparato frizione prima assistenza, poi fatto tempi che volevo”. Che la strategia fosse giusta è dimostrata dal risultato. Hohlheimer-Dalmasso hanno rimontato la classifica dalla 93esima posizione in cui erano finiti sabato notte fino al 49° posto, conquistando anche il terzo posto della super competitiva Classe FA6 e soprattutto siglato il miglior tempo di categoria nelle ultime due prove speciali, staccando il 27° tempo assoluto nella Niella finale.

Gianluca Pavone-Sara Molinari un bis esclusivo

Moscato_Rally_2013_067SANTO STEFANO BELBO (CN) – Seconda gara insieme e nuova vittoria per Gianluca Pavone con la moglie Sara Molinari sul sedile di destra e nuovo successo di Classe N3, condito dal 25° posto assoluto. E tanto per non lasciare dubbi sulla perentorietà del loro successo Pavone-Molinari hanno segnato il miglior tempo in tutte le otto prove speciali disputate.

Yves Chapellu-Marika Mavillod fiato corto in partenza grandi sorrisi all’arrivo

Moscato_Rally_2013_029SANTO STEFANO BELBO (CN) – Ritorno in gara del pilota valdostano Yves Chapellu, affiancato dalla giovanissima Marika Mavillod che conquista il secondo posto di Classe FN3 e la 48esima piazza assoluta con la Peugeot 306 Rallye. “Abbiamo terminato di montare la macchina, arrivata in settimana, nella notte fra venerdì e sabato ed il primo metro in moto lo abbiamo fatto sulla speciale di Borine” commentava Chapellu al riposo di sabato sera “ed ovviamente è difficile capire reazioni e limite di una vettura molto performante, ma anche decisamente impegnativa da guidare”. Ma la domenica le cose sono andate per il meglio. Dal primo passaggio su Niella, PS5, Chapellu-Mavillod hanno cominciato a migliorare costantemente le loro prestazioni risultando sempre la seconda forza in Classe FN3 dietro Ferrando-Malzani. “Abbiamo migliorato di circa 1”/km e ciò è molto incoraggiante, anche se la strada da percorrere è ancora parecchia”. Ma dal sorriso stampato sulle labbra di Yves Chapellu all’arrivo è certo che l’assalto al gradino più alto del podio è solo rimandato. Di poco.

Lotta fratricida Carmelo e Simone Vacchetto al Rally del Moscato

Moscato_Rally_2013_036SANTO STEFANO BELBO (CN) – Dai tempi di Caino e Abele, passando per Romolo e Remo, la storia e la mitologia sono pieni di racconti di lotte fratricide, ma quella al Moscato è stata piuttosto un sereno confronto sportivo. Lo ha vinto il maggiore dei due, Carmelo, dall’alto della sua maggiore esperienza in gara, 18 rally disputati, contro gli otto del fratello Simone, che è pure Under 23. ma mentre il più anziano e sereno dei due guarda con il sorriso sulle labbra le proprie prestazioni (ha vinto la Classe N2 in scioltezza) e quelle del fratello, per Simone la sfida era tutta in famiglia. “Su otto prove disputate sono riuscito a stargli davanti solo due volte. Nella prima di domenica mattina, la San Grato, e sulla Niella-2 dove sono riuscito ad attaccare al massimo. Va bene così” conclude l’Under Simone che guarda la scritta inneggiante al fratello sulla Swift, e sa di avere ancora tanta strada davanti a lui “ed è bello potersi confrontare con un fratello come il mio”.

Incontro serale col cinghiale per Foglino-Demartini

Moscato_Rally_2013_040SANTO STEFANO BELBO (CN) – La prima prova speciale ha condizionato pesantemente la gara di Pierluigi Foglino e Stefano Demartini che si sono ritrovati la strada sbarrata da un cinghiale, forando la gomma anteriore sinistra e dovendo fermarsi a cambiarla, con conseguente perdita di tempo che ha fatto concludere all’equipaggio del VM Motorteam con un ritardo di 13’10 da Elwis Chentre, peggior tempo assoluto e così alto, che domenica mattina, pur con molti equipaggi gravati dalla penalità del Super Rally, sono partiti penultimi. Alla fine però la costanza di Foglino-Demartini è stata premiata visto che hanno chiuso quarti di Classe FN2, 70esimi assoluti, lasciando dietro una decina di altri equipaggi.

Tardito-Nebiolo una sfida papale

Moscato_Rally_2013_068SANTO STEFANO BELBO (CN) – “Ormai Portacomaro è conosciuta in tutto il mondo, in quanto paese di origine di papa Francesco”. Ma Portacomaro, alle porte di Asti, è anche il paese in cui vivono Fabrizio Tardito, presente al Moscato con la sua Mitsubishi Lancer e Claudio Nebiolo-Katia Cavallotto, Renault Clio RS, da sempre impegnati in una sfida all’ultimo traverso sulle prove speciali. E chissà che non tocchi proprio a papa Francesco fare da giudice per stabilire qual è il miglior controsterzo.

Pirra-Bruno: Buon compleanno Ritmo

Moscato_Rally_2013_021SANTO STEFANO BELBO (CN) – “Per essere una trentenne cammina veloce ed ha ancora molto fascino”. Non ha alcun dubbio Osvaldo Pirra che, affiancato da Riccardo Bruno ha concluso al 34° posto assoluto, sesto di Classe FA7 con la sua Fiat Ritmo. “La nostra Ritmo è stata immatricolata nel mese di luglio del 1983, quindi sta per compiere trent’anni, ma si è comportata benissimo permettendoci di effettuare dei bei traversi, come si possono fare solo con delle vetture di altri tempi”.

Lotta di Classe Marasso e Chentre i grandi protagonisti della S2000

Iscritti, 11; verificati, 10; classificati, 8; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
4 Elwis Chentre (PS 1. 3, 5, 9); 3 Massimo Marasso (4, 6, 8); 1 Alessandro Gino (7)

Leader di Classe
Elwis Chentre (da PS 1 a 7); Massimo Marasso (da PS 8 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_001Le prime quattro posizioni della classe rispecchiano sia nella classifica sia nell’andamento con la foratura di Elwis Chentre che dopo aver condotto per sette delle nove prove speciali si arrende sull’ultima San Grato (PS8) per una foratura e poi si scatena nell’ultima prova, Niella Belbo, che ben si addice alle caratteristiche sue e della Grande Punto Abarth. Un grande Massimo Marasso ha dimostrato tutte le sue capacità velocistiche staccando il miglior tempo nei tre passaggi a San Grato, battendo Chentre due volte ad armi pari, dimostrando un carattere incredibile credendoci dal primo ed all’ultima speciale. Per lui un solo brivido, sull’ultima speciale, quando la paura di vincere rischia di fargli perdere un successo che sembrava giù nelle sue tasche. Alessandro Gino ha chiuso secondo assoluto ad appena 1”8 dal vincitore con un’ultima prova in cui è stato regolato solo dallo scatenato Chentre.

Moscato_Rally_2013_006Un vero peccato per il cuneese che ha commesso alcuni errori di troppo nel corso della gara, a cominciare proprio dalla prima curva della prima speciale che gli fa perdere oltre otto secondi. “Sono stato troppo falloso, e l’ho pagato. Dopo il primo errore a Borine, mi sono ripetuto nella prima prova di oggi a San Grato. Sono soddisfatto delle mie prestazioni velocistiche. Pur avendo vinto una sola prova sono sempre stato vicinissimo ai leader della gara”. Terza piazza per Tiziano Borsa, staccato di 4”6 dal vincitore, che ha lottato costantemente per la terza piazza in duello ravvicinato con Alessandro Gino, che sembrava vincere quando ha trovato il giusto assetto della sua Fiesta, ma ha dovuto capitolare davanti ad un finale al fulmicotone di Gino. Quarta piazza, molto deludente per quanto fatto vedere in gara, per Elwis Chentre che paga carissimo la foratura nella penultima prova, ma dimostra tutto il suo valore e carattere scatenandosi nell’ultima prova mancando il podio per appena 1”6.

Moscato_Rally_2013_002Alle spalle di questi quattro un Armando Defilippi, affiancato da Franco Piovano, staccato di 1’50”9, che inizia con un dritto in discesa al sabato , ottiene buoni tempi, ma non riesce, causa la scarsa conoscenza della vettura, a trovare il limite della Peugeot S2000, ma sopratutto paga pesantemente un contatto con un antitaglio nel passaggio pomeridiano di San Grato. Buona la gara di Miki Murialdi-Roberto Valpreda, che chiudono ad appena 7”5 da Defilippi dopo una gara accorta e senza sbavature. Settima piazza per Italo Ferrara-Gabriele Bobbio che faticano un po’ sulla prova di Borine che costa loro l’arrivo nella top ten dell’assoluta che era l’obiettivo del veterano alessandrino. Chiudono la graduatoria Rinaldo Vola-Ugo Montaldo che festeggiano così la loro unica uscita stagionale, anche se sono un po’ dispiaciuti per il fatto di essere partiti nella tappa di domenica dietro una Peugeot 106, anche se è quella del funambolico Luca Garello. Ritirati gli svizzeri Josias Rywalsky e Jean-Daniel Denicol, che amano gareggiare in Italia, per problemi al freno mano ed un’inquietante spia accesa nel cruscotto, ed il giovane Gioel Mattia Bertuzzi con Elio Tirone al fianco, autore di alcune buone prestazioni nella sua gara test prima che si rompesse un sensore del motore al termine della settima prova.

Ezio Grasso-Daniele Araspi riscattano la gran botta in Classe S1600

Iscritti, 7; verificati, 7; classificati, 5; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
3 Giorgio Bernardi (5, 7, 9); 2 Alberto Rossi (1, 3) ed Ezio Grasso (4, 8); 1 Gianluca Bonzo (6)

Leader di Classe

Alberto Rossi (da PS 1 a PS 3); Ezio Grasso (PS 4); Alberto Rossi (PS 5); Ezio Grasso (da PS 6 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_009Ezio Grasso e Daniele Araspi sono i vincitori della Classe S1600 e per il pilota albese è il giusto riscatto alla grande delusione, con tanta paura, dell’edizione 2012 quando uscì di strada distruggendo la sua Clio S1600. La cronaca della classe vede inizialmente prevalere l’Under 23 Alberto Rossi, affiancato da Fabio Grimaldi che si impone nelle due prove del sabato sera e chiude la prima tappa con 9”5 su Grasso-Araspi. La mattina non ha l’oro in bocca per Alberto Rossi che si fa sorprendere da Grasso a San Grato che in sol boccone gli recupera 10”6 e si porta al comando, anche se con solo 1”1 sul giovane portacolori della Scuderia Monferrato. Mentre si attende un gran duello Rossi-Grasso sono Giorgio Bernardi-Ismaele Barra e Gianluca Bonzo-Fausto Chiarle a dettare legge nella prima Niella con Rossi che a Grasso, veramente piantato in questa prova e che restituisce la leadership di Classe S1600 a Rossi per 5”1. La situazione in testa si definisce nella ripetizione di San Grato con la foratura di Rossi che fa perdere all’alessandrino 8’28”9 da Bonzo, migliore di S1600, ma sopratutto mette i galloni di leader sulle spalle di Ezio Grasso che a tre prove dalla fine ha 8”1 su Bonzo, che sta lottando con Bernardi su cui ha un vantaggio di soli 6/10, con Rossi che paga 8’22” e fa la prova successiva solo per onore di firma prima di ritirarsi al parco assistenza. La successiva Niella conferma ancora la velocità di Bernardi che fa suo il miglior tempo con Bonzo a 1”9 quindi Grasso che controlla la situazione, lasciando Bernardi e Bonzo a scannarsi per la seconda piazza, con il giovane saluzzese che scavalca Bonzo. Grasso mette il sigillo finale nella penultima speciale, siglando il miglior tempo con 4/10 su Bonzo che torna a ribaltare la classifica nei confronti di Bernardi, terzo in prova a 3” da Grasso. Quando mancano solo più 6800 metri di Niella Grasso-Araspi conducono la classifica con 8”1 su Bonzo-Chiarle che deve spingere forte per difendersi dagli assalti di Bernardi-Barra su cui vanta un vantaggio di 1”3. Ed in effetti Giorgio Bernardi dimostra tutto il suo potenziale andando a siglare il settimo tempo assoluto il migliore di classe e lascia il “controllore” Ezio Grasso a 1”7 e soprattutto Gianluca Bonzo (quarto tempo, preceduto anche da Patrik Gagliasso) a 6”1 ribaltando, per l’ennesima volta la situazione.

Moscato_Rally_2013_011Sul podio finale Ezio Grasso e Daniele Araspi, ottavi assoluti, festeggiano una vittoria che cancella le ombre dell’edizione 2012 e concludono con 7”7 su Giorgio Bernardi-Ismaele Barra, il migliore pilota Under 23, che hanno iniziato con un bel testacoda nella prima curva della prima tappa nella gara che rappresentava il suo esordio nella S1600 e al Moscato. Un esordio, alla sua 16esima uscita nei rally, concluso nel migliore dei modi, visto che è quello che ha vinto più prove, ben tre, in questa classe, dimostrandosi inavvicinabile nella velocissima Niella. Ottima la gara di Gianluca Bonzo-Fausto Chiarle, che chiudono terzi di classe dopo aver pesantemente pagato nel passaggio notturno a Borine, quando lascia 11”7 al leader Alberto Rossi. Sotto il podio, staccati di 1’32”2 da Grasso, Patrik Gagliasso-Dario Beltramo vittime di una gara travagliata, che ha avuto le sue punte nei problemi di franata già nella prima prova speciale del sabato, per proseguire con la rottura del leveraggio del cambio nella Niella del mattino che ha costretto i portacolori della New Driver’s Team a percorrere tutta la speciale in seconda marcia. Seguono Marco Luison-Chiara Corso che faticano parecchio con la loro Clio S1600 divertendosi poco. Ritirati, oltre Rossi-Grimaldi, anche i veneti Andrea De Luna-Marika Rossetto, che rompono il motore nel corso del passaggio notturno della Borine

Lampi Gasperetti Costanza Perino brillano in Classe N4

Iscritti, 5; verificati, 5; classificati, 4; ritirati, 1.

Vincitori Prove Speciali
4 Corrado Perino (1, 6, 7, 8); 3 Federico Gasperetti (3, 4, 5); 1 Roberto Massolino (9)

Leader di Classe
Corrado Perino (PS 1); Federico Gasperetti (da PS3 a PS5) Corrado Perino (da PS 6 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_012Successo netto in Classe N4 di Corrado Perino ed Erika Bologna che regolano con autorevolezza Roberto Massolino-Marco Bolla, anche loro su Mitsubishi Lancer EVO IX dopo la sfuriata iniziale della Megane RS dei toscani Federico Gasperetti-Federico Ferrari.

Nella prima prova è subito Corrado Perino a mettersi in mostra, siglando il quinto tempo assoluto e chiudendo con 5”5 di vantaggio su Gasperetti, non troppo a suo agio con la Megane RS nella tormentata prova di Borine. Massolino paga 12”2 a causa della ruggine accumulata in un anno di inattività che lo costringe a riprendere in mano i meccanismi della guida in prova speciale dell’imponente Mitsubishi. Spettacolo dietro per Fabrizio Tardito-Enzo Colombaro, con la più anziana a meno performante Lancer EVO VI, seguiti da Emanuele Silvio Ferrando-Pamela Galetti. Gasperetti impara immediatamente la lezione nel successivo passaggio sull’accorciata Borine, dove è lui a siglare il quinto tempo assoluto, lasciando a 7”9 Perino che si gira per ben due volte in speciale, con Massolino che mantiene costante il suo ritardo. Al riposo è in vantaggio Federico Gasperetti, settimo assoluto in classifica generale, che non vede l’ora di partire sulle prove della domenica “più larghe e veloci, quindi più adatte ad una macchina dalle dimensioni importanti come la nostra Megane RS”, mentre Perino, in ritardo di 2”4, lamenta la poca confidenza con la Mitsubishi Lancer che non guida da ottobre. Soddisfatti Massolino, staccato di 19”3, e Tardito, in ritardo 44”5 che ha potuto esaltarsi con il freno a mano. Torna a spron battuto in assistenza Ferrando con la frizione ko, costringendo così i meccanici della EVO Motorsport ad una notte di lavoro per ripristinarla e consentire al pilota “diversamente matto” genovese di riprendere il giorno successivo.

Moscato_Rally_2013_013Le profezie di Gasperetti si confermano nel passaggio mattutino sulla San Grato e Niella, con il toscano che sigla per ben due volte il sesto tempo assoluto e prende il comando anche delle Due Ruote Motrici, che rappresenta uno dei suoi obiettivi in questa gara. “La Megane risponde bene alle regolazioni che abbiamo effettuato ed ora stiamo andando bene in entrambe le prove, sopratutto la San Grato, che è più adatta alla nostra vettura”. Il ritardo di Corrado Perino è aumentato di poco, adesso paga 8”5 a Gasperetti, ed è soddisfatto così in quanto ha aumentato il feeling con la Mitsubishi. Massolino è a 36”4 senza esagerare con la Mitsubishi. La ripetizione della San Grato è decisiva per la classifica finale. Federico Gasperetti commette un errore uscendo di strada in un tratto in salita, lasciando quindi via libera a Perino che sigla il miglior tempo senza sforzo alcuno, con Massolino in costante crescita che paga solo più 3”1 al pilota delle Valli di Lanzo, mentre è più in difficoltà sulla successiva Niella lasciando 6”3 a Perino. Quando mancano due sole prove alla fine Corrado Perino è autorevolmente quinto assoluto con 37”3 su Massolino, un margine di tutta sicurezza se non si commettono errori. Il portacolori della Meteco Corse attacca ancora nell’ultima ripetizione della San Grato, settimo tempo assoluto, ma Massolino ha decisamente aumentato il ritmo arrivando dietro di appena 2”6. L’albese ottiene la soddisfazione di vincere l’ultima prova speciale, anche se con soli 3/10 di vantaggio su Corrado Perino, che porta i due piloti della Mitsubishi EVO XI a concludere nelle posizioni nobili della classifica.

Moscato_Rally_2013_015Corrado Perino-Erika Bologna sono infatti quinti assoluti, preceduti solo dai quattro scatenati funamboli della S2000. “È stata una gara in crescendo e non poteva essere diversamente. Era da ottobre che non guidavo la Mitsubishi, e nel frattempo i tecnici della EVO Motorsport hanno lavorato parecchio evolvendola. Adesso la vettura è più veloce ed assettata meglio, ma mi sono occorse un paio di prove speciali per prendere confidenza e sfruttarla al meglio. Ma alla fine ho potuto disputare le ultime prove in formato banzai, divertendomi moltissimo”. Grande soddisfazione anche per Roberto Massolino e Marco Bolla, tredicesimi assoluti e secondi di classe con un ritardo di 39”6. “Noi facciamo una sola gara l’anno, questa. E lo scorso anno non l’abbiamo neppure finita visto che ci siamo fermati dopo due prove. Era importante riprendere bene il ritmo, cosa che abbiamo fatto permettendoci di vincere anche l’ultima prova della giornata”. Terza piazza per Fabrizio Tardito-Enzo Colombaro, con la Mitsubishi Lancer EVO VI, ed a parlare a nome dell’equipaggio è proprio il navigatore. “Tardito ha una protesi oltre la mano destra chiamata freno a mano. In ogni curva questa scatta a tirare la leva facendoci perdere un bel po’ di tempo, mandando però in visibilio i nostri tifosi. D’altro canto con una EVO VI non abbiamo nessuna possibilità di competere con le EVO IX della nostra classe, e perciò non ci rimane che concederci al divertimento”. Della stessa filosofia Emanuele Silvio Ferrando, che dopo aver pagato penalità per rientrare con il Super Rally si è concesso al divertimento puro: “D’altro canto eravamo troppo indietro in classifica per poterci permettere di pensare al risultato

R3C il volo di Cugnasco si ferma a Niella

Iscritti, 4; verificati, 4; classificati, 4; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali

7 Giuseppe Cugnasco (1, 3, 4, 5, 6, 8, 9); 1 Sergio Tadone (7)

Leader di Classe
Giuseppe Cugnasco ( da PS 1 a PS 8); Giancarlo Morra (PS9)

Moscato_Rally_2013_017Sette prove speciali vinte, un dominio fino alla penultima prova non sono bastati a Giuseppe Cugnasco-Gianluca Saglietti a vincere una Classe R3C che avevano ampiamente dominato.

Subito al comando siglando perentoriamente il miglior tempo di classe nei due passaggi di sabato su Borine Cugnasco-Saglietti hanno chiuso la prima tappa in 27esima posizione assoluta con massima tranquillità con 11”7 di vantaggio su Giancarlo Morra-Luca Culasso, attenti a non commettere errori nella prima giornata, 37”1 su Sergio Tadone-Claudio Degiorgis, autori di qualche piccolo errore e Pier Mario Cornaglia-Andrea Canali che hanno rotto il filo dell’acceleratore in partenza della Borine notturna, lo riparano nella notte per ripartire con il SuperRally.

Moscato_Rally_2013_016Cugnasco ribadisce la sua superiorità nelle prove mattutine di San Grato e Niella, recuperando una posizione in classifica assoluta ed allungando fino a 33”1 su Morra-Culasso che mantengono agevolmente la seconda posizione con 59”9 su Tadone-Degiorgis. San Grato-2 premia ancora il pilota di Santo Stefano Belbo che stacca ancora il miglior tempo, mentre nella successiva Niella si blocca il cambio della Clio R3C ed il portacolori della Sport Management è costretto a lasciare il successo in prova a Tadone-Degiorgis, che per la prima volta sono più veloci anche di Morra-Culasso. Nonostante la leva bloccata in quinta marcia Beppe Cugnasco concede appena 17”8 a Tadone, e a due prove dalla fine mantiene la 26esima piazza assoluta ed ha 32”2 di vantaggio su Morra. In assistenza i meccanici del team Miele effettuano la riparazione con la massima calma e che tutto funzioni alla perfezione lo dimostra l’ultimo passaggio sulla San Grato dove Cugnasco-Saglietti staccano il 23° tempo assoluto ed allungano di altri 21”4 su Giancarlo Morra, portando il vantaggio totale a 53”6. Sembra ma fatta, ma l’imprevisto è in agguato nuovamente a Niella. Nella confusione al tavolino del Controllo Orario il navigatore di Beppe Cugnasco timbra con un munito di anticipo pagando così un minuto di penalità. A questo punto la classifica si ribalta. Ora al comando sono Giancarlo Morra-Luca Culasso che hanno appena 6”4 di margine su Cugnasco-Saglietti. Si gioca il tutto per tutto nell’ultimo passaggio sui 6800 metri della Niella Cugnasco ribadisce ancora una volta di essere il più veloce, con Tadone grintoso ad appena 1” e Morra che mette da parte ogni prudenza ed attacca chiudendo con un ritardo di 1”6 da Cugnasco.

Sul traguardo di Santo Stefano Belbo Giancarlo Morra-Luca Culasso sono soddisfatti della trentesima posizione in classifica assoluta e del successo di Classe R3C, mentre Giuseppe Cugnasco non ne fa un dramma: “peccato perché avevamo dominato la Classe ed eravamo 24esimi assoluti; ma nei rally sono cose che succedono” commenta il pilota locale che arriva con un ritardo di appena 4”8 dal vincitore della Classe R3C. Soddisfattissimi Sergio Tadone-Claudio Degiorgis che chiudono terzi con un ritardo di 1’40” netti da Morra, ritardo in gran parte accumulato nelle fasi iniziali della gara. “Siamo ovviamente soddisfatti delle nostre prestazioni” commenta il pilota monregalese. “Erano due anni che non guidavo, era la mia prima esperienza con la Clio R3, una vettura molto professionale. Nel finale mi sono decisamente avvicinato a Cugnasco ed ho anche vinto una prova speciale. Non posso certo volere qualcosa di più”. Più pesante il distacco per Pier Mario Cornaglia-Andrea canali che dopo lo stop a Borine ripartono con il SuperRally. “Non avevamo più ambizioni di classifica, perciò abbiamo montato quattro gomme usate e con quelle abbiamo unicamente puntato a vedere il traguardo”.

R3T Duello ravvicinato Villa-Baravalle

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 3; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
4 Manuel Villa (1, 3, 5, 8) e Danilo Baravalle (4, 6, 7, 9)

Leader di Classe
Manuel Villa ( Da PS 1 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_069Un duello sul filo dei secondo non solo di equipaggi, ma anche di marchi automobilistici Manuel Villa, affiancato da Annamaria Ammendola con la Cinquecento Abarth, Danilo Baravalle, affiancato da Alessandro Lasio, su Peugeot 207 R3T, con la coda di Carlo Berchio-Mirko Pirrone che aggiungono un terzo marchio, quello che campeggia sulla loro Citroën DS3.

Un successo di Manuel Villa, ma una sfida costante con Danilo Baravalle alla fine divisi da appena 8”9 e con quattro sprint di prova per uno. Il pilota di Albenga ha costruito la sua vittoria con una stoccata nel primo passaggio pomeridiano sulla Borine (17° assoluto) dove stacca Baravalle di 10”, un vantaggio superiore a quello con cui alla fine si presenterà sul traguardo di Santo Stefano Belbo, a causa di un problema all’interfono il monregalese costretto a fare tutto il giro in piano. Un problema che si ripete nel secondo passaggio per Baravalle, e nonostante Villa compia un testacoda, perde altri 9”9 e si va così al riposo notturno con Villa, 17° assoluto, che conduce con 19”9 su Baravalle, e 38”6 sul tranquillo Berchio. La situazione si ribalta già nella veloce San Grato con parecchia salita, e Baravalle sfrutta la cavalleria della 207 R3T e quattro gomme nuove, recuperando in un sol boccone 9”9, dimezzando così il ritardo. Villa stringe i denti e a Niella è il migliore di Classe R3T, anche se per soli 2/10. Il “giro” pomeridiano su San Grato e Niella vede scatenato Baravalle che vince la speciale di San Grato con 5/10 su Villa e Niella con 1”5 arrivando a due prove dalla fine con un distacco di appena 8”4 con Villa che comincia a preoccuparsi per l’avvicinamento del portacolori del Provincia Granda. Nell’ultimo passaggio sull’ostica San Grato Manuel Villa si ricorda di essere un campione di gran classe e vince la prova non amata nemmeno dalla sua Cinquecento (togliendo 20” esatti dal primo passaggio) con 2”7 di vantaggio su Baravalle, mettendo così al sicuro il risultato avendo un vantaggio di 11”4 su Baravalle e solo più 6800 metri cronometrati da percorrere. Ed infatti Baravalle fa sua l’ultima speciale con 2”5 su Villa.

Moscato_Rally_2013_018Sulla pedana di arrivo Manuel Villa e Annamaria Ammendola sono 19esimi assoluti e primi di Classe R3T con quattro prove vinte ed una grande soddisfazione negli occhi. “È stata una bella corsa, una grande battaglia con Baravalle. Nel finale abbiamo stretto i denti attaccando nella prova più difficile, la San Grato concentrandoci al massimo per sfruttare tutto il possibile e togliendo 20” rispetto al primo passaggio. Nell’ultima prova abbiamo tirato i remi in barca rimanendo comunque concentrati per non perdere il primato”. Seconda piazza di Classe R3T con 8”9 di ritardo per Danilo Baravalle-Alessandro Lasio: “Una tappa di oggi alla morte, specialmente negli ultimi chilometri e non abbiamo mai mollato e ci siamo divertiti parecchio”.  Terza piazza per Carlo Berchio-Mirko Perrone che sono alla loro quarta esperienza rallistica e sono soddisfatti: “Sapevamo di non poter competere per il successo e siamo soddisfatti di aver visto il traguardo, poi la posizione non conta”.

A7 Parte bene Scaglione, ma poi non ne rimase nessuno

Iscritti, 4; verificati, 4, classificati, 0; ritirati, 4.

Vincitori Prove Speciali
6 Gianluca Scaglione (1, 3, 4, 5, 6, 7)

Leader di Classe
Gianluca Scaglione (Da PS a PS 7)

Una vera ecatombe in questa Classe che vede il 100% dei ritirati. Una classe che sarebbe andata a Gianluca  e Marco Scaglione, che hanno dominato le sette prove disputate prima di fermarsi proprio nell’ultimo passaggio si San Grato. I portacolori della Meteco Corse siglano il miglior tempo della Classe A7 in entrambi i passaggio sulla prova di Borine, nonostante non la gradiscano affatto, con Enrico Campus-Walter Rapetti particolarmente staccati per problemi di frizione. La prima prova mette ko già metà degli equipaggi della Classe A7. Ivo Cocino-Fabrizio Piccinini rompono il semiasse della loro Peugeot 206 RC al primo tornante e potranno ripartire solo con il Super Rally, fermandosi però ancora alla prima curva della prima prova speciale della domenica, nuovamente per il semiasse. Peggio va a Gianluca Accinelli-Alessandro Minervini, che abbattono per primi il famoso guard-rail della Borine che costringerà il direttore di gara a sospendere la prova. Si va al riposo con gli Scaglione in 64esima posizione, con un vantaggio di 23”1 su Campus-Rapetti. Nelle prove della domenica Scaglione-Scaglione allungano progressivamente vincendo tutte le prove speciali che disputano aumentando il loro ritmo prova dopo prova. Gara sofferta per Campus-Rapetti che sabato sera strappano un cablaggio dell’acceleratore e comincia il loro calvario siglando il peggior tempo assoluto nella prima speciale di San Grato e precipitando in fondo alla classifica assoluta. Va un po’ meglio a Niella, ma il problema si ripete a San Grato, nuovamente ultimo tempo in speciale e nella successiva Niella. Ancora riparazioni sofferte in parco assistenza, poi l’equipaggio si ferma nell’ultimo passaggio sulla San Grato, non avendo così neppure la soddisfazione di vedere il palco arrivi. L’ultima San Grato è fatale anche per Gianluca e Marco Scaglione che così cancellano dall’elenco arrivi anche l’ultima vettura, benché la più veloce, della Classe A7.

FA7 La sbandata di Deregibus manda in paradiso Giacomo Rossi

Iscritti, 10; verificati, 10; classificati, 8; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
5 Simone Deregibus (PS 1, 3, 5, 6, 7);  2 Giacomo Rossi (8, 9); 1 Fabrizio Greco (PS 4)

Leader di Classe
Simone Deregibus (da PS 1 a 7); Giacomo Rossi (Da PS 8 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_019Simone Deregibus affiancato da Diego Gherlone è stato per tre quarti di gara il candidato più naturale al successo di Classe FA7, prima che uno svarione nell’ultimo passaggio sulla San Grato rovinasse quanto di buono costruito fino a quel momento, lasciando strada libera a Giacomo Rossi-Matteo Barbero, che avevano risolto strada facendo i loro problemi alla Clio Williams, risalendo così la classifica assoluta.

Moscato_Rally_2013_020Deregibus comincia con il suo solito passo e, nonostante un testacoda, sigla il 16° tempo assoluto con la sua Clio Williams nel primo passaggio a Borine, anche se con soli 8/10 su Rossi-Barbero che dimostrano così di essere i più seri antagonisti dei compagni di squadra della Scuderia Monferrato. A soli 1”3 si piazzano Fabrizio Greco-Andrea Fabian, nonostante una certa ruggine da smaltire. La prima prova mette già fuori gioco Yvan Papari-Daniela Marocco per rottura di un semiasse che impedisce all’equipaggio di Poirino (TO) di riprendere con il SuperRally. Nonostante una seconda piroetta sulla ripetizione notturna di Borine, Simone Deregibus è nuovamente il più veloce della Classe, entrando per la prima volta nella top ten della classifica assoluta. Il secondo tempo viene siglato dal meccanico dell’Erreffe Ronny Di Stefano affiancato dalla fidenzata-ingegnere Gloria Santini che pagano 9”4, che fanno meglio per appena 1/10 di Rossi-Barbero, afflitti da problemi alla pompa benzina. Ottavo tempo in prova per Greco-Fabian che in un taglio forano la gomma anteriore destra e lasciano altri 34”5 al fuggitivo Deregibus. Al riposo notturno del sabato sera Deregibus si presenta in 14esima posizione assoluta. “Purtroppo ci siamo girati in entrambi i passaggi a Borine per un indurimento del servosterzo. Il nostro obiettivo è essere i più veloci delle Due Ruote Motrici. Purtroppo con una simile partenza sarà dura conquistare questo traguardo” commenta il pilota monferrino che al momento è sesto fra le tutto avanti. Giacomo Rossi è secondo a 14”1 ed è per niente soddisfatto: “abbiamo problemi di assetto e di idroguida, inoltre sulla Borine di notte anche la pompa benzina si è messa a fare i capricci. Con questi problemi sarà difficile ottenere un buon risultato”. Terza piazza per il soddisfatto Ronny Di Stefano con 25”8 di ritardo da Deregibus, quindi Renzo Bertola-Maurizio Grimaldi a 44”2 seguiti a 3/10 da Fabrizio Greco che medita il riscatto nelle prove di domenica.

La domenica aumenta il ritmo incandescente della gara con Fabrizio Greco subito all’attacco, che sigla il miglior tempo sulla San Grato recuperando 5”5 a Deregibus e 8”3 a Rossi, così che sia ben chiaro che la lotta per la vittoria sarà fra questi tre concorrenti. Bertola, quarto tempo, infatti, è a 16”1; ma nella successiva Niella Deregibus è pronto a riprendere il comando delle operazioni con 2”5 su Rossi e 3”1 su Greco. A metà gara Deregibus è 14° assoluto, primo di Classe FA7, ma poco ottimista sull’assalto alle Due Ruote Motrici, rimanendo sempre sesto: “La strada larga di San Grato favorisce la potenza delle Clio S1600, e contro di loro abbiamo ben poco da fare”. Il riardo di Rossi-Barbero è salito a 14”4 ed anche per lui non c’è granché di ottimismo: “Abbiamo risolto il problema all’idroguida, mentre la pompa benzina continua a fare i capricci. Cerchiamo di risolvere un problema ogni parco assistenza”. Fabrizio Greco è risalito al terzo posto con un ritardo di 42”1, rosicchiando qualcosa a Deregibus, sopratutto grazie al successo in PS 4, mentre il quarto posto va a Di Stefano, con un ritardo di 59”1 che vanta 13”1 su Bertola. Il secondo passaggio sulle prove propone lo stesso tran-tran con Deregibus che attacca, togliendo 12” rispetto al precedente passaggio a San Grato, Rossi che paga 3”7 nella prima prova ed appena 9/10 nella successiva, quindi Greco che insegue da vicino (+4”9 a San Grato e 7”3) e Renzo Bertola in duello con Ronny Di Stefano arrivando a due prove dalla fine con Deregibus al comando. “A San Grato sono andato bene, mentre e Niella ho avuto qualche problema di pescaggio benzina, ma non posso certo lamentarmi”. Giacomo Rossi insegue a 24” ed ha recuperato sette posizioni in classifica generale (dal 24° al 17° posto): “ora siamo a posto, recuperiamo in assoluta, ma non ci facciamo illusioni di attaccare Deregibus. Troppo lontano”. Terza piazza per il solido Fabrizio Greco che insegue a 54”3 che non ha alcun problema a mantenere il suo ritmo, quindi Renzo Bertola che ha allungato su Ronny Di Stefano. Si fermano nel trasferimento prima della prova di Niella Alessandro Montanaro-Marco Barale, che mettono così fine ad un rally sofferto con continui problemi alla loro Peugeot 306 Rallye che vanno dall’idroguida, alla rottura di un cerchio il sabato sera a problemi di freni e frizione che costringe i rappresentanti della Due Gi Sport a viaggiare a ritmo ridotto nelle parti basse della classifica assoluta. Il colpo di scena arriva però nella successiva speciale, l’ultimo passaggio sulla San Grato con Giacomo Rossi che stacca il 14° tempo assoluto, migliore di categoria ed è inseguito da Fabrizio Greco ad 1”5 e Bertola a 12”7. Deregibus-Gherlone arrivano lunghi in un sinistra che chiude e finiscono su un terrapieno e storcono la ruota anteriore sinistra. Finiscono la prova, ma pagano 35”9 a Rossi e debbono anche cedere la prima posizione in Classe FA7 perdendo quattro posizioni nella classifica assoluta. Quando manca solo più la corta Niella Giacomo Rossi è al comando con 11”9 su Deregibus, e 31”8 su Greco. Rossi è ormai tornato in forma e fa sua anche l’ultima prova speciale con 2”3 su Deregibus, che riesce a viaggiare veloce nonostante i problemi alla macchina, e 5”6 su Fabrizio Greco.

Sul palco finale Giacomo Rossi-Matteo Barbero concludono in 15esima posizione. “Una vittoria arrivata grazie alle disavventure di Deregibus dal quale avevamo perso parecchio terreno nelle prove di ieri e questa mattina. Poi, piano piano abbiamo recuperato, soprattutto in classifica assoluta. Una bella performance alla terza uscita con questa vettura”. Simone Dergibus-Diego Gherlone concludono con un ritardo di 14”2 dai vincitori. “Peccato, perché fino a quando non siamo usciti di strada avevamo la classe saldamente in pugno ed una concreta speranza di concludere fra i primi dieci. Alla fine, però, l’importante è arrivare”. Fabrizio Greco-Andrea Fabbian concludono terzi con un ritardo di 37”4 da Rossi-Barbero: “È  stata una bella gara in rimonta” commenta il pilota-preparatore “peccato la foratura nella terza prova che mi è costata molto. Sono molto soddisfatto per il podio conquistato e per il fatto che l’altra vettura che curo io, la Clio Williams di Renzo Bertola, e regolarmente al traguardo”. Ed è proprio Renzo Bertola, affiancato da Maurizio Grimaldi a concludere quarto con una bella gara. “Non mi è piaciuta affatto la tappa di ieri. Per esigenze di sponsor ed a causa dell’interruzione abbiamo stazionato per ore a Gallo d’Alba. Oggi sono molto più soddisfatto e mi sono divertito. La macchina è andata benissimo, abbiamo avuto solo un piccolo problema di riscaldamento, prontamente risolto da Fabrizio Greco, il mio preparatore, che partiva immediatamente dietro di me”. Altro personaggio legato alla meccanica è Ronny Di Stefano, affiancato da Gloria Santini, che conclude ad appena 6” da Bertola dopo una gara attenta: “peccato per i piccoli che errori che mi hanno fatto perdere parecchio terreno strada facendo. Ma è sempre bello riuscire a correre e sopratutto a finire”. Seguono Osvaldo Pirra-Riccardo Bruno, che portano al traguardo e si divertono con la Ritmo 130 Abarth che sta compiere trent’anni, seguiti dagli svizzeri Julien Denicol-Geraldine Giotta e Gianluca Perosino-Ilaria Camoirano con la BMW 318 Is, unica vettura del lotto a trazione posteriore con la quale si divertono, danno spettacolo, e toccano un paio di volte i terrapieni che stanno al lato della strada.

R3D Una sola tappa per Fabio Rosso.

Iscritti, 1; verificati, 1; classificati, 0; ritirati, 1.

Vincitori Prove Speciali
2 Fabio Rosso (PS 1, 3)

Leader di Classe
Fabio Rosso (da PS 1 a 3)

Finisce sabato sera la gara dell’unica Diesel in gara, la Punto di Fabio Rosso-Elena Savarino, Punto,  che superano la fotocellula della terza prova speciale (41° tempo) rompendo immediatamente dopo un semiasse che li costringe alla resa definitiva.

R2B Tranquilla gara per i solitari Busca-Scavino

Iscritti, 1; verificati, 1; classificati, 1; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
8 Claudio Busca (1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

Leader di Classe
Claudio Busca (da PS 1 a PS 9)

Un solo uomo e sempre al comando. Claudio Busca, affiancato da Luca Scavino, affronta con la consueta serenità la gara, divertendosi e senza commettere errori. Alla fine chiude senza affanni in 74esima posizione, ed il suo navigatore raccoglie anche punti pesanti per il Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies, Trofeo Automotoracing

N3 Il dittatore si chiama Gianluca Pavone

Iscritti, 11; verificati, 11; classificati, 7; ritirati, 4.

Vincitori Prove Speciali
8 Gianluca Pavone (1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

Leader di Classe
Gianluca Pavone (Da PS 1 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_022Gara senza problemi per Gianluca Pavone, affiancato dalla moglie (che evidentemente porta anche fortuna) Sara Molinari che si impone in tutte le prove e resta naturalmente al comando dall’inizio alla fine.

Il primo colpo di scena si ha ancora prima di far scattare il rally con Gil Calleri, affiancato da Giorgio Zuccaro, che rinuncia a prendere il via a causa dei problemi che si sono manifestati sulla sua Clio RS nello shake down mattutino. Pavone inizia bene a Borine con il 33° tempo assoluto e lascia a 9”8 Claudio Fresia affiancato dall’esperto Mario Dalmasso sulla prima delle due Peugeot 206 RC, che brucia di appena 3/10 Giancarlo Ponte affiancato da Antonino Franco, mentre Claudio Nebiolo, con alle note la moglie Katia Cavallotto, ottiene il quarto tempo a 11”2. Un altro scossone lo dà Flavio Vigna, affiancato da Manuela, che vola fuori al guard-rail dopo il dosso parcheggiando la sua Peugeot 206 RC proprio attaccato alla Clio RS di Accinelli. Tutto ciò non sconvolge Gianluca Pavone che è nuovamente il migliore della compagnia nella Borine notturna, quindi Claudio fresia a 6”9, con Nebiolo a 7”1 che inizia il suo lungo duello con Giancarlo Ponte che gli concede appena 5/10. Si va così al riposo notturno con Pavone saldamente al comando ed in trentesima posizione, ma non soddisfatto delle sue prestazioni. “Correndo poco non sono abituato ad attaccare e non ho spinto al massimo” commenta il leader della classifica di Classe N3, che però vanta già un consistente vantaggio su Claudio Fresia (+16”7) che guida la pattuglia di tre concorrenti che stanno dando l’assalto ai due rimanenti gradini del podio, ovvero Giancarlo Ponte che insegue Fresia ed 1” netto e Claudio Nebiolo in scia a Ponte per 6/10.

Moscato_Rally_2013_023La situazione non cambia, almeno per quanto riguarda la prima posizione nelle prove domenicali. Pavone vince San Grato con 12”5 su Nebiolo, decisamente più aggressivo del sabato, poi Fresia che patisce la minor potenza della 206 RC e paga 26”5 a Pavone, seguito da Franco Grassi-Franca Vacchi, che alla luce del sole mettono la loro Clio RS nelle posizioni nobili della classifica e quindi Giancarlo Ponte a 44”4. La situazione in classifica cambia immediatamente la sua fisionomia con Pavone che guida la graduatoria Nebiolo che passa dalla quarta alla seconda posizione con 30”8 di ritardo da Pavone ed allunga di 12”4 che sua volta ha 18”9 su Giancarlo Ponte e Franco Grassi che gli si è portato a ridosso, con solo più 1”8 di ritardo, rimettendosi in corsa per un possibile posto a podio. Pavone tiene il suo passo anche a Niella e rifila 5”1 a Nebiolo, mentre in terza posizione si classifica il bielle Giovanni Pinzano, con Stefano Scardoni alle note, che paga 11” a Pavone, seguito ad 1/10 da Grassi, che precede di un altro decimo Giancarlo Ponte, costretto a rallentare dove esce di strada Claudio Fresia a causa del bloccaggio dei freni posteriori della sua 206 RC. Pavone rosicchia posizioni nella classifica assoluta e continua ad allungare su Claudio Nebiolo (+35”9) che si sta piano piano liberando della pressione di Giancarlo Ponte che lo insegue a 37”5 e deve sempre vedersela con Franco Grassi che insegue a 1”7. Il secondo passaggio sulle prove non fa cambiare granché nella classifica. A San Grato Pavone davanti Nebiolo che lascia appena 4” e Ponte a 21”2, che può così allungare su Grassi in ritardo di 30”2. Nella successiva Niella, Pavone si ripete con 5”7 su Nebiolo, poi Ponte a 9”1, Pinzano a 11”7 e Grassi a 13”5. A due speciali dalla fine la situazione si è decisamente delineata. Pavone conduce il gruppo con 45”4 su Nebiolo e 1’43”7 su Ponte che non deve più guardarsi da Grassi su cui ha ora un vantaggio di 15”1. Prima delle ultime due prove si ferma in assistenza il biellese Pinzano, fino a quel momento quinto di Classe N3. Nulla di nuovo sotto il sole nell’ultimo passaggio a San Grato con Pavone sempre davanti inseguito dal solito Nebiolo a 19”2, Ponte a 35”6 e Grassi a 47”3. Anche Niella vede Pavone davanti a Nebiolo per 4”6 , Grassi a 15”1 e Ponti a 16”.

Sulla pedana di arrivo Gianluca Pavone e Sara Molinari festeggiano la loro seconda gara insieme con un successo di classe ed un ottimo 25° assoluto. “La gara è stata tranquilla, mia moglie perfetta come navigatrice, ed abbiamo avuto un solo problema di interfono in mattinata, ma tutto il resto è andato per il meglio. Sara è molto soddisfatta, si diverte, ma non credo abbia voglia di passare in futuro al volante”. Molto soddisfatto anche Claudio Nebiolo, che anche lui ha al suo fianco la moglie, Katia Cavallotto che chiudono 32esimi assoluti e secondi di classe con un ritardo di 1’09”4. “Sono partito molto cauto perché se tocco da qualche parte sono senza assistenza e debbo fermarmi subito. Nelle prove di oggi sono andato molto meglio, siglando sempre il secondo tempo di N3, recuperando 13 posizioni nella classifica assoluta”. Giancarlo Ponte e Antonino Franco concludono terzi di classe, dopo aver lottato anche per il secondo gradino del podio. Ponte paga 1’25”9 a Nebiolo. “Nulla da fare contro Nebiolo, anche se ho migliorato le mie prestazioni. Ad esempio fra il primo e secondo passaggio Sulla San Grato ho migliorato di 20”. Un’eternità”. Franco Grassi-Franca Vacchi sono quarti di Classe N3 staccati di 25”9 da Ponte, dopo essere stati molto vicini al concorrente della Provincia Granda. “È andato tutto per il meglio, ma per noi veterani è impossibile battagliare con questi giovanotti velocissimi”. In quinta posizione si classificano Giancarlo Vico-Alberto Zambruno che vedono il traguardo nonostante i problemi alla loro vettura che si è spenta in tutte le prove speciali perdendo anche 50” a volta, come accaduto nel primo passaggio a Niella. In sesta posizione si classificano Marco Franco e Camilla Gallese. Il pilota esordiente 43enne di San Damiano d’Asti è molto bravo a non cadere nelle trappole che una gara insidiosa come il moscato propone, chiudendo a soli 11”5 da Vico, senza fare un solo graffio alla vettura. Rientro dopo due anni nel mondo delle corse per Vilma Grosso, affiancata al Moscato da Chiara Lavagno, che soffre in modo particolare i due passaggi sul fondo sporco e rotto di Borine, prima di prendere un buon ritmo nelle speciali del sabato e chiudere serenamente al 71° posto assoluto.

A6 Duello ai ferri corti fra l’Under Melifiori e il caimano Petracca

Iscritti, 6; verificati, 6; classificati, 5; ritirati, 1.

Vincitori Prove Speciali
4 Gianmaria Melifiori (4, 5, 7, 9) 3 Marco Petracca (PS 3, 6, 8) Simone Peruccio (1)

Leader di Classe
Simone Peruccio (Da PS 1 a PS 3); Marco Petracca (PS 4); Gianmaria Melifiori (da PS 5 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_027Probabilmente la classe in cui il duello è più acceso e dall’esito più incerto grazie alla velocità dell’Under 23 Gianmaria Melifiori, affiancato dall’altrettanto Under Enrico Ghietti, che deve combattere fino all’ultimo metro con uno dei piloti più veloci del panorama piemontese (come ampiamente dimostrato dai tempi in speciale) Marco Petracca con il giovane Andrea Rossello sul sedile di destra, con Marco Peruccio-Sergio Cerutti a fare da terzi incomodi.

Moscato_Rally_2013_025Ed è proprio il pilota novarese a staccare il miglior tempo nel primo passaggio sulla Borine del sabato staccando il 19° tempo, ma sia Petracca sia Melifiori incappano in un testacoda. Petracca paga a Peruccio 2”1 “in un dosso mi si è alleggerito il retrotreno e mi sono ritrovato con il muso dalla parte sbagliato. Ho perso in questo testacoda una decina di secondi” dice il pilota di Trofarello,  così come Melifiori, anche lui in “contromano” nel tratto in discesa perdendo così 3”6 da Peruccio. Già un ritirato in Classe A6: si tratta di Mario Pietrapaolo-Gianni Bruno che rompono l’alternatore della loro Citroën Saxo mentre stanno andando verso lo start della prova. Nella notturna è Marco Petracca a siglare il miglior tempo con 1”2 su Melifiori, che è più veloce di appena 1/10 su Peruccio, con Carlo Camere e Dario Barbin che rompono le colonnette delle ruote della loro Saxo. Si va così al riordino notturno con Peruccio che occupa la 19esima posizione assoluta la prima di Classe A6. “Va tutto bene siamo davanti, anche se abbiamo avuto qualche problema di freni”. Ma alle sue spalle c’è Marco Petracca con un ritardo di appena 8/10, anche se non è soddisfatto. “Peccato per quel testacoda nella prima speciale, che non mi ha permesso di puntare alla top ten che era il mio obiettivo della prima tappa” commenta il pilota della Road Runner che già si vedeva scattare il giorno dopo in mezzo alle vetture top. Moderatamente soddisfatto Gianmaria Melifiori, che è staccato di 3”5 da Peruccio. “Ho iniziato con un testacoda, ma non è successo nulla di grave; nella seconda speciale avevo una fanaleria che illuminava poco, ma il ritardo da Petracca, è stato decisamente ridotto”. Quarta piazza per Alessandro Musso-Cristiano Giovo, che pagano 25”9 e sono estremamente eccitati dall’idea scattare il giorno dopo dietro una S2000.

Moscato_Rally_2013_026La domenica ripartono sia Barbin sia Pietropaolo. E sulla prova di San Grato Melifiori mostra tutti i muscoli della sua Saxo VTS e stacca il decimo tempo assoluto staccando l’altra Saxo di Petracca di 2”1 e di ben 12”9 da Peruccio che vine superato in classifica sia da Petracca, che prende il comando  delle operazioni, sia da Melifiori, che lo insegue a 6/10. Musso è quarto, Barbin quinto e Pietropaolo sesto in una scala dei valori che rimarrà pressoché inalterata sino al termine della gara. Melifiori è ancora il più veloci a Neive, una prova piuttosto impegnativa e tecnica, che esalta le capacità di Petracca (come il pilota di Trofarello dimostrerà nei successivi due passaggi) che paga 2”1 al giovane pilota di Lagnasco che prende in questa prova il comando delle operazioni per non lasciarle più sino alla fine. Terza piazza per Peruccio staccato di 7”1 da Melifiori. A metà gara è l’Under 23 saluzzese a comandare le operazioni con il 15° tempo assoluto. “Mi piacciono molto queste prove anche se sono velocissime. A San Grato abbiamo dato veramente tutto, non so proprio dove si possa migliorare”. Petracca insegue a 1”5 ed è moderatamente soddisfatto avendo migliorato le sue prestazioni, anche se è ancora costretto ad inseguire. Peruccio, staccato di 16”5 è contrariato: “Melifiori e Petracca hanno rimontato come fulmini e non sono riuscito a contrastarli minimamente”. Due speciali difficili per Alessandro Musso che a San Grato di ritrova senza note a causa del mancato funzionamento dell’interfono, mentre a Niella colpisce un antitaglio e fora perdendo 26”1, senza però perdere terreno né in classe, nella classifica assoluta. Il duello fra Petracca e Melifiori si fa sempre più incandescente. Petracca è scatenato e a San Grato stacca il quinto tempo assoluto, preceduto solamente dalle quattro S2000 che stanno dominando la gara. Melifiori, ottavo tempo, concede appena 1”5 permettendo a Petracca di raggiungerlo al 13° posto in classifica assoluta ed in vetta alla Classe A6. Peruccio è staccato di 35” netti e perde tutte le speranze di riagganciare i fuggitivi e precede Musso che ha nuovamente problema di interfono. La prova di San Grato sta diventando sempre più feudo di Melifiori che si sgancia nuovamente da Petracca allungando di 3”6 e staccando Peruccio di altri 8”6. A due prove dalla fine la situazione è particolarmente incerta con Melifiori che precede Petracca di 3”6, quelli rimediati a Niella. “È vero che a San Grato conta di più il motore, ed il mio è al top, ma mi piace decisamente di più Niella” dice il giovane pilota di Lagnasco preparandosi al rush finale, convinto giustamente che Petracca non mollerà sino all’ultimo metro. Ed ancora una volta a San Grato Petracca fa volare la Saxo chiudendo la speciale al quinto posto assoluto, preceduto solo dai quattro moschettieri della S2000. Ma Melifiori sa che deve spremere tutto dalla sua Saxo e stacca il sesto tempo assoluto, ad appena 3/10 da Petracca, mantenendo però la concentrazione perché è chiaro che Petracca continuerà a dare il tutto per tutto anche nella successiva speciale. E così Melifiori attacca anche a San Grato e per la terza volta è il migliore della Classe A6 con 3”3 di vantaggio su Petracca che chiudono definitivamente la gara mettendo Peruccio in terza posizione.

Sul palco arrivi Gianmaria Melifiori festeggia con Enrico Ghietti una prestazione eccezionale che lo pone all’11 posto assoluto: “È stata una gara fantastica, anche al di là del risultato perché lottare spalla a spalla con Marco Petracca è veramente un emozione” a chi fa notare che il maestro Petracca potrebbe considerarlo suo erede Melifiori risponde prontamente con ironia: “Se Petracca mi considera il suo erede dovrebbe darmi anche un piccolo bonus di secondi in classifica, vista la differenza di esperienza che c’è fra di noi”. Marco Petracca è soddisfatto anche se si deve accontentare del secondo posto, staccato di 5”6. “In classifica mi mancano quella manciata di secondi persi nella prima speciale di ieri. Senza quell’errore sarei potuto entrare nella top ten e vincere la classe. Ma la soddisfazione c’è ed è grande. Con un simile duello mi sono ritrovato a spremere tutto il possibile dalla macchina, da me stesso e dal mio navigatore Andrea Rossello ed il quinto tempo assoluto siglato per ben due volte nella speciale di San Grato ne è la piena dimostrazione. Terza piazza in classe per Simone Peruccio-Sergio Cerutti, che pagano 1’19”9 a Melifiori. “Siamo partiti al massimo, poi Melifiori e Petracca sono ripartiti all’attacco e ci hanno superato. Nell’ultima tornata sulle speciali di San Grato e Niella abbiamo tolto 7”, ma non sono stati sufficienti a farci ritornare in lizza per il successo finale”. Quarta posizione per Alessandro Musso-Cristiano Giovo che alla fine è soddisfatto di essere al traguardo nonostante i problemi patiti nelle fasi iniziali della giornata. Chiude la classifica Carlo Camere con Dario Barbin che è soddisfatto di essere riuscito a partire, concludendo così una giornata positiva, cosa che non si può dire per Mario Pietropaolo-Gianni Bruno che dopo essere ripartiti domenica mattina grazie al SuperRally sono costretti ad abbandonare proprio nel corso dell’ultima prova speciale.

FN3 Ferrando-Malzani domenica soleggiata, dopo un sabato difficile

Iscritti, 6; verificati, 6; classificati, 4; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
5 Giovanni Ferrando (5, 6, 7, 8, 9); 2 Luca Destefanis (3, 4); 1 Mirco Mirano (1)

Leader di Classe
Mirco Mirano (PS 1); Giovanni Ferrando (3); Luca Destefanis (4); Giovanni Ferrando (Da PS 5 a PS9)

Moscato_Rally_2013_028Successo contrastato quello del genovese Giovanni Ferrando, affiancato dal lombardo Fabio Malzani in Classe FN3. A contrastare il veloce portacolori della Racing For Genova non sono stati tanto gli avversari, quanto la sfortuna che si è accanita sulla Clio Williams, che in prova speciale si è dimostra per ben cinque volte su otto più veloce degli avversari. Alle loro spalle i valdostani Yves Chapellu-Marika Mavillod (per una doppietta tutta in chiave Campionato Piemonte Valle d’Aosta) impegnati più che altro a conoscere la loro Peugeot 306 Rallye su cui salivano per la prima volta in occasione delle verifiche della gara.

Moscato_Rally_2013_029Ad aprire le ostilità sono Mirco Mirano-Stefano Canaparo che siglano il miglior tempo nella Borine alla luce del sole staccando di 4”4 Ferrando-Malzani e di 14”8 Luca Destefanis-Massimo Topino con Chapellu che guida per la prima volta la sua Peugeot 306 Rallye (terminata di assemblare venerdì notte) e paga 17”3. Nel trasferimento fra fine prova e il riordino di Gallo d’Alba esplode la batteria della Clio Williams di Giovanni Ferrando, ma il pilota genovese non si spaventa certo per quello e riesce a schierarsi al via del secondo passaggio su Borine.  Nel passaggio in notturna il più veloce è Luca Destefanis che fa meglio di Ferrando per 7”2 e Chapellu per 10”7. Non terminano la prova Mirano-Canaparo per la rottura della testina dello sterzo che impedisce loro di prendere il via con il SuperRally del giorno dopo. La classifica di Classe FN3 vede così salire in vetta Ferrando-Malzani, in 46esima posizione assoluta avvicinati a 3”2 da Destefanis-Topino con Chapellu-Mavillod ottimi terzi a 16”4. Destefanis non ha alcuna intenzione di mollare la presa ed a San Grato è nuovamente il più veloce con 5”1 su Ferrando, che si lamenta dell’instabilità posteriore della sua Clio, 11”9 su Michele Careglio-Cristina Carena e 17” netti su Chapellu. Il risultato di San Grato porta al comando Destefanis che scavalca per 1”9 Ferrando, con Chapellu solidamente terzo. Ma la gioia del portacolori della Sport Managment dura pochissimo. Infatti sulla successiva San Grato rompe la frizione della sua Clio ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Da quel momento inizia un monologo di Ferrando-Malzani che vincono tutte le prove, inseguiti a giusta da distanza da Chapellu-Mavillod, che siglano costantemente il secondo posto di classe.

Sul podio di arrivo Giovanni Ferrando e Fabio Malzani sono più che felici. “Abbiamo vinto la classe nonostante i problemi che ci hanno afflitto un po’ in tutta la gara. Ieri sera abbiamo provato il brivido della batteria esplosa, oggi abbiamo iniziato con qualche problema al retrotreno, ma sopratutto abbiamo avuto difficoltà nelle prove centrali. Sulla San Grato-2 si è accesa la spia dell’alternatore, mentre nella successiva Niella la Clio Williams si è spenta quando abbiamo tirato 7000 giri”. Molto soddisfatto anche il navigatore Fabio Malzani. “Nelle cinque gare disputate quest’anno abbiamo conquistato quattro volte il successo di Classe. Io sto correndo moltissimo, al punto che sono stato costretto a provare nello stesso giorno il Rally della Lanterna ed il Coppa d’Oro. D’altro canto le prove erano sui versanti opposti della stessa montagna”. Con questo risultato Giovanni Ferrando fra i piloti e Fabio Malzani fra i navigatori, consolidano la loro leadership nel Campionato Piemonte  Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013. Alle loro spalle, staccati  di 1’14”2, Yves Chapellu-Marika Mavillod che portano a termine la loro prima gara sulla Peugeot 306 Rallye “La vettura è arrivata venerdì prima del rally e non ho potuto fare un solo metro di test. La maggiore difficoltà è stata nel cercare il limite della vettura, che è molto alto e non lo abbiamo ancora raggiunto. Nella seconda tornata delle prove di domenica, tanto per fare un esempio, abbiamo migliorato di un secondo a chilometro, il che è parecchio. Abbiamo provato un brivido nel finale quando abbiamo rotto l’idroguida. Fortunatamente Simone Peruccio e Sergio Cerutti ci hanno dato sportivamente una mano ed ora siamo qui a festeggiare questo bel risultato. Terza posizione in classifica per l’esordiente Michele Careglio affiancato dalla più esperta Cristina Carena. “Ho faticato nei due passaggi sulla Borine che non mi piacevano. Troppo sporchi ed insidiosi. Oggi invece mi sono divertito, sono arrivato al traguardo e mi danno pure una coppa. Non male per un esordiente”. Gara tranquilla per Pierangelo Villare e Luca Bassignana il cui obiettivo principale era vedere il traguardo. “Alla fine ci siamo riusciti. Anche senza motorino di avviamento”.

A5 Un solo uomo al comando: è Federico Tesio

Iscritti, 3; verificati, 3; classificati, 3; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
7 Federico Tesio (PS 1, 3, 4, 5, 6, 7, 9); 1 Rino Capurro (8)

Leader di Classe
Federico Tesio (Da PS 1 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_030Monologo da inizio alla fine per Federico Tesio, affiancato da Eraldo Tortone che vince sette delle otto prove speciali con Panda della Butterfly non lasciando il minimo spazio né all’altra Panda di Rino Capurro-Massimo Ricci, né alla meno performante MG 105 ZR di Marco Perin-Riccardo Costa.

Federico Tesio parte subito con il piede giusto e vince Borine pomeridiana con 10”2 su Capurro e 13”4 su Perin ripetendosi poi anche in quella in notturna con 10”8 su Perin che questa volta brucia Capurro, anche se per un solo decimo di secondo. Al riposo notturno Tesio-Tortone si presentano in 38 esima posizione assoluta e piuttosto soddisfatti. “Abbiamo compiuto qualche piccolo errore nella notte, cui non siamo abituati, ma non possiamo certo lamentarci” commenta il pilota carmagnolese, che dopo due prove vanta già un buon vantaggio di 21”1 su Capurro-Ricci. “Siamo andati bene, ma domani dovremo attaccare al massimo per recuperare terreno sul primo della classe”. Capurro vanta però appena 3”1 su Perin-Costa che si stringono nella spalle con la loro MG Rover 105 ZR. “Questa è una vettura Gruppo N inscritta in A5. Ovviamente non siamo competitivi contro le velocissime Panda, ma ci adeguiamo. Inoltre ci siamo trovati un paio di volte con il pedale del freno a fondo”. Domenica mattina però è sempre Federico Tesio a dirigere l’orchestra vincendo San Grato con 7”8 su Capurro e 17”8 su Perin e Niella con 10”8 su Capurro e 15”6 su Perin. Quando il rally tocca la metà gara Tesio-Tortone hanno perso qualche posizione nell’assoluta (alcune vetture top sono risalite in classifica sfruttando la potenza) e sono 42esimi assoluti. “Siamo soddisfatti perché abbiamo migliorato i tempi del 2011, ed è con quelli che ci confrontiamo”. Capurro vede il suo ritardo salire a 39”7 e scuote la testa: “A San Grato siamo riusciti a stare più vicini, ma a Niella nulla da fare”. Perin insegue Capurro a 17”9, ma non ha speranze di acciuffare il pilota della Panda “Abbiamo risolto il problema ai freni, ma ovviamente continuiamo a non essere competitivi”. Il secondo passaggio sulla San Grato rischia di rivoluzionare la classifica. In una staccata Tesio-Tortone arrivano lunghi; ma la fortuna oggi è dalla oro parte e fa si che invece di un fosso ci sia un prato liscio ed in discesa consentendo così all’equipaggio carmagnolese di riprendere la strada correttamente. Capurro si avvicina pagando solo 2”8, con Perin a 16”5, soddisfatto per aver abbassato il suo tempo precedente. I distacchi si ristabiliscono a Niella con Tesio davanti per 7”7 su Capurro e Perin a 14”6 che non riesce a migliorarsi rispetto al passaggio mattutino. Quando mancano due prove alla fine Tesio-Tortone hanno recuperato due posizioni nell’assoluta, salendo al 40° posto, a 48”2 su Capurro, e 1’26”6 su Perin che continua imperterrito la sfida con sé stesso. Il vantaggio dà tranquillità a Federico Tesio che evita di montare quattro gomme nuove per il finale e corre un nuovo grosso rischio sulla solita San Grato. “Siamo arrivati nuovamente lunghi in un tornante, ma questa volta la fortuna era un po’ stufa di aiutarci ed abbiamo rischiato di finire in un campo di grano. Fatto sta che abbiamo perso oltre 30” rispetto al passaggio precedente”. Lo svarione di Tesio consente a Capurro di intascare il primo successo di giornata con 8”3 davanti a Perin e ben 24”2 su Tesio che ad una prova dal termine ha ancora 26”1 sul rivale, un margine di sicurezza se non si commettono errori. Ed ancora una volta il pilota della Black Panda della Butterfly sigla il miglior tempo di categoria anche se con soli 3”3 su Capurro e 5”7 su Perin.

Sulla pedana di arrivo Federico Tesio ed Eraldo Tortone transitano in 43esima posizione assoluta e possono ridersela ormai dei due brividi vissuti sulla San Grato. Rino Capurro-Mauro Ricci chiudono con un ritardo di 29”4 e si godono la prestazione sul podio davanti a Marco Perin-Riccardo Costa che proprio nel finale ritoccano in modo significativo i tempi siglati nei passaggi precedenti.

FA6 Vola Garello, rompe Castagnotti, vince Teppa

Iscritti, 8; verificati, 9; classificati, 3; ritirati, 6.

Cambio di Classe per Remi Rudino proveniente dalla Classe FN2

Vincitori Prove Speciali
3 Luca Garello (1, 3, 4); 2 Francesco Castagnotti (5, 6) e Jürgen Hohlheimer (8, 9); 1 Remi Rudino (7)

Leader di Classe
Luca Garello (Da PS 1 a PS 4); Francesco Castagnotti (Da PS 5 a PS 6); Pietro Giuseppe Teppa (da PS 7 a PS9)

Moscato_Rally_2013_034Classe dai tre volti questa FA6 che ha presentato tre personaggi velocissimi ai vertici, Luca Garello, affiancato da Eleonora Mollo, Francesco Castagnotti, con Gabriele Ghisolfi alle note, e Pietro Giuseppe Teppa, con il sindaco più veloce d’Italia Gianluca Togliatti sul sedile destro, oltre ad avere anche altri due vincitori di prova speciale in Remi Rudino-Luca Santi e Jürgen Hohlheimer-Marco Dalmasso, unico equipaggio che ha scelto la Fiat Punto in luogo dell’imperante Peugeot 106 Rallye. Ma è anche la classe che registra il più alto numero di ritiri, ben due terzi dei partenti, a dimostrazione di quanto fosse alta la competitività e quanto siano stati spremuti vetture ed equipaggi.

Moscato_Rally_2013_032Come inizia la gara è subito uno scatenarsi di fuochi d’artificio. Luca Garello stampa un tredicesimo tempo assoluto che fa rizzare i capelli agli equipaggi delle vetture top, Castagnotti viaggia anche lui a fondo e concede 9”3 quanto il “prudente” Teppa che stacca lo stesso tempo precedendo di 3” netti Simone Rebella-Giuseppe Piacentino. Il rally fa la sua prima vittima. Jürgen Hohlheimer rompe un semiasse dopo un paio di curve, e deve rientrare in assistenza, dove lui stesso provvede allo sostituzione per essere pronto al via la domenica con il SuperRally. Dopo il lungo riordino di Gallo d’Alba si riparte nella notte e Garello non si accontenta di andare forte: va fortissimo ed entra nella top ten con il settimo tempo assoluto togliendo il sonno a più di un inseguitore. Non che Castagnotti sia molto più lento, visto che concede appena 2”6, staccando, questa volta decisamente, Pietro Giuseppe Teppa, che paga Garello 28”8 e fa meglio per appena 1/10 di Remi Rudino. La speciale fa  altre due vittime: i gemelli Adelmo e Mauro Tessa, e Simone Rebella-Giuseppe Piacentino che rompono le pompe della benzina. Di questi tre solo Jürgen Hohlheimer riesce a riprendere il via il giorno successivo. Nel frattempo la classifica vede Garello-Mollo in decima posizione assoluta. “È una prova decisamente favorevole alla Peugeot 106 Rallye, perché stretta e dal fondo molto sporco” commenta il portacolori della Bagnolo Corse. “Inoltre c’era della discesa che non richiede troppa cavalleria ed infine la notte che ha livellato i valori”. Garello non lo dice, ma per ottenere un simile risultato bisogna anche metterci decisamente il cuore. Castagnotti è secondo di classe a 11”9 e ventesimo assoluto ed è soddisfatto delle sue prestazioni. “Tempi nella norma, ma la vera gara si vedrà domani, quando le vetture più potenti potranno emergere”. Teppa è terzo, staccato di 38”1 da Garello e non si lamenta della posizione in Classe. “Sulla prima prova abbiamo ottenuto un bel tempo, mentre nel passaggio notturno abbiamo preferito non correre rischi. Era troppo facile commettere errori”.

Si riparte alla luce del sole e sulla San Grato Garello-Mollo pagano la differenza di potenza con le top car che finalmente possono esprimersi al meglio, ma sono pur sempre 16esimi assoluti in prova, perdendo una posizione in classifica assoluta, scendendo all’11° posto. La gerarchia alle loro spalle è sempre la stessa con Castagnotti a 7”4 e Teppa a 22”6. Dopo la riparazione notturna Jürgen Hohlheimer ritorna in forma e sigla il quarto tempo in prova a 27”9 da Garello. Lo scossone alla classifica viene dato nel primo passaggio a Niella con Luca Garello-Eleonora Mollo che arrivano lunghi in staccata ad un tornante destro ed infilano il muso della loro 106 Rallye in un fosso. La vettura compie una piroetta sul tetto e si ferma senza danni all’equipaggio, che però non è più in grado di ripartire. Le redini della gara vengono prese a questo punto da Castagnotti-Ghisolfi che staccano il 24° tempo assoluto e fanno meglio di Teppa-Togliatti per 3”1 che hanno in scia ad 1”7 Hohlheimer-Dalmasso in piena fase di recupero. A meta gara Castagnotti è sempre 20° assoluto ed è più che soddisfatto per come si stanno mettendo le cose. “Noi facciamo solo una gara l’anno e siamo perciò molto contenti di poter figurare nel migliore dei modi”. Alle loro spalle Teppa-Togliatti che pagano 44”5 e si sono avvicinati come tempi in prova a Castagnotti, mentre in terza posizione salgono Rudino-Santi, con un ritardo di 23”8, più aggressivi alla luce del sole. In ultima posizione di classe Hohlheimer-Dalmasso che continuano la loro scalata della classifica dopo la pesante penalità di sabato (sono 74esimi assoluti, dopo essere ripartiti 93esimi). Dal Parco Assistenza non escono Diego Pattarino e Simone Doria, fino a quel momento autori di una gara attenta con la loro Peugeot 106 Rallye. Tutto sembra procedere a favore di Castagnotti, il più veloce su San Grato-2 con 14”6 su Rudino, 22”5 su  Hohlheimer che fa meglio di Teppa per 1”; ma è nuovamente in agguato Niella, che interrompe il sogno di Francesco Castagnotti-Gabriele Ghisolfi costretti al ritiro per problemi di motore. Il miglior tempo viene staccato da Rudino-Santi, che fanno meglio per 2”1 di Hohlheimer di 2/10 più veloce di Teppa-Togliatti. Ed è proprio l’equipaggio delle Valli di Lanzo a prendere il comando della classe dalla 29esima posizione con 30”1 su Rudino-Santi, mentre in terza posizione salgono Stefano Dogliotti-Luca Vignolo con un ritardo di 1’39”4 dall’equipaggio della Zerosette, dopo una gara sofferta per problemi di cambio, e dopo aver pagato 30” di penalità all’uscita dell’assistenza per permettere ai meccanici di intervenire sulla distribuzione del motore. Hohlheimer intanto prosegue la sua scalata alla classifica assoluta arrivando in 59 esima posizione. Ed è proprio il tedesco a mettere il suo sigillo nelle ultime due prove del rally. Vince a San Grato con 12”9 su Togliatti e 47”4 su Rudino che alza decisamente il piede in questo finale, mentre si fermano, dopo un rally sofferto per i problemi al cambio Dogliotti-Vignolo. La graduatoria di classe è ormai definita ed è sempre Jürgen Hohlheimer con Marco Dalmasso a siglare il miglior tempo nella definitiva Niella con 4”8 su Teppa-Togliatti e 13”1 su Rudino-Santi, unici sopravvissuti della Classe che vanno a festeggiare sulla pedana di Santo Stefano Belbo. Pietro Giuseppe Teppa-Gianluca Togliatti chiudono in 27esima posizione assoluta e festeggiano il secondo successo stagionale in Classe A6. “È stata una gara difficile in cui non abbiamo voluto prendere rischi” commenta il pilota della Scuderia Zerosette. “Dopo il ritiro di Castagnotti siamo stati ancora più attenti, perché non volevamo buttare alle ortiche la seconda vittoria di quest’anno dopo il primato a Città di Torino”. Con un ritardo di 1’12”9 chiudono Remi Rudino-Luca Santi. “Abbiamo cambiato macchina proprio nel corso delle verifiche. D’altro canto in questa stagione sto passando da una vettura all’altra senza un programma preciso. Non so come sono arrivato, ma sono soddisfatto perché almeno una prova speciale l’ho vinta”. Terza piazza di classe con un ritardo di 3’15” netti dai vincitori della Classe FA6 e 49esima assoluta per Jürgen Hohlheimer-Marco Dalmasso che non perdono certo il sorriso per il risultato finale. “Peccato per i problemi di frizione e per la rotta del semiasse ieri sera. Dopo che l’ho riparato io stesso alla prima assistenza di oggi tutto è andato per il meglio ed ho fatto i tempi che mi ero prefisso”. Hohlheimer ha ampiamente dimostrato di poter lottare per il successo di categoria senza la penalità di sabato, risultando il più veloce nella somma tempi delle quattro prove finali, e recuperando dalla 93esima alla 49esima posizione nella classifica assoluta.

N2 Sfida in famiglia tra i fratelli Vacchetto

Iscritti, 4; verificati, 3; classificati, 3; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
7 Carmelo Vacchetto (PS 1, 3, 5, 6, 8, 9); 2 Simone Vacchetto (4, 7)

Leader di Classe
Carmelo Vacchetto (Da PS 1 a PS 9)

Sfida in famiglia su macchine gemelle, le Suzuki Swift, fra l’esperto Carmelo Vacchetto, affiancato da Marco Curcio, e l’Under 23 Simone Vacchetto con alle note Daniele Corbani, con Fabrizio Corbani-Mattia Casarone ad inseguire a distanza con la Citroën Saxo VTS.

Moscato_Rally_2013_035La tappa del sabato non lascia dubbi su come si svolgerà la gara. Carmelo Vacchetto davanti (37° assoluto) suo fratello che insegue a 11”9, mentre è chiaro che Gallarato, già pesantemente attardato, non riuscirà ad inserirsi nella lotta per il successo. La domenica inizia subito con l’Under Simone che fa uno sgambetto al fratello precedendolo sulla San Grato per 1”4, ed è lo stesso Vacchetto Sr a riconoscere che si poteva fare; ma si prende immediatamente la rivincita nella successiva Niella chiudendo 7” davanti nonostante una piccola foratura. Carmelo Vacchetto si migliora ancora a San Grato 2, poi, nonostante sia il migliore di Classe in due delle altre tre prove non riesce a ripetere i tempi segnati nella prima parte di gara. Sul palco arrivi Carmelo Vacchetto-Marco Curcio sono soddisfatti dei tempi fatti registrare in gara e del loro 33° posto assoluto. “Un bel risultato, anche se nella seconda parte di gara abbiamo patito la stanchezza delle gomme, delle stradali Toyo che vengono usate nel Trofeo Suzuki, che avrebbero avuto bisogno di essere cambiate”. Felicissimo il fratello Simone, affiancato da Danilo Corbani, che paga al fratello 33”1. “È una grande sfida con mio fratello. È vero che lui ha vinto sei prove su nove, ma io ho solo otto gare alle spalle e lui ne ha 18. è stata una bella soddisfazione stargli davanti due volte, specie a Niella-2 dove ho staccato un gran bel tempo”. Chiude tranquillo in terza posizione di classe e Fabrizio Gallarato, affiancato da Mattia Casarone. Il problema sono io che ho accelerato poco. L’abbiamo presa come una gara test”.

FA5 Dura sette prove il volo di Fabrizio Vola

Iscritti, 9; verificati, 9; classificati, 5; ritirati, 4.

Vincitori Prove Speciali
5 Fabrizio Vola (PS 1, 3, 4, 5, 6); 3 Alessandro Ferro (7, 8, 9)

Leader di Classe
Fabrizio Vola (Da PS 1 a PS 7); Alex Quattrocchio (Da PS 8 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_038Sembrava dovesse essere incontenibile Fabrizio Vola, affiancato da Luca Rivella, ha dominato in lungo ed in largo la Classe FA5 con la sua Peugeot 205 Rallye (unica in classe e capace di sommergere le più recenti Peugeot 106 Rallye con cui si deve confrontare, prima di dover alzare bandiera bianca. Il successo va ad Alex Quattrocchio-Diego Sacco che dopo un avvio fin troppo tranquillo nelle prove di sabato, trovano il ritmo giusto per porsi come i più prossimi inseguitori di Vola passando al comando e vincendo la Classe FA5, pur non essendo mai stati i più veloci in prova. Grande sfortuna per Alessandro Ferro-Mauro Carlevero, che sono i più veloci in prova dietro a Vola, staccando il miglior tempo nelle ultime tre prove speciali. Ma 13 minuti di ritardo sul groppone per una foratura il sabato sera si fanno pesantemente sentire.

Moscato_Rally_2013_037Che Vola sia subito deciso ad andare al comando della Classe e sopratutto attaccare i piani alti della classica lo si capisce fin dalla prima speciale nella quale, nonostante un problemino alla frizione, Vola stacca il 38° tempo assoluto, con 4”3 su quelli che sulla carta dovrebbero essere i suoi più pericolosi avversari, ovvero Alessandro Ferro-Mauro Carlevero e 13”5 su Emanuele Morganti-Maurizio Bodda. Dura appena tre curve la tappa di Alfredo e Daniele Morra che rompono un semiasse alla terza curva e sono costretti allo stop. La notturna esalta Vola-Rivella che entrano di prepotenza fra i migliori venti piazzandosi 19esimi assoluti. Nonostante la prova sia più breve del passaggio precedente i distacchi si fanno più pesanti ed Alex Quatrocchio-Diego Sacco, i più veloci dopo la missilistica 205, pagano ben 23”8 seguiti dai soliti Morganti-Bodda a 28”7. Un vero disastro la speciale per Ferro-Carlevero che forano in prova e perdono 9’57”8 da Vola, precipitando all’ultimo posto nella classifica assoluta. Ma non solo, non raggiungono il riordino e si beccano pure  i tre minuti di penalità del Super Rally per rientrare il giorno dopo. Dopo il doppio passaggio su Borine Vola-Rivella sono 25esimi assoluti, e soddisfatti. “Nel primo passaggio avevamo problemi alla frizione che slittava, che siamo riusciti a risolvere prima del secondo”. Dopo appena due prove i distacchi si fanno importanti. Morganti-Bodda, soddisfatti del loro sabato rallistico, sono a 42”2 e sono in piena lotta con Quattrocchio-Sacco, che inseguono ad appena 1”9. Con la luce del sole la situazione non cambio a Fabrizio Vola fa letteralmente volare la sua Peugeottina segnando il 38° tempo assoluto a San Grato, con 16”2 di vantaggio su Ferro-Carlevero, impegnati in una gara test con la loro 106 Rallye e raccogliere punti per il Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies. Alex Quattrocchio cambia ritmo rispetto alla prova di Borine e sigla il terzo tempo a 19” netti, davanti ai rientranti Morra-Morra ed a Morganti-Bodda (36”4 il loro ritardo) che lasciano la terza piazza al pilota carmagnolese. Vola continua a ripetersi anche a Niella, con Ferro-Carlevero a 7”2 che fanno meglio per un solo decimo su Quattrocchio-Sacco. A meta gara Vola-Rivella sono scesi in 32esima posizione (con la luce del giorno e le prove veloci le macchine più potenti mostrano i muscoli, ma sono saldamente al comando nonostante i problemi al leveraggio del cambio che privano l’equipaggio della Sport Management dell’uso della prima e della terza marcia. Quattrocchio-Sacco accusano un distacco di 1’10”4, ma hanno finalmente trovato il ritmo giusto e preso saldamente in mano la seconda piazza di Classe con un vantaggio di 16”4 su Morganti-Bodda che tengono il loro ritmo senza cercare strane avventure. In coda al gruppo Ferro-Carlevero sono riusciti a sopravanzare un equipaggio nella classifica assoluta e si mettono in caccia di quello che li precede, cercando di recuperare il ritardo di 6’45”8. In questa assistenza si fermano Marco Di Tria-Stefano Sacchetto per problemi meccanici alla loro 106 Rallye. La situazione si fa difficile per Fabrizio Vola nella ripetizione di San Grato. Il pilota langarolo riesce ancora a vincere la prova speciale (43° assoluto) ma è senza la quinta e sesta marcia per problemi al leveraggio del cambio. Vola-Rivella sono ancora più veloci per 5”8 su Ferro-Carlevero, e per 14”5 su Quattrocchio-Sacco, ma le difficoltà aumentano. Ed infatti a Niella è Alessandro Ferro a segnare il miglior tempo con 2”1 su Alex Quattrocchio, 4”0 su Morganti, con Fabrizio Vola solo quinto a 15”1 avendo disputato la speciale con la sola terza marcia. A due prove dalla fine Vola-Rivella sono 35esimi assoluti e tentano un miracolo in parco assistenza, anche perché il loro vantaggio in classifica su Quattrocchio-Sacco è notevole (1’11”9) e se riuscissero a sistemare il guaio potrebbero ancora sperare di portare la verde 205 Rallye vittoriosa al traguardo. Morganti-Bodda sono sempre terzi a 39”9 da Quattrocchio, mentre Ferro-Carlevero hanno ridotto a soli 4’08” il ritardo dal concorrente che li precede in classifica assoluta. La situazione, per Fabrizio Vola e Luca Rivella precipita sulla terza San Grato, quando si fermano definitivamente per i loro problemi di cambio. In una giornata particolarmente negativa Alessandro Ferro-Mauro Carlevero si prendono la soddisfazione di vincere per la seconda volta una prova speciale per la Classe FA5, con 13”6 su Quattrocchio-Sacco che salgono così al comando della classifica, e Morra-Morra che diventano i terzi più veloci in prova speciale. Anche l’ultima prova va a Ferro-Carlevero che così fanno tripletta, con 2”5 di vantaggio su Quattrocchio-Sacco e 12” su Morganti-Bodda che tornano così fra i primi tre di categoria. Sono quattro gli equipaggi ritirati. Oltre a Vola-Rivella si fermano

Moscato_Rally_2013_051La gara si conclude con Alex Quattrocchio-Diego Sacco, 44esimi assoluti, che vincono perentoriamente la Classe FA5 anche se con un pizzico dispiacere per il ritiro di Vola-Rivella, grazie ad una seconda tappa in cui si sono dimostrati costantemente fra i più veloci di categoria. In classifica sono seguiti, con un ritardo di 1’25”3 da Emanuele Morganti-Maurizio Bodda, felicissimi di andare ad occupare la seconda pozione sul podio. Terza piazza per Alfredo e Daniele Morra, nonostante siano ripartiti con il Super Rally e precedono di 25”3 Emanuele Genovese-Andrea Corbo che perdono il podio pagando 5 minuti di penalità per ritardo al Controllo Orario fine per la rottura dell’alternato quando mancano una manciata di chilometri a fine rally. Chiudono la graduatoria Alessandro Ferro-Mauro Carlevero che hanno un ritardo di 11’48”2, ma senza i tredici persi nella seconda prova del sabato potrebbero essere in testa alla graduatoria. “È stata una velocissima gara test. Nelle sei prove di oggi abbiamo siglato tre volte il secondo tempo e tre volte il primo di categoria. Ma almeno siamo alla fine e nemmeno ultimi” commettano i portacolori della Sport Managment. Quattro i ritirati. Oltre a Vola-Rivella e Di Tria-Sacchetto si fermano Bruno Barbero-Ivan Fino per problemi di motore nella prima tappa, Marco Giordanino-Maurizio Meroni, afflitti da problemi di cambio per tutta la gara, che diventano insormontabili dopo la San Grato-2

FN2  Un uomo solo al comando: Paolo Iraldi

Iscritti, 7; verificati, 6; classificati, 4; ritirati, 2.

Cambio di Classe per Remi Rudino passato alla Classe FA6

Vincitori Prove Speciali
5 Paolo Iraldi (1, 3, 4, 6, 8); 3 Andrea Castagna (5, 7, 9)

Leader di Classe
Paolo Iraldi (da PS 1 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_039Successo perentorio di Paolo Iraldi, affiancato da Marco Amerio, che prende il largo fin dalle prime battute ottenendo il via libera verso il successo dall’uscita di strada nella prima prova speciale dal suo più veloce avversario, Andrea Castagna, affiancato da Sara Farinella, che riprende con il Super Rally e riesce ad ottenere il miglior tempo nei tre passaggi della Niella.

Comincia nel migliore dei modi Iraldi che sigla il 34° tempo assoluto nella prova pomeridiana di Borine e lascia a 4”2 Giampaolo Costa-Stefano Bruzzese e stacca di ben 29” Osvaldo Cembalo-Ivan Oldano. Già in difficoltà Fabrizio Miletto-Alessandro Morganti che toccano la loro Peugeot 106 Rallye e chiudono la prova in ritardo di 11’42”1 da Iraldi. I danni sono pesanti e decidono di non ripartire con il Super Rally. Sfortunati ed ancor più in ritardo Pierluigi Foglino e Stefano Demartini che incrociano sulla loro strada un cinghiale e forano la ruota anteriore sinistra accusando un ritardo di 12’39”5 da Iraldi. Vola fuori strada subito dopo il dosso non più protetto dal guard rail Andrea Castagna, parcheggiando la sua 106 Rallye a fianco della Clio di Accinelli e della 206 RC di Vigna. A quel punto il direttore di gara sospende le partenze, onde evitare che l’esterno curve diventi un cimitero di macchine. Nella notte Iraldi accelera ulteriormente il passo e segna il 30° tempo assoluto, ma Costa tiene banco e concede appena 9”9. Cembalo è terzo con 41”1 di ritardo e Foglino paga altri 2’05”. Al riposo notturno Iraldi Amerio si presentano in 31esima posizione, soddisfatti delle loro prestazioni anche se dicono di non aver forzato eccessivamente per non prendere rischi. Altrettanto sereno è Giampaolo Costa che occupa la seconda posizione a 14”1, davanti Orlando Cembalo, che paga 1’10”2 a Iraldi, dimostrandosi poco concentrato come lui stesso ammette. Andrea Castagna vola a recuperare la sua Peugeot e si prepara a ripartire con il Super Rally, anche se attardato di 4’05 da Iraldi, mentre Pierluigi Foglino decide di continuare nonostante il suo ritardo dal leader di categoria superi i 5 minuti. Iraldi dimostra di essere in forma e sul primo passaggio a San Grato è nuovamente il più veloce di categoria, nonostante una pressione non ottimale delle gomme che fa ballonzolare la sua 106 sui dossi, lasciando a 10”2 Costa che fa meglio di Castagna di appena 4/10. Pierluigi Foglino si rinfranca leggermente e segna il 61° tempo, mentre Orlando Cembalo rompe un semiasse e deve abbandonare la compagnia. Castagna e la sua giovanissima navigatrice Sara Farinella dimenticano a Niella la disavventura della sera precedente e siglano il miglior tempo di classe recuperando ad Iraldi 1”8, quindi Costa a 7”5, poi Foglino. Alla luce del giorno e con strade più veloci, Iraldi-Amerio pagano lo scotto della rimonta delle top car, perdendo tre posizioni in classifica assoluta, ma a metà gara sono comunque sempre 34esimi assoluti., davanti al soddisfatto Costa che apprezza le prove, rese più pulite grazie agli antitaglio. Iraldi si conferma a San Grato-2 con 10”2 su Castagna che dimostra così le sue possibilità di essere seconda forza in campo e Costa a 22”5 che prosegue con il suo ritmo; a Niella-2 si ripete la situazione del giro precedente, con Castagna nuovamente avanti a Iraldi per 3”3,  e Costa che paga 10” netti con Foglino a 19”. La classifica è netta e determinata. A due prove dalla fine Iraldi-Amerio hanno recuperato la 31esima posizione assoluta e guidano con 59”2 su Costa-Bruzzese, 4’20”7 su Castagna-Farinella e 6’48”6 su Foglino-Demartini. Anche le ultime due prove non presentano scossoni (ce ne sono stati fin troppi in quelle del sabato) e Iraldi vince San Grato-3 con un ottimo 27° tempo assoluto, davanti di 5”6 su Castagna-Farinella e 19”4 su su Costa-Bruzzese. Niella-3 ripete i passaggi precedenti con ancora una volta Castagna più veloce di Iraldi per 3”8 seguiti da Costa a 14”1. Sulla pedana di arrivo Paolo Iraldi-Marco Amerio si presentano in 29esima posizione assoluta e si godono il meritato successo davanti Giampaolo Costa-Stefano Bruzzese che accusano un ritardo di 1’28”9 dal leader dopo una gara effettuata con intelligenza. Terza piazza di categoria per Andrea Castagna-Sara Farinella che alla fine accusano un ritardo da Iraldi di 4’22”5 di appena 17” superiore a quello con cui erano partiti al mattino. Chiudono la graduatoria, stoicamente al traguardo Pierluigi Foglino-Stefano Demartini che nel finale hanno dovuto pure combattere con il cambio della loro 106 Rallye che sputa le marce.

RS4 Buona la prima per Andrea Borgna

Iscritti, 2; verificati, 1; classificati, 1; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
8 Andrea Borgna (PS 1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

Leader di Classe
Andrea Borgna (Da PS 1 a PS 9)

La defezione di Fabrizio Schenardi lascia da solo in classe Andrea Borgna, affiancato da Elena Giovenale, con la poco conosciuta (anche a livello stradale) Seat Cordoba. Il 38enne impiegato di Torre Mondovì si toglie anche delle soddisfazioni, chiudendo in 61esima posizione. Non male per uno che sale per la prima volta su una vettura.

RS3 Solo e divertito questo il rally di Luca Armando

Iscritti, 1; verificati, 1; classificati, 1; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
8 Luca Armando (PS 1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9)

Leader di Classe
Luca Armando (Da PS 1 a PS 9)

Ormai abituato a non trovare avversari in classe, Luca Armando, questa volta affiancato da Nicoletta Ferrando, affronta la gara con lo spirito di sempre. Grandi traversi e magari la ricerca di qualche tempo interessante con la piccola Peugeot 106 Rallye stradale. Anche se i problemi non mancano, come quello agli ammortizzatori che gli tengono compagnia per l’intera durata della gara. Ma alla fine vede comunque l’arrivo in 68esima posizione, nonostante una leggera toccata sulla prova di San Grato.

A0 Successo in rimonta di Fabrizio Cillis-Davide Penna

Iscritti, 8; verificati, 8; classificati, 6; ritirati, 2.

Vincitori Prove Speciali
6 Fabrizio Cillis (4, 5, 6, 7, 8, 9); Francesco Ferrando (1, 3)

Leader di Classe
Francesco Ferrando (Da PS 1 a PS 3); Stefano Filisetti (da PS 4 a PS 5); Fabrizio Cillis (da PS 6 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_041Successo sofferto di Fabrizio Cillis-Davide Penna, che debbono recuperare nella tappa di sabato le disgrazie accadute in quella di domenica. Una rimonta secca a precisa su Stefano Filisetti-Mirko Spadone, che avevano ereditato la prima piazza dopo l’uscita di scena di Francesco Ferrando-Matteo Canobbio, mattatori sulla prova di Borine.

L’inizio è tutto favorevole a Ferrando-Canobbio (88° assoluto), anche perché sono i soli a transitare in prova, prima che questa sospesa per evitare di aumentare le macchine parcheggiate fuoristrada dopo il dosso di Borine. Il portacolori della Scuderia NordOvest Racing si riscatta nel successivo passaggio notturno quando sigla il 38° tempo assoluto ed ancora primo di classe con 13” su Filisetti-Spadone, 28”9 su Cillis-Penna che sono appena 5/10 più veloci di Cristian Damiano-Andrea Nardini. La prova costa il ritiro, con il motore della Seicento sbiellato, ad Antonio Tignola-Alberto Dadone, mentre Emanuele Perotto-Massimiliano Perasso pagano 30” in prova, poi però non riescono a giungere al Controllo Orario del riordino per problemi alla distribuzione alla vettura. Anche per loro si prepara una notte di lavoro, per rimediare i guai del motore e ripresentarsi al via la domenica mattina con il SuperRally. Dopo la prima tappa Ferrando-Canobbio sono 51esimi assoluti e primi di Classe A0. “Abbiamo avuto la fortuna dalla nostra per i problemi di Cillis che ci hanno facilitato il compito. Per il resto va tutto alla perfezione”. In seconda posizione a 29”6 ci sono Filisetti-Spadone che proseguono i festeggiamenti per il compleanno del pilota, che coincide con la seconda tapa del Moscato. Seguono Cillis-Penna, che pagano 1’05”p a Ferrando dopo aver forato nel primo passaggio, compiuto fortunatamente per loro in trasferimento, e con guai all’alternatore nel secondo ed hanno 1”2 su Damiano-Nardini, molto soddisfatti della loro prima tappa, anche se nel passaggio notturno sono stati disturbati dal passaggio della gente ai bordi della strada.

Moscato_Rally_2013_053Il mattino si riprende con un immediato colpo di scena sulla San Grato. Francesco Ferrando arriva lungo in una staccata e mette il muso in un fosso dovendo così rinunciare ai suoi sogni di gloria. Fabrizio Cillis parte subito all’attacco, ben deciso a i 36”3 che lo separano da Filisetti ed il primo colpo lo dà a San Grato quando stacca il 47° tempo assoluto recuperando in un sol botto 24” netti a Filisetti-Spadone, quindi Damiano-Nardini a 44”2 che fanno meglio per soli 3/10 di Perotto-Peirasso che con questo tempo dimostrano che avrebbero potuto essere in pieno della partita. Cillis insiste a Niella, 61° assoluto, e rosicchia altri 2”7 a Filisetti, Damiano ne paga 9”1, Perotto 11”7. A metà gara Filisetti è 59° assoluto, ma il suo vantaggio su Cillis si è assottigliato. “Lo sento arrivare” commenta il pilota della New Crazy Driver, “ma non posso far altro che tenere il mio passo”. Cillis insegue a 9”6 ed è decisamente soddisfatto perché vede il sorpasso imminente, anche se deve guidare una Seicento priva di idroguida. Dietro i distacchi si fanno pesanti. Damiano è a 1’04”1, ma vanta un buon margine sui quarti classificati, Diego Giribladi-Giorgio Bacino, che lo inseguono a 56”3. Come previsto Cillis compie il sorpasso il classifica nella prova di San Grato-2 che vince con 25”2 di vantaggio su Filisetti e 46”5 su Perotto, in lotta ravvicinata con Damiano che gli concede appena 2/10. Cillis vince anche Niella-2 con Filisetti che aumenta il ritmo a paga solo 9/10, Perotto terzo ad 8”4. Si offusca la bella gara di Damiano-Nardini che appoggiano la loro Seicento su un fianco nel tornante dopo la chicane. La compagnia della spinta tarda ad arrivare e l’equipaggio della New Crazy Driver paga 5’41” a Cillis, e, soprattutto, deve dire addio al podio di classe, che lascia in favore di Giribaldi ed in classifica assoluta precipita dal 66° all’85° posto della classifica assoluta, terz’ultimi dei concorrenti ancora in gara. Le ultime due prove vedono ancora protagonista Cillis, 47° assoluto a San Grato-3) davanti a Filisetti per 16”8 e Perotto a 28”0, mentre Damiano paga altri 4’11”1 con la Seicento fuori assetto. L’ultima prova sorride ancora a Cillis davanti a Perotto per 2”1, autore di un colpo di reni finale, Diego Giribaldi a 15”8 e Filisetti a 18”, con Damiano-Nardini sempre più in difficoltà a 1’31”3.

Moscato_Rally_2013_042Sul podio di Santo Stefano Belbo sorridono Fabrizio Cillis e Davide Penna, 47esimi assoluti e primi di Classe A0. “Fortunatamente la maggior parte dei problemi si sono concentrati nelle prove di ieri quando abbiamo forato e rotto l’alternatore. Oggi abbiamo avuto solo problemi con l’idroguida che non ha mai voluto funzionare. A parte pensare di essere alla guida di una vecchia corriera, talmente lo sterzo era duro, per il resto è andato tutto benissimo e abbiamo potuto recuperare ben 28 posizioni in classifica in un solo giorno”. Stefano Filisetti e Mirko Spadone si accontentano della loro seconda posizione in classifica di classe a 51”7 dal vincitore. “Sapevamo che Cillis ci avrebbe rimontati e così è stato. Abbaiamo tenuto il nostro passo per tutta la gara, alzando solo il piede nella prova finale quando tutto era definito”. Terza piazza per i più che soddisfatti Davide Giribaldi-Giorgio Bacino, staccati di 3’42” da Cillis, felici di salire sul podio di una gara dura in cui si sono divertiti sopratutto nei passaggi su Niella. Un pizzico di amaro per Emanuele Perotto e Massimiliano Perasso, quarti a 45”8 da Giribaldi-Bacino, che senza il problema meccanico del sabato avrebbero potuto lottare per il podio. Seguono Fabrizio e Daniele Manna, quindi Cristian Damiano-Andrea Nardini, che chiudono la classica assoluta, per la disavventura sulla seconda Niella. Un vero peccato, perché stavano dimostrando di essere degni di salire sul podio.

FN1 Gambero non lascia spazio a Sucato

Iscritti, 4; verificati, 4; classificati, 4; ritirati, 0.

Vincitori Prove Speciali
7 Mirko Garbero (PS 1, 3, 4, 6, 7, 8, 9); 2 Alessio Sucato (5, 9)

Leader di Classe
Mirko Garbero (Da PS 1 a PS 9)

Moscato_Rally_2013_054Successo perentorio per Mirko Garbero-Claudio Pistone che trascorrono la gara al comando della classifica di Classe FN1 e concedono appena una prova, il primo passaggio a Niella ai fratelli Alessio e Giuseppe Sucato, impattando con questi il tempo finale.

La gara inizia in trasferimento per i concorrenti di questa classe, ma grazie al calcolo del tempo imposto sulla terza speciale, la prima regolarmente effettuata Garbero-Pistone guadagnano un abbuono di 5”2 sui fratelli Sucato. Nel passaggio notturno sulla Borine i portacolori della Scuderia Monferrato sono i migliori con 4”1 sui Sucato e 14”3 su Simone Costa e Clara Rigotti, con Marco ed Enrico Turco a chiudere la fila pagando a Garbero 27”9. “Con tutto il tempo che siamo rimasti fermi a Gallo D’Alba è stata dura concentrarsi, ma alla fine ci siamo riusciti”. I fratelli Sucato recriminano perché hanno alzato il piede un centinaio di metri prima della fotocellula dello stop. Domenica mattina la gara riprende ancora nell’ottica di Garbero-Pistone, che sono i più veloci a San Grato con appena 3”2 nei confronti dei Sucato, che si prendono la rivincita nella successiva speciale di Niella recuperando 2”8 a Garbero. Al riordino di metà gara, quando mancano ancora quattro prove speciali Garbero-Pistone sono 66esimi assoluti seguiti da Sucato-Sucato a 9”7 che si rammaricano per il tempo perso nelle prove di sabato. Costa-Rigotti pagano 59”2 ed hanno dovuto alzare il piede a causa della rottura della ventola di raffreddamento che manda alle stelle la temperatura del motore.

Moscato_Rally_2013_055Già pesante il ritardo di Turco-Turco che supera i due minuti. Nelle prove successive però Garbero-Pistone impongono la loro legge e staccano immediatamente di 17”7 Sucato-Sucato su San Grato-2 e di appena 1/10 sulla Niella-2, prova che si conferma favorevole all’equipaggio siculo-tedesco della NordOvest Racing. Nelle due prove finali ancora successi di Garbero-Pistone che si impongono su Sucato-Sucato per 5”0 a San Grato e staccando lo stesso tempo nella prova finale. Alla fine Mirko Garbero-Claudio Pistone chiudono 61 esimi assoluti e primi di classe dopo una gara che li ha visti costantemente al comando con un ottimo passo e senza prendere rischi eccessivi. “Il momento decisivo è stato il secondo passaggio su San Grato dove abbiamo attaccato conquistando un buon margine di vantaggio” commenta il pilota portacolori della Scuderia Monferrato. Alessio e Giuseppe Sucato pagano 32”5 e con la solita loro filosofia prendono il risultato con ottimismo. “Abbiamo perso il treno ieri sera. Oggi per andare a prendere Garbero si sarebbero dovuti correre troppi rischi e non ne valeva la pena”. Terza piazza per Simone Costa-Clara Rigotti “Abbiamo risolto il problema della ventola alla prima assistenza utile, ma il divario con i secondi di classe era troppo per farci venire delle idee”. Chiudono la graduatoria Marco ed Enrico Turco, soddisfatti di aver portato al traguardo la loro macchina senza un graffio.

Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies Trofeo Automotoracing 2013 abbatte un nuovo record e sfiora la tripletta al rally del Moscato

Solo la sfortuna toglie agli iscritti del Campionato l’opportunità di monopolizzare l’intero podio, “limitando” il risultato ad una esaltante doppietta. Però le soddisfazioni arrivano dall’intero plateau degli iscritti, con una tripletta completa in classe FN1, due doppiette e la vittoria con l’intero equipaggio in tre classi. Non solo i primi due Under classificati sono iscritti e l’equipaggio femminile pure. Un grande risultato di qualità ed anche di quantità visto che si è ormai arrivati a quota 226 iscritti.

Moscato_Rally_2013_047SANTO STEFANO BELBO (CN) – Sembra incredibile ma il Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013 trova ancora nuovi iscritti quando è ormai giunto al giro di boa della nona gara. Al rally del Moscato, che si è svolto il 29-30 giunto a Santo Stefano Belbo, altri quattro concorrenti (i piloti Vilma Grosso ed Yves Chapellu, il navigatore veterano Mario Dalmasso e la navigatrice Under 23 Marika Mavillod) hanno perfezionato la loro iscrizione portando l’elenco iscritti del campionato a quota 226, polverizzando ulteriormente il record di 162 iscritti della scorsa edizione.

Prima della gara erano 65 i partecipanti al rally iscritti già al campionato, di cui un equipaggio (pilota e navigatore) fra le storiche, 27 piloti e 36 navigatori fra le moderne, cui vanno aggiunti i quattro che hanno effettuato la loro iscrizione alle verifiche, portando il totale a quota 69 concorrenti “bollatiCampionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013. Purtroppo già al momento delle verifiche si è verificata la defezione di Andrea Lomonaco-Roberto Maggiore leader sia fra i piloti, sia fra i navigatori della Classe N2. La gara però ha registrato moltissime soddisfazioni per i concorrenti del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013. Solo la foratura di Elwis Chentre-Fulvio Florean ha impedito  che i concorrenti targati campionato monopolizzassero il podio. Infatti sia i vincitori Massimo Marasso-Marco Canuto, sia i secondi classificati Alessandro Gino-Marco Ravera sono iscritti, mentre Chentre-Florean hanno mancato il podio per appena 1”6 nonostante la foratura. Fra i primi dieci dell’assoluta bisogna registrare il quinto posto di Armando Defilippi, il nono, primi fra gli Under 23 di Giorgio Bernardi-Ismaele Barra, mentre da segnalare l’ottimo 11° posto assoluto del giovanissimo Gianmaria Melifiori, affiancato dal coetaneo Enrico Ghietti, che ha battuto di un soffio il “maestro”, iscritto al Campionato, Marco Petracca. Alla fine dei 28 piloti iscritti al Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013  hanno concluso in 24, mentre 30 navigatori su 37 partenti hanno visto la pedana di arrivo di Santo Stefano Belbo.

Moscato_Rally_2013_048Grandi soddisfazioni anche in termini di successi di categoria. A cominciare dalla Classe FN1 dove tutto il podio è stato monopolizzato da equipaggi del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013 con Mirko Garbero-Claudio Pistone che hanno preceduto Alessio e Giuseppe Sucato con Simone Costa-Clara Rigotti in terza posizione. L’unico equipaggio non iscritto…. è arrivato quarto. I portacolori del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013 hanno ottenuto il successo pieno con pilota e navigatore in tre classi (A6 Melifiori-Ghietti; S2000 Marasso-Canuto, FA6 Pietro Giuseppe Teppa-Gianluca Togliatti), tre volte la vittoria è arrivata per merito del solo navigatore (R3C Luca Culasso; R2B Luca Scavino; FN2 Marco Amerio), infine un altro successo è stato conquistato dal pilota Luca Armando in Racing Start 1600 benzina. Non solo, in Classe A6 è stata doppietta fra i piloti con Gianmaria Melifiori primo davanti a Marco Petracca; in S2000 doppietta piena con Marasso-Canuto davanti a Gino-Ravera bissata in FN3 con Ferrando-Malzani ed i neo iscritti Yves Chapellu-Marika Mavillod. In Classe FN2 tutti e quattro i navigatori classificati (Marco Amerio, Stefano Bruzzese, Sara Farinella e Stefano Demartini) sono iscritti al Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013, cui si aggiunge anche il ritirato Ivan Oldano. Da segnalare anche la doppietta  a livello di Under 23 con Giorgio Bernardi, nono assoluto e Gianmaria Melifiori, undicesimo e che l’unico equipaggio femminile, formato da Vilma Grosso-Chiara Lavagno, è iscritto al Campionato.

Ed è così che il Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2013 si prepara ad un girone di ritorno piuttosto incandescente a cominciare dalla prima delle sette gare ancora in calendario, il Rally del Tartufo in programma ad Asti sabato 27 e domenica 28 luglio, per proseguire con il Giarolo del 25 e 25 agosto ed il doppio appuntamento di settembre (storico e moderno) del Valli Cuneesi che, essendo un Rally Internazionale, avrà coefficiente doppio.

Pasquale Madonna

Pasquale Madonna: Il Signore della Terra.

Il pilota carmagnolese ormai corre quasi esclusivamente sulla terra, perché è bello correre su strade dove le ruote ‘non tengono un c***’. Ha esordito al Rally di Carmagnola del 1990 quando aveva 19 anni, ma la vera rinascita è stata cinque anni fa quando ha scoperto le strade bianche. Di cui è talmente appassionato da coinvolgere anche un collega di lavoro e trascinarlo a San Marino

26madonna1CARMAGNOLA (TO) – Se la ride Pasquale Madonna al ritorno del Rally di San Marino, che si è svolto dal 12 al 14 luglio, dove ha vinto la classifica assoluta del Rally Nazionale (sette prove speciali, per 72,69 km cronometrati, circa la metà della gara top), che faceva da corollario alla gara di Campionato Italiano Rally, Trofeo Rally, Campionato Europeo FIA. “Siamo partiti in cinque e siamo arrivati in due. Vincere così non è bello, ci vorrebbe più battaglia. Ma alla fine siamo arrivati primi, di una gara organizzata dalla FAMS, ma in pedana quasi non ci hanno presentato” commenta portacolori del Provincia Granda Rally Club.

26madonna3Per la prima volta il pilota carmagnolese è stato affiancato da Simone Beviacqua, 38enne di Borgo Feglino (SV), una cittadina adagiata sulle colline liguri sopra Finale Ligure. “Madonna-Beviacqua. Meno male che non abbiamo corso in Toscana altrimenti con la fantasia che contraddistingue i tifosi e gli organizzatori di quelle zone chissà cosa si sarebbero inventati” commenta con ironia ancora Pasquale Madonna, che ha “trascinato” il collega di lavoro in questa avventura. “È nato tutto pochissime settimane fa. Ero in un cantiere in Liguria e con Simone non facevamo altro che parlare di rally e macchine da corsa. Una parola tira l’altra ed ad un certo punto gli ho detto: ‘Perché non vieni con me a fare il Trofeo Rally Nazionale a San Marino’. In men che non si dica ha fatto visite mediche, pagato licenza, compilato moduli e siamo partiti per la gara, senza che lui fosse salito almeno una 26madonna4volta su una macchina da corsa”. Una corsa contro il tempo per Beviacqua, che ha terminato l’iter burocratico con il ritiro della licenza presso l’ufficio sportivo dell’ACI di Savona nella mattina di mercoledì 10 luglio, giusto in tempo per saltare in macchina e fiondarsi verso San Marino per partecipare alle verifiche della gara, con alle spalle solo i racconti del padre, che in gioventù aveva partecipato a qualche gara.

26madonna5Simone se l’è cavata nel migliore dei modi, qualche piccolo problema all’inizio, ma poi ha trovato il passo giusto e credo si sia divertito. C’è ancora un bel margine di crescita, ma nessuno nasce ‘imparato’. L’esperienza è importante” dice il pilota della Peugeot 205 FA5, che ormai corre quasi esclusivamente sulla terra. “La prima esperienza terraiola l’ho vissuta cinque anni fa in Toscana alla Coppa Liburna. E da allora corro quasi esclusivamente sulla terra al Raceday Ronde, una serie di gare che si corre fra novembre ed aprile esclusivamente sulla terra”. Belle e spettacolari, le gare della serie voluta da Alberto e Nicolò Pirelli sono ormai il quasi unico impegno di Pasquale Madonna, con il loro fondo sdrucciolevole su terra, che il più delle volte si trasforma in fango e neve. “È il fascino del non tiene un cazzo” commenta Madonna, “ed è anche la possibilità per uno come me che non ha grandi possibilità di guidare una top car di fare risultato e mettersi dietro delle vetture ben più potenti”. E nella Raceday Ronde Pasquale Madonna, in cui si è aggiudicato due volte la categoria riservata alle Gruppo A più piccoline, chiudendo una terza volta secondo, ha trovato un degno avversario in Fabrizio Morgantini. “Ingarellandoci uno contro l’altro finiamo spesso nelle parti alte della classifica, riuscendo a chiudere spesso fra i primi cinquanta della classifica assoluta con una piccola Peugeot 205 Rallye Gruppo A che arriva appena a sfiorare i 130 cavalli”. E più le condizioni sono difficili, più c’è possibilità di arrivare in alto nella classifica assoluta, come ad esempio al Prealpi Master Show di Farra di Soligo, in provincia di Treviso dove Pasquale Madonna, allora in coppia con Danilo Pipino riuscì a chiudere 62° nell’assoluta lasciandosi dietro vetture decisamente più potenti e prestazionali, e soprattutto ha trovato la sua prova, quella di Ulignano su cui si confrontano i concorrenti della Coppa Liburna. “Correre sulla terra è una sensazione incredibile, una vera libidine che conquista tutti quelli che ci provano per la prima volta” sottolinea Madonna. “Io ho cominciato a correre nel 1990 al Rally di Carmagnola, quando avevo appena 19 anni. Ma la vera scoperta è stata la terra di cinque anni e da allora non l’ho più abbandonata” confessa il pilota carmagnolese, padre di Tommaso di un anno e mezzo. “Per chi come me non ha grandi risorse correre è un grande impegno, sopratutto se si segue una serie che ha tutti gli appuntamenti lontano oltre 200 chilometri da casa. Ma disputare meno gare, me decisamente più divertenti” conclude il pilota della Peugeot 205 Rallye Gruppo A che non sa contare quante gare ha disputato “Un giorno farò un elenco delle gare disputate e dei risultati ottenuti. Ed il giorno dopo appenderò il casco al chiodo. È una mia idea fissa”. Un’idea un po’ matta, ma sicuramente controcorrente affascinante, come è affascinate andare veloce fino al limite dell’aderenza su una  strada in cui le ruote ubbidiscono solo più al “fattore non tiene un cazzo

Susa Moncenisio 2013

Susa-Moncenisio 2013: Davide Piotti cala il tris.

Continua con successo la storia della gara valsusina che ha compiuto 111 anni. Nulla da fare contro Davide Piotti che sigla il miglior tempo in tutte le manche, nonostante il grande impegno di Federico Glorioso e Massimiliano Fissore, rientrato dopo vent’anni di assenza. Grande prova di forza del bresciano Mauro Soretti, che con una sola salita sale fino al sesto posto assoluto. Servizio di Tommaso M. Valinotti e Carlo Cavaglià; foto di Alessio Bert.

SUSA (TO) – Tre partecipazioni tre vittorie. È questa la media gara alla Susa-Moncenisio di Davide Piotti, Osella PA 8/9, che dopo i successi del 2006 e del 2010 iscrive per la terza volta il suo nome nell’albo d’oro della gara ancora in attività più antica del mondo essendo arrivata a toccare i 111 anni di attività.

Susa_Moncenisio_2013_012Il pilota varesino, portacolori dell’Altavalle Motorsport, di è imposto segnando il miglior tempo in tutte le manche della gara, a dimostrazione di una superiorità tecnica della sua Osella PA 8/9 e di uno stile di guida che gli ha permesso di percorrere i 4000 metri del percorso, inframmezzati da 15 birillate, senza commettere il minimo errore, non avendo accusato alcuna penalità per birilli abbattuti nel corso della gara. A rischiare e attaccare sono stati chiamati i suoi avversari, a partire dal torinese Federico Glorioso, Gloria C8/Kawasaki-Altavalle Motorsport, chiamato a sopperire con una prova maiuscola il divario fra la sua biposto con motore motociclistico e l’Osella di Piotti. Glorioso ci ha provato in tutti, segnando il miglior tempo assoluto in tutte e tre le manche, rimanendo staccato di oltre tre secondi in tutte le salite. Nell’ultima si è giocato il tutto per tutto, lanciandosi in una partenza al fulmicotone; fin troppo, visto che è passato davanti alla fotocellula con 296/1000 di anticipo rimediando una penalizzazione che ha cancellato ogni sua possibilità di successo, ma non la bella prova sui tornanti che da Giaglione salgono verso il Moncenisio, dandogli, nel contempo il successo  del Gruppo E. Terza piazza per l’albese Massimiliano Fissore, che tornava alla Susa-Moncenisio, portando in gara l’interessante Radical SR4, anch’essa a motore motociclistico. Dopo una prima manche di assaggio, il portacolori dell’Autosport Sorrento ha lanciato il suo attacco nel secondo passaggio, rimediando però una toccatina ad un birillo che gli è costata 10” di penalità. Nel terzo passaggio, leggermente più guardingo, ha segnato il suo tempo migliore, bruciando sul filo di lana, e per soli 25/100 Denis Esposito, in continua progressione con il suo Kalikart motorizzato Honda, e per 42/100 il piacentino Alessandro Tinaburri, Gloria C8/Yamaha-Altavalle Motorsport, anche lui sempre più veloce salita dopo salita, ma che ha vanificato tutto nella terza manche, annullando un tempo che gli avrebbe regalato il podio, a causa di tre birilli colpiti che gli sono costati 30” di penalità. A quel punto Tinaburri ha dovuto tenere buono il tempo della seconda manche, facendosi scavalcare da Esposito per la quarta posizione.

Susa_Moncenisio_2013_007Sesta piazza per il bresciano Mauro Soretti, per la prima volta sui tornanti della Susa-Moncenisio. Dopo aver raggiunto nella manche di prova il concorrente che gli partiva davanti, non essendo così riuscito a testare il tratto finale di gara, nella prima salita ha toccato in un taglio troppo rallistico il radiatore dell’olio della sua possente Subaru Impreza-Just Race dovendosi fermare. Per dare tempo ai suoi meccanici (guidati da lui stesso) di effettuare la riparazione ha saltato la seconda manche giocandosi il tutto per tutto nella manche finale. Nella terza salita si è “accontentato” di una mappatura da soli 500 CV della sua Impreza (che a seconda delle tarature della centralina può raggiungere quota 590), percorrendo le 15 birillate senza radiatore dell’olio, con il liquido di raffreddamento che ha raggiunto la temperatura di 160°. Con una gara da vero campione è risalito fino al sesto posto in classifica, posizione logica secondo i valori in campo, superando il locale Francesco Ambrosiani (Peugeot 106 Rallye-Altavalle Motorsport) di soli 52/100, quindi il perfetto Andrea Vescovi (Fiat 128 Rally-Drepanum Corse), Luca Veldorale, A112-Altavalle Motorsport e Daniele Patete, Fiat X1/9, che ha concesso a Veldorale appena 14/100, ma deve recriminare il birillo abbattuto nell’ultima manche, quando aveva staccato un tempo che sarebbe valso l’ottava piazza assoluta.

Alla gara hanno preso parte 54 concorrenti, 50 dei quali regolarmente classificati, fra i quali Giovanni Emilio Rizzi, con la splendida Toyota Celica Gruppo A ex Juha Kankkunen e l’unica rappresentante femminile, Stefania Motta, Peugeot 206 RC-Altavalle Motorsport, che dopo essersi ritirata nella prima manche, colpito un birillo nella seconda, ha chiuso 44esima posizione assoluta, ottava di Gruppo e terza di Classe.

La classifica finale della Susa Moncenisio 1902/2013: 1. Davide Piotti, Osella 8/9, in 177,90; 2. Federico Glorioso, Gloria C8/Kawasaki, a 3,68; 3. Massimiliano Fissore, Radical SR4, a 8,42; 4. Denis Esposito, Kalikart/Honda, a 8,67; 5. Alessandro Tinaburri, Gloria CP8/Yamaha, a 8,84; 6. Mauro Soretti, Subaru Impreza, a 17”06; 7. Francesco Ambrosiani, Peugeot 106 Rallye, a 17,58; 8. Andrea Vescovi, Fiat 128 Rallye, a 18,24; 9. Luca Veldorale, A112 Abarth, a 20,06; 10. Daniele Patete, Fiat X 1/9, a 20,20.

Susa Moncenisio Storica Mario Massaglia mostra i denti

Poche vetture a causa delle concomitanze, ma è un ponte verso il futuro. Vince la possente Porsche 911 RS di Giorgio Massaglia, all’esordio fra i birilli. Testo di Tommaso M. Valinotti, foto di Alessio Bert

Susa_Moncenisio_2013_001SUSA (TO) – È il dentista di Sestriere (TO) Mario Massaglia a siglare il miglior tempo fra le vetture storiche alla Susa-Moncenisio 2013. Al volante di una Porsche 911 RS Gruppo 5 da oltre 300 cavalli, l’esordiente Massaglia non ha avuto difficoltà a regolare il “collega” dentista Giorgio Tessore che disponeva di una meno potente Alfa Romeo GTA/M. Se Massaglia è salito in souplesse nelle tre manche, stabilendo sempre il miglior tempo di categoria, Giorgio Tessore ha mostrato l’animo del combattendo attaccando in tutte e tre le salite, cadendo però nel tranello dei birilli nell’ultimo attaccato pagando 30” di penalità e fermandosi a 5”32 da Massaglia. Terza piazza per la Giulia GT di Guido De Rege, staccato di 20”34 dal vincitore.

Al via della gara solo sei vetture storiche, ed è stato un vero peccato, perché il fascino della Susa-Moncenisio è da record. Ma con un calendario così fitto di manifestazioni storiche (contemporaneamente allo slalom valsusino si svolgeva anche il Rally della Lana Storico) era forse sperare troppo. Ma è un sasso nello stagno in vista di una crescita futura.

La classifica finale della Susa Moncenisio 1902/2013 storica: 1. Mario Massaglia, Porsche 911 RSR, in 222,01; 2. Giorgio Tessore, Alfa Romeo GTA/M, a 5,32; 3. Guido De Rege, Alfa Romeo GT, a 20,34; 4. Gualtiero Fogliatti, Alfasud TI, a 36,75; 5. Maurizio Elio Primo, Alfa Romeo GT Junior, a 47,81; 6. Luigi Brandoli, Lancia Marino, a 52,64.

Caccia al Pilota Solitario divertimento per Maurizio Valfré

Susa_Moncenisio_2013_000A volte per coronare un sogno basta una piccola Cinquecento Sporting. É quanto accaduto al quarantacinquenne torinese Maurizio Valfré che dopo trent’anni di appostamenti lungo tutti i tornanti possibili ed immaginabili è riuscito a mettersi al volante. Con una costanza di prestazioni straordinaria e tempi neppure malvagi che lo avrebbero posto non lontano dagli attori della gara “ufficiale”

Classifica Caccia al Pilota: 1. Maurizio Valfré, Fiat Cinquecento Trofeo, in 257,76

Gruppo N Riccardo Monge detta legge

Susa_Moncenisio_2013_002Nonostante un cambio di serie della sua Clio Williams, che penalizza la velocità delle scalate, Riccardo Monge si impone con relativa facilità in Gruppo N e Classe N4, chiudendo 26° assoluto, anche se nella prima manche abbatte un birillo che lo pone un po’ indietro nella classifica. Sigla un tempo inavvicinabile per gli avversari di categoria nella seconda, non riuscendo più a ritoccarlo nella terza. Ma il successo è suo. Alle sue spalle Orlando Tartaini, che con la Citroën Saxo VTS si impone in Classe N3 e le prova tutte per dare l’assalto a Monge. Preciso e privo di errori si migliora nella seconda manche, ma a tradirlo nella terza è la sua Saxo che, complice una perdita di benzina, non si schiera sulla linea di partenza. A seguire Gianfranco Vigo, Renault Clio Williams, (secondo di N4) che nella prima manche era addirittura davanti a Tartaini, seppur di appena 41/100, non riuscendo però ad accelerare in modo significativo nelle successive salite. A seguire Giuliano Ramanzin, Peugeot 106 Rallye, che non ha problemi a siglare il miglior tempo di Classe N1 superando la vettura gemella del navigatore locale Marco Sollier, che per la gara di casa non può esimersi da sedere al volante, bravo a limare il suo tempo salita dopo salita, ma non a sufficienza da impensierire Ramanzin.

Classifica Gruppo N: 1. Riccardo Monge, Renault Clio Williams, in 217,92; 2. Orlando Tartaini, Citroën Saxo VTS, a 3,00; 3. Gianfranco Vigo, Renault Clio Williams, a 4,32; 4. Giuliano Ramanzin, Peugeot 106 Rallye, a 11,05; 5. Marco Sollier, Peugeot 106 Rallye, a 21,10.

Gruppo A Riccardo Lopes dà spettacolo

Susa_Moncenisio_2013_004Rischia Riccardo Lopes in Gruppo A, ma il ballerino di Settimo Torinese è più interessato allo spettacolo che al risultato cronometrico, anche se spinge duro sulla Lancia Delta HF, solitamente usata dal padre Gianni (alla Susa-Moncenisio in veste di apripista con la Fiat 131 Abarth appena terminata di restaurare). Nella prima manche spinge secco e fa volare un paio di birilli che lo cacciano in fondo alla classifica. Una seconda manche più attenta gli offre un tempo che lo porta in tredicesima posizione nella classifica assoluta. Nella terza sarebbe opportuno montare gomme nuove, ma fatti quattro conti, le posizioni scalabili in classifica sono veramente poche e non ne vale la pena. Una terza manche quindi all’insegna del Riccardo Lopes Show, che esalta il pilota e manda in visibilio il pubblico ed anche se non migliora conferma la tredicesima piazza.

Alle sue spalle si classifica Paolo Bordo, Renault Clio RS, vincitore della Classe A5, che è molto vicino alla Delta di Lopes, addirittura davanti nella prima manche grazie alle penalità del pilota settimese, ma si rende perfettamente conto che non potrà resistere al ritorno del funambolo della Delta. Attento alle sue prestazioni Bordo si migliora salita dopo salita rimanendo in scia a Lopes. Terza piazza e successo in Classe A2 per Renzo Buffa, Peugeot 106 Rallye, che ha ragione di Mauro Alberti, vincitore della Classe A3 che può effettuare solo la prima manche prima che la frizione della sua Punto S1600 lo lasci a piedi e non riesca a migliorare un tempo che lo pone troppo indietro nella classifica assoluta, anche se vince la Classe A3. Segue Mauro Demichelis, Fiat Punto HGT secondo di Classe A4, che stacca il tempo migliore nella sua prima manche, ma butta giù due birilli, non riuscendo più a ripetersi nelle due successive quando resta drammaticamente a corto di gomme.

Susa_Moncenisio_2013_003Sesta piazza per l’altro pilota locale Walter Didero, secondo di Classe A3, che battezza la sua Peugeot 106 Rallye con una toccata in un rail nella seconda manche ed abbatte un birillo nella terza, a dimostrazione di un pizzico di nervosismo che non gli consente di migliorare il tempo della prima salita. A seguire Giuseppe Morabito, secondo di Classe A2, Peugeot 106 XSI, che tenta nella seconda manche di migliorarsi, abbattendo però un birillo; quindi Stefania Motta, unica rappresentante femminile, terza di Classe A4, Peugeot 206 RC, che viene rallentata da una bandiera nella prima manche, e viene bloccata dalla pompa di benzina nella seconda. Nell’ultima salita si migliora, ma l’abbattimento di un birillo rende vano il risultato. Seguono Gabriele Bellini, Fiat Seicento Kit, che con una sola prima salita vince la Classe A1, quindi Marcello Ria, terzo di Classe A2 con l’anziana Peugeot 205 Rallye e Fabio Basso, secondo di Classe A1 con l’A112 Abarth, che migliora nell’ultima salita il tempo precedente di… un centesimo di secondo.

Classifica Gruppo A: 1. Riccardo Lopes, Lancia Delta HF, in 20,3,34; 2. Paolo Bordo, Renault Clio RS, a 1,48; 3. Renzo Buffa, Peugeot 106 Rallye, a 22,55; 4. Mauro Alberti, Fiat Punto, a 23,82; 5. Mauro Demichelis, Fiat Punto HGT, a 27,48; 6. Walter Didero, Peugeot 106 Rallye, a 29,80; 7. Giuseppe Morabito, Peugeot 106 XSI, a 30,27; 8. Stefania Motta, Peugeot 206 RC, a 33,37; 9, Gabriele Bellini, Fiat Seicento Kit, a 33,51; 10. Marcello Ria, Peugeot 205 Rallye, a 37,20; 11. Fabio Basso, Autobianchi A112 Abarth, a 52,19.

Gruppo Speciale Slalom per Mauro Soretti, buona l’ultima.

Susa_Moncenisio_2013_005L’esordio del bresciano Mauro Soretti sui tornanti della Susa-Moncenisio è fra i più tormentati che si possano immaginare. Nelle prove il pilota della Subaru Impreza Sti, un mostro da 500 cavalli che secondo la taratura della centralina può arrivare fino a 590, raggiunge la vettura che parte prima di lui e non può prendere le misure per un bel pezzo del percorso. Ma è solo l’inizio delle disavventure per il pilota della Just Race che nella prima manche si scatena, ma chiude troppo un tornante, fa un “taglio” rallistico, tocca sotto e rompe il radiatore olio costringendolo allo sto anzi tempo. L’incalzare della seconda manche impedisce a Soretti di schierarsi al via nella seconda, mentre i meccanici, e lui stesso, lavorano per togliere il radiatore. Soretti si schiera al via della terza manche e con una salita perfetta stacca il sesto tempo assoluto, una posizione che combacia perfettamente con le attese della viglia, e va a vincere Gruppo e Classe S7.

Alle spalle di Soretti si classifica Andrea Vescovi, ottavo assoluto e primatista della Classe S4 con la Fiat 128 Rallye, che segna un ottimo tempo nella prima manche. Nella seconda arriva in ritardo allo start ed effettua la salita senza la calma necessaria non riuscendo a migliorarsi, mentre nell’ultima, a giochi ormai fatti stacca un tempo di circa un secondo più alto della prima manche. Peccato, perché se avesse effettuato la seconda e la terza manche con la necessaria calma, visto anche il minimo distacco dai concorrenti che lo precedono in gruppo e nell’assoluta, avrebbe potuto ottenere un risultato clamoroso. Terza piazza per il costante Matteo Padovani, primo di Classe S4 con la sua Fiat Uno 70, che si rende conto di non poter competere con Soretti e Vescovi, ma ci prova fino alla fine montando nell’ultima salita un treno di gomme più performanti. Peccato che proprio in quella manche tocchi due birilli che lo innervosiscono e non gli permettono di migliorare il suo tempo, oltre a penalizzarlo. Quarta piazza per Silvio Salino, secondo di Classe S4 con la sua Peugeot 205 Rallye, che ha qualche problema di assetto, ma riesce, con l’abbassarsi della temperatura, a migliorare le sue performance ed a chiudere in gruppo davanti ad Enrico Re, secondo di S5, che ha problemi di autobloccante con la sua X 1/9 Dallara, quindi Giuseppe Boschiazzo, Peugeot 106 Rallye, terzo di Classe S5, risultato che lo soddisfa pienamente.

A seguire, settima posizione, il giovanissimo Francesco Cavaglià, vincitore di Classe S2, con la sua Autobianchi A112 Abarth, che tocca un birillo nella prima salita, affronta la seconda con un pizzico di calma in più, peggiorando di 1,11 e si prepara al grande assalto finale, prima di essere abbandonato dalla frizione proprio sulla linea di partenza della terza manche. Seguono Giuseppe Para, secondo di Classe S7, con problemi di motore alla sua Renault 5 GTTurbo che non gli permettono di scattare nella seconda manche, Dino Lofano, dominatore di Classe S1 con la sua Fiat 700, quindi Claudio Gazzano, Abarth X 1/9, Giorgio Meoni, A112 Abarth, e Celeste Papinutto che conquista il primato di Classe S6 con la sua Peugeot 205 GTI, seguito da altri sei concorrenti classificati. In 15esima posizione di gruppo, terza di Classe S2 e 37esima assoluta, il sardo di Alghero Giovanni Maria Piras, in trasferta dall’isola dei “Quattro Mori” evidentemente affascinato dalla storia della Susa-Moncenisio. La palma della sfortuna va a Pier Giuseppe Panaro, che non riesce ad effettuare nemmeno una manche per problemi alla frizione della sua A112 Abarth.

Classifica Gruppo Speciale Slalom: 1. Mauro Sorretti, Subaru Impreza Sti, in 194,96; 2. Andrea Vedovati, Fiat 128 Rallye, a 1,18; 3. Matteo Padovani, Fiat Uno/70, a 8,11; 4. Silvio Salino, Peugeot 205 Rallye, a 8,47; 5. Enrico Re, X 1/9 Dallara, a 12,91; 6. Giuseppe Boschiazzo, Peugeot 106 Rallye, a 18,52; 7. Francesco Cavaglià, Autobianchi A112 Abarth, a 19,93; 8. Giuseppe Para, Fiat 700, a 21,17; 9, Dino Umberto Lofano, Fiat 700, a 21,54; 10. Claudio Gazzano, Abarth X 1/9, a 24,88; 11. Giorgio Meoni, Autobianchi A112 Abarth, a 25,85; 12; Celeste Papinutto, Peugeot 205 GTI, a 30,30; 13. Stefano Caroleo, Fiat Seicento Sporting, a 31,75; 14. Umberto Bianco, Fiat 700, a 32,21; 15. Giovanni Maria Piras, Fiat 127, a 34,32; 16. Claudio Majnero, Fiat Cinquecento, a 38,29;  17. Tommaso De Martino, Fiat Bravo HGT, a 40,90; 18. Davide Zanella, Fiat 700, a 45,58.

Gruppo Trofei Italia Daniele Patete entra nella top ten

Susa_Moncenisio_2013_006Vittoria di Gruppo e di Classe GTI/3 per Daniele Patete che grazie al tempo della seconda manche riesce ad entrare nella top ten assoluta. Dopo una prima salita di assaggio, Patete graffia nella seconda ottenendo un buon tempo che lo fa salire fino al settimo posto assoluto. La terza manche vede il pilota della Fiat X 1/9 ancora più veloce, ma un birillo colpito vanifica il suo assalto e gli fa perdere tre posizioni. Alle sue spalle il piacentino Giovanni Emilio Rizzi che non rischia certo la sua Toyota Celica Gruppo A che ha un palmares di grandissimo prestigio, essendo la vetture che Juha Kankkunen e Niki Grist hanno portato al secondo posto assoluto al RAC Rallye del 1993 alle spalle di Colin Mc Rae. “Uso la vettura nelle specifiche di allora e non effettuo alcun intervento che possa cambiare la sua storicità” commenta Rizzi. “Si potrebbero spremere parecchi cavalli in più, ma che senso avrebbe? Non sarebbe più la stessa vettura guidata da Kankkunencommenta Rizzi, mostrando l’autografo del quattro volte campione del mondo sul cruscotto. Terza piazza successo nell’Under 23 e nella GTI/2 per Emanuele Raul Giora che migliora salita dopo salita con la sua Citroën Saxo VTS, seguito a distanza da Antonio Schiavone, solitario in Classe GTI/1 con la sua Cinquecento Sporting con la quale non commette il benché minimo errore.

Classifica Gruppo Trofei Italia: 1. Daniele Patete, Fiat X 1/9, in 198,10; 2. Giovanni Emilio Rizzi, Toyota Celica, a 12,16; 3. Emanuele Raul Giora, Citroën Saxo VTS, a 35”51; 4. Antonio Schiavone, Fiat Cinquecento Sporting, a 44,27.

Gruppo Top Tuning il velocissimo Ambrosiani supera Materazzo.

Susa_Moncenisio_2013_008Poca storia nel Gruppo Top Tuning con lo specialista dell’Alta Valle Motorsport, Francesco Ambrosiani che fa volare la splendida Peugeot 106 Rallye, che viaggia sempre nelle parti alte della classifica chiudendo settimo assoluto, limando secondi e decimi salita dopo salita. Netto il suo vantaggio su Doriano Materazzo, Fiat 500 Suzuki, che deve rinunciare alla seconda manche per problemi alla tiranteria dello sterzo, segnando comunque la sua miglior prestazione nella terza.

Classifica Gruppo Top Tuning: 1. Francesco Ambrosiani, Peugeot 106 Rallye, in 195,48; 2. Doriano Materazzo, Fiat 500/ Suzuki, a 19,89.

Gruppo Prototipi Slalom Luca Veldorale respinge tutti gli attacchi

Susa_Moncenisio_2013_009Gara velocissima per Luca Veldorale, settimo assoluto, che domina il Gruppo Prototipi Slalom, sei al via tutti della Classe P2, che viaggia costantemente nella top ten con la sua Autobianchi A112 Abarth siglando il tempo record nell’ultima salita. Tenta di contrastarlo Palmiro Strizzi, Fiat 500/Suzuki, che in tutte e tre le salite ripete un tempo molto simile, scostandosi fra una manche e l’altra di pochi centesimi. Terza piazza per la Mini De Tomaso/Honda di Domenico Romeo, che dopo una buona prima manche alza il suo tempo nella seconda e non riesce a partire nella terza, riuscendo comunque a difendere la posizione sul podio dagli assalti di Giuseppe Esposito, Fiat 500/Kawasaki, che colpisce un birillo nella prima salita, e segna il tempo buono nella seconda, e Michele Coppola, Fiat 500/Yamaha (una delle vetture più curate sotto il profilo estetico della gara). Esordio sfortunato per il 44enne di Borgone di Susa Gianluca Moscatelli che rompe la frizione della sua Fiat 500 nella prima manche e deve mestamente rimanere a seguire le gesta degli altri concorrenti.

Classifica Gruppo Prototipi Slalom: 1. Luca Veldorale, Autobianchi A112 Abarth, in 197,96; 2. Palmiro Strizzi, Fiat 500/Suzuki, a 3,23; 3. Domenico Romeo, Mini De Tomaso/Honda, a 7,19; 4. Giuseppe Esposito, Fiat 500/Kawasaki, a 9,01; 5. Michele Coppola, Fiat 500/Yamaha, a 11,38.

Gruppo Sport Prototipi Slalom Davide Piotti fa sua gara e Gruppo

Susa_Moncenisio_2013_011Tre presenze, tre vittorie, questo lo score di Davide Piotti che coglie un meritato successo in gara siglando il miglior tempo in tutte e tre le manche. Alle sue spalle torna fra i birilli Massimiliano Fissore, che porta a Susa l’interessante Radical SR4 con cui si dimostra particolarmente a suo agio, anche se colpisce un birillo nel corso della seconda manche, quella in cui sale più velocemente

Classifica Gruppo Sport Prototipi Slalom: 1. Davide Piotti, Osella PA 8/9, in 177,90; 2. Massimiliano Fissore, Radical SR4, a 8,42.

Gruppo E2M Ruote Coperte Federico Glorioso le tenta tutte

Susa_Moncenisio_2013_013Netta la superiorità in gruppo di Federico Glorioso con la Gloria C8/Kawasaki con cui però aspira ad andare a contrastare Davide Piotti nella classifica assoluta. Subito veloce nella prima manche, nonostante alcuni piccoli problemi meccanici, si migliora nella seconda e si gioca il tutto per tutto nella terza, quando incappa in una partenza anticipata, che non cancella però la sua ottima prestazione a Susa. Seconda piazza di gruppo per il velocissimo kart di Denis Esposito che dopo una salita di studio da una zampata nella seconda ed Alessandro Tinaburri, che prende confidenza con la Gloria C8P/Yamaha, e aumenta il ritmo salita dopo salita, compromettendo tutto con una tripla penalità nell’ultima salita che avrebbe potuto farlo salire sul podio.

Classifica Gruppo E2M Ruote Coperte: 1. Federico Glorioso, Gloria C8/Kawasaki, in 181,58; 2. Denis Esposito, Kalikart/Honda, a 4,99; 3. Alessandro Tinaburri, Gloria C8P/Yamaha